Gotta: dieta e cosa mangiare per guarire
La gotta è un'artrite dovuta all'accumulo di acido urico nelle articolazioni: la dieta giusta migliora lo stato di chi ne soffre e previene le ricadute.
La gotta è una forma di artrite infiammatoria delle articolazioni periferiche ed è dovuta all’accumulo di acido urico, il prodotto di scarto del metabolismo delle purine. L’accumulo di acido urico è causa di dolore e gonfiore a livello delle articolazioni coinvolte.
Come ricordato dalla Fondazione Umberto Veronesi, la gotta è una patologia che colpisce circa il 7% degli italiani con più di 65 anni. Le articolazioni di solito interessate sono quelle periferiche di alluce, piede, ginocchio o gomito e polso.
Sintomi della Gotta
La gotta è una malattia sia ereditaria che eventualmente dovuta a fattori ambientali, come dieta squilibrata e stile di vita sedentario. Sempre secondo le informazioni della Fondazione Umberto Veronesi:
Si stima che la gotta abbia per il 70% origine genetica e che i casi restanti siano correlati a diversi fattori ambientali. Il cibo è uno fra i più importanti.
Le purine sono naturali costituenti del nostro organismo ed anche di molti alimenti. Per questo motivo chi soffre di gotta dovrebbe seguire una dieta priva, o quasi, di alimenti che contengano molte purine e, anche se con minore attenzione, molte proteine.
In ogni caso, gli accorgimenti sulla dieta vanno inseriti in un contesto di sana prevenzione, perché una vita troppo sedentaria, sovrappeso o obesità possono aggravare la patologia. Inoltre è bene osservare come la terapia preveda anche l’uso di farmaci, che vanno sempre consigliati e prescritti dal medico curante. Tra i rimedi naturali per il trattamento della gotta è utile l’artiglio del diavolo.
Accumulo di acidi urici: alimenti vietati e consentiti
Un regime alimentare contro la gotta prevede alimenti consentiti e pietanze invece sconsigliate. Ecco i quattro alimenti da escludere in una dieta specifica:
- pesce azzurro come alici, acciughe e sardine;
- frattaglie come fegato, animelle, rognone, cervello;
- estratto di carne, come quello che viene usato per fare i brodi;
- tutta la selvaggina.
In generale si dovrebbero evitare anche gli alimenti troppo grassi e la frutta troppo zuccherina: sia i grassi che il fruttosio favoriscono la “ritenzione” di acido urico.
Tra gli alimenti principali per una dieta utile al trattamento, si elencano:
- latte e formaggi;
- uova;
- verdura, fatta eccezione per quella che ha un contenuto di purine medio alto (da 50 a 150 mg per 100 g di alimento) come piselli, fagioli, lenticchie, asparagi, spinaci, cavolfiori e funghi;
- frutta, eccetto la frutta molto zuccherina come cachi, fichi, uva o banane o la frutta disidratata;
- pasta e altri cereali, soprattutto se ricchi di amido che favorisce l’eliminazione dell’acido urico.
Dieta d’esempio per la gotta: menu giornaliero
La giornata tipo di chi segue una dieta contro la gotta potrebbe essere così scandita:
- Colazione: 1 bicchiere di latte scremato o yogurt a ridotto contenuto di grassi e 50 g di pane non condito con la marmellata;
- Spuntino: 1 frutto poco dolce (fragole, mele, arance, ciliegie);
- pranzo: risotto al pomodoro con mozzarella di bufala e insalata di carote con crostini di pane;
- Merenda: 1 frutto poco dolce (fragole, mele, arance, ciliegie);
- Cena: frittata al forno con i pomodori ripieni al forno con zucchine e pesto ed una porzione di focaccia con i pomodorini.
Chi segue una dieta contro la gotta dovrebbe anche abituarsi a bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Una buona soluzione per facilitare la diuresi è bere tisane a base di estratti vegetali drenanti, come ad esempio la betulla.
Sempre in merito alle bevande, è utile evitare il consumo di alcolici e soprattutto di birra, che tra le bibite blandamente alcoliche è quella che contiene più purine. In ogni caso la gotta è una patologia che va seguita da un medico, sia per il trattamento farmacologico che per la prescrizione della dieta giornaliera personale che terrà anche in considerazione le cause e lo stato generale del paziente.