La dieta crudista si basa sul consumo di alimenti non cotti o leggermente riscaldati, non superando la temperatura di 40 gradi centigradi. I principi basilari di questo regime alimentare sono molto ferrei, escludendo l’utilizzo del calore nella preparazione degli alimenti al fine di non disperdere tutte le proprietà nutrizionali di un cibo. L’obiettivo è anche quello di preservare la salute, evitando di sottoporre gli alimenti a procedimenti di cottura destinati a generare sostanze chimiche e favorire i processi infiammatori nell’organismo.
È possibile assumere frutta e verdura di stagione, semi e germogli, mentre sono esclusi da questa dieta anche gli alimenti cotti o pastorizzati come il semplice latte. Dotandosi di frullatori, essiccatori o germogliatori, quindi, i crudisti mirano a impostare un’alimentazione sana e allo stesso tempo completa.
La dieta crudista è un regime alimentare che si basa su un unico grande comandamento: non cuocere il cibo. Questa filosofia nutrizionale è stata promossa da medici come H.M. Shelton e ha trovato un seguito notevole, soprattutto grazie alle celebrità di Hollywood. Ma cosa implica veramente la dieta crudista? Scopriamo insieme i cibi ammessi, le tecniche di lavorazione consentite, e i presunti vantaggi e svantaggi di questa scelta alimentare.
La dieta crudista si basa sull’assunzione di alimenti crudi, non lavorati e spesso provenienti da agricoltura biologica. I pilastri fondamentali sono la frutta, la verdura, e semi e frutta secca a guscio. Tuttavia, esistono diverse varianti:
Nella dieta crudista, il cibo non viene cotto, ma è possibile utilizzare diverse tecniche di lavorazione. Gli alimenti possono essere consumati sotto forma di frullati, centrifugati, puree, pezzi o succhi, e possono essere sottoposti a disidratazione, germinazione o marinatura. L’essiccazione è consentita, ma solo a temperature inferiori a 42°C, per preservare al meglio le proprietà nutritive.
I sostenitori della dieta crudista sostengono che l’assunzione di cibi crudi apporti generose quantità di antiossidanti, sfruttando così l’effetto anti-aging degli alimenti. Inoltre, grazie alla presenza di fibre, si avverte una costante sensazione di sazietà. La dieta viene considerata detossinante, ipocalorica, veloce ed economica.
È proprio nella possibile carenza di elementi nutritivi importanti che si fondano le maggiori perplessità relative alla dieta crudista, che impedendo di cuocere generalmente esclude l’apporto delle sostanze contenute in molti latticini, nella carne e nel pesce.
I pro e i contro sono numerosi, tuttavia chi sceglie di impostare questo regime alimentare dovrebbe sempre fare in modo di introdurre elementi nutrizionali fondamentali, tutelando allo stesso tempo la salute soprattutto in presenza di particolari condizioni che rendono difficile la digestione di cibi esclusivamente non cotti o eccessivamente ricchi di zuccheri, come la colite o il diabete.
Anche in caso di anemia, inoltre, l’apporto di minerali preziosi come il ferro non deve essere mai trascurato. La mancata cottura, inoltre, può impedire l’eliminazione di batteri potenzialmente nocivi presenti in alcuni alimenti.
Che cosa deve prevedere il menu settimanale crudista per essere considerato realmente sano e completo? La scelta degli alimenti dipende molto dalla stagione, soprattutto per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura. Ecco un menu settimanale di esempio che si adatta bene ai crudisti onnivori.
Ogni giorno, a colazione, è possibile consumare un bicchiere di latte vegetale e della frutta fresca a piacere, mentre come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio si possono assumere centrifugati di frutta e verdura oppure carote o finocchi crudi, ottimi spezza-fame.
La dieta crudista può essere seguita da adulti sani, ma è importante consultarsi con un professionista della salute prima di adottarla per bambini, donne in gravidanza o individui con condizioni di salute particolari.
Le fonti principali di proteine nella dieta crudista includono semi, noci, legumi germogliati, avocado e alcuni alimenti di derivazione animale crudi, se ammessi nella variante seguita.
La dieta crudista richiede una pianificazione attenta per garantire l’assunzione di tutti i nutrienti essenziali. Integratori come la vitamina B12 potrebbero essere necessari, e si consiglia di variare l’assunzione di alimenti per evitare carenze.
La dieta crudista può aiutare a perdere peso grazie all’alto contenuto di fibre e alla riduzione delle calorie. Tuttavia, il controllo delle porzioni e l’equilibrio tra i nutrienti sono fondamentali per ottenere risultati positivi senza rischi per la salute.
Gli svantaggi possono includere difficoltà digestive per alcuni individui, rischio di esposizione a patogeni alimentari e possibili carenze di alcuni nutrienti se non si pianifica adeguatamente la dieta.
Le intolleranze alimentari possono complicare l’adozione della dieta crudista. È consigliabile lavorare con un professionista della salute per identificare opzioni alimentari sicure ed equilibrate.
Gli atleti dovrebbero prestare particolare attenzione all’apporto proteico e calorico per supportare le esigenze del loro corpo. La dieta crudista potrebbe richiedere aggiustamenti per soddisfare le elevate richieste energetiche e proteiche.
La dieta crudista è una scelta alimentare che affonda le radici nella natura e nell’antico. Sebbene possa vantare alcuni potenziali vantaggi per la salute, è anche soggetta a controversie e potenziali rischi. Prima di abbracciare completamente questo stile di vita, è importante valutare attentamente i pro e i contro e cercare il supporto di professionisti della salute per pianificare una dieta equilibrata e sicura. Sperimentare con nuove ricette e alimenti crudi può essere entusiasmante e nutriente, ma l’equilibrio è sempre la chiave per una vita sana e armoniosa.
Fonti