Dieta dissociata: cosa è e come farla
La dieta dissociata è un regime alimentare molto diffuso, che promette una perdita di peso importante. Ecco menù di esempio e quali alimenti sono concessi.
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Perdere peso senza sforzi: a chi non piacerebbe? Per raggiungere questo obiettivo spesso seguiamo diete e regimi alimentari stravaganti ed innovativi, come la dieta dissociata, giusto? Ebbene, devi sapere che in realtà quella dissociata non è poi una dieta così moderna e recente.
Nel campo dell’alimentazione, questo tipo di dieta è noto sin dal lontano 1931, quando un certo dottor William Howard Hay, un gastroenterologo statunitense, elaborò un tipo di alimentazione fuori dagli schemi, che battezzò con il nome di “dieta dissociata”, ma che passò alla storia delle diete anche con i nomi di dieta di Hay o Hay diet.
Ma esattamente in cosa consiste? Insomma, che cosa vuol dire dieta dissociata? In questo articolo vedremo quali sono i principi promossi da Hay, le regole della dieta dissociata e daremo un’occhiata a un menu tipo.
Non ultimo, vedremo cosa ne pensano gli esperti di alimentazione in merito.
Per prima cosa, però, vediamo in cosa consiste la dieta dissociata.
Cos’è e su quali teorie si fonda la dieta Hay?
La Hay diet nasce essenzialmente non solo con l’intento di favorire una perdita di peso, ma anche con lo scopo di migliorare la salute di chi la segue, in special modo quella dello stomaco.
Questa dieta apparve per la prima volta nel libro “Food Allergy”, pubblicato da William Howard Hay nel 1931. Nonostante sia passato quasi un secolo dalla sua pubblicazione, quella dissociata è una dieta ancora oggi molto gettonata e seguita anche da personaggi del mondo dello spettacolo.
Essa si basa su un assunto molto semplice: alcune categorie di alimenti non possono e non devono essere abbinate insieme ad altre, in quanto non appartenenti allo stesso gruppo. I gruppi in questione sono tre e distinguono i cibi in:
- Alcalini (a digestione basica): alimenti ricchi di carboidrati, come patate e riso, banane, noci e nocciole
- Acidi: alimenti ricchi di proteine, come pesce, carne, affettati, latticini e alcuni tipi di frutti, come pomodori e fragole.
- Neutri: cibi come verdure e condimenti come olio e burro, formaggi grassi, funghi, piselli e fagiolini.
In base alle regole della dieta dissociata, le tre diverse categorie di alimenti non dovrebbero essere mescolate, quindi non è possibile consumarle durante lo stesso pasto.
Ma per quale motivo? Hay sosteneva che la digestione degli alimenti non avviene sempre nello stesso ambiente. Per cui, il dietologo consigliava di consumare nello stesso pasto solo alimenti che vengono digeriti in ambiente acido, come ad esempio la carne, o solo cibi che richiedono un ambiente basico o neutro. Mescolare le tre diverse categorie di cibi potrebbe causare una digestione lenta e disturbi allo stomaco.
Il concetto non ti sembra “nuovo”, vero? In effetti, partendo dalle teorie di Hay, numerosi dietologi moderni hanno formulato diete e sistemi alimentari basati proprio sulla combinazione di determinati alimenti.
Come fare una dieta dissociata? Le 9 regole da seguire
A differenza di molte diete ipocaloriche disponibili nel panorama alimentare, quella dissociata non demonizza alcun tipo di alimento. Insomma, nessun cibo, preso singolarmente, fa ingrassare. Neanche i carboidrati, e neanche i dolci.
Sono le associazioni ad essere importanti. Possiamo dire che questa è la regola principale della dieta dissociata, ma non è la sola. Di seguito puoi trovare una comoda lista di regole che caratterizzano questo modello alimentare.
- Il pranzo è il pasto più abbondante e dovrebbe essere consumato fra le 13 e le 16 del pomeriggio.
- È possibile consumare carboidrati, ma preferibilmente al mattino e non oltre le 16. Se proprio non puoi farne a meno, puoi consumare pane a cena, ma in piccole quantità.
- Consumare solo alimenti compatibili fra loro nello stesso pasto. Il tuo dietologo potrebbe fornirti un’apposita tabella della dieta dissociata, con le giuste combinazioni.
- Meglio optare per alimenti di origine vegetale, che favoriscono il senso di sazietà e migliorano la salute, riducendo invece l’apporto di cibi di origine animale, che a lungo andare e in dosi eccessive potrebbero causare malattie gravi.
- Ai carboidrati raffinati, preferire quelli integrali, che apportano più fibre e fanno sentire sazi più a lungo.
- Nello stesso pasto, non consumare più fonti proteiche, come carne con formaggi o uova e legumi.
- È possibile consumare frutta e dolci, purché non dopo un pasto principale. Scegli di mangiare un dolce o un frutto in un diverso momento della giornata, durante lo spuntino.
- Bere molta acqua, almeno i consueti 2 litri al giorno.
- Evitare di condire i cibi con ingredienti grassi e ipercalorici.
Dieta dissociata: menu di esempio
Vediamo, a questo punto, una serie di esempi di menu della dieta dissociata. Quelli che potrai trovare sono solo alcuni modelli, ma per quanto riguarda porzioni e diete settimanali sarà bene attenersi ai consigli del proprio dietologo.
Cosa si mangia con la dieta dissociata? Vediamo tre diversi schemi.
Dieta dissociata: menu settimanale
Un esempio di menu settimanale della dieta dissociata potrebbe includere:
- Lunedì: pasti a base di riso integrale
- Martedì: menu a base di carne alla griglia
- Mercoledì: frutta fresca
- Giovedì: pesce alla griglia
- Venerdì: verdure fresche (sia crude che cotte)
- Sabato: uova bollite
- Domenica: latticini.
Come puoi notare, si tratta di una dieta che, a lungo andare, non solo può rivelarsi estremamente riduttiva e difficile da seguire, ma può anche portare a sviluppare delle carenze alimentari, specialmente se seguita senza una guida esperta.
Dieta dissociata: schema giornaliero
Una versione un tantino più easy della dieta dissociata è quella che prevede l’assunzione di diverse categorie di alimenti, da distribuire nell’arco della giornata. Ad esempio potresti mangiare:
- Colazione: latte e cereali o caffè d’orzo (senza zucchero) e yogurt
- Spuntino: un frutto
- Pranzo: carboidrati (pasta, riso, legumi, patate) e un buon contorno di verdure
- Spuntino: spremuta di agrumi
- Cena: proteine (formaggio, carne, pesce, uova,) con un contorno di verdure.
Schema menu giornaliero
Infine, vediamo un altro esempio di dieta dissociata giornaliera.
- Colazione: yogurt magro o latte scremato con caffè d’orzo (senza zucchero) e cereali
- Spuntino: frutta
- Pranzo: pasta (o riso), con zucchine e insalata
- Merenda: frutta
- Cena: minestrone, prosciutto, tonno al naturale o carne.
Dieta dissociata: funziona davvero?
Di certo, a questo punto ti starai chiedendo quanti chili si possono perdere con la dieta dissociata, e soprattutto, se questa dieta sia davvero tanto utile per perdere peso.
Per rispondere alla prima domanda è necessario consultare un dietologo, che potrà rispondere tenendo in considerazione le tue personali caratteristiche. In linea di massima, c’è chi giura che la dieta dissociata sia in grado di far perdere anche 5 chili in una settimana.
Ma in che modo? A detta di Hay, tutto si baserebbe proprio sulla corretta combinazione di alimenti. Mescolando alimenti acidi, neutri e alcalini, la digestione ne risentirebbe, e ciò porterebbe a sviluppare disturbi gastrointestinali, gonfiore e meteorismo. A lungo andare, il sistema digestivo risulterebbe rallentato e affaticato. Con questa dieta, pare sia possibile migliorare la salute intestinale e innescare un dimagrimento in meno di due settimane.
Ma le cose stanno davvero così? Non tutti concordano con le teorie del dottor William Howard Hay.
Dieta dissociata: pro e contro
Secondo molti esperti in materia, la dieta dissociata (specie se particolarmente rigida e restrittiva) può provocare lo sviluppo di numerose carenze alimentari, specialmente se seguita per un lungo periodo di tempo.
Per poter funzionare, il nostro organismo ha bisogno quotidianamente di determinate sostanze nutritive, per cui non è saggio eliminarle drasticamente dalla propria dieta quotidiana, in favore di altre, come proteine e latticini che, al contrario, potrebbero risultare eccessive se consumate in grandi quantità nell’arco della giornata. Ciò porterebbe a un aumento del rischio di sviluppare patologie e condizioni anche gravi, come il colesterolo alto.
Peraltro, non esiste alcuna prova scientifica a sostegno della teoria secondo cui gli alimenti non possano essere combinati fra loro, come non esistono in natura degli alimenti che contengono solo proteine o solo carboidrati. Nonostante le molte critiche, la dieta dissociata continua tuttavia a essere seguita da moltissime persone.
Fra i punti a favore di questo regime alimentare rientra senz’altro il consiglio di prediligere alimenti di origine vegetale a quelli di derivazione animale. Condivisibile è anche il consiglio di non esagerare con i cibi grassi e quello di consumare 5 pasti al giorno, 3 principali e 2 spuntini.
Se vuoi provare la dieta dissociata, la cosa più saggia da fare sarà quella di rivolgersi a un nutrizionista ed evitare le diete fai da te, spesso dannose e pericolose per la salute.