
Forse non tutti sanno che esiste anche una Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale. Si parla spesso di diritti degli animali, come se fosse una novità, ma in realtà è una tematica presente da tempo. Solo che il problema è sempre lo stesso: a parole siamo tutti molto abili nel sottoscrivere questo o quello, ma quando si tratta poi di passare alla pratica il discorso cambia (vedi anche la questione italiana relativa all’inserimento dei diritti animali nella Costituzione). Ma andiamo a scoprire che cos’è questa dichiarazione, quando è stata firmata (ben prima di quanto stiate pensando) e quale sia il suo testo integrale.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale: che cos’è?
Questa Dichiarazione Universale è una presa di posizione inerente i rapporti futuri fra l’uomo e le altre specie animali. Come leggerete, parla di etica ed è estremamente attuale, pur risalendo al 1978.
L’articolo numero uno è alla base di tutta la dichiarazione: l’egualitarismo fra specie non vuol dire che tutte le specie siano uguali fra di loro, questo perché esistono evidenti differenze di forme e capacità. Quello che la dichiarazione vuole sottolineare è un’eguaglianza di diritti: tutte le specie hanno diritto alla vita, fa parte dell’equilibrio naturale.
L’uomo non deve tornare alla vita primitiva, ma deve imparare a rispettare la vita e tutte le specie.
Storia e origini
La Dichiarazione Universale è stata redatta dalla Lega Internazionale dei Diritti dell’Animale. Venne presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978, venendo poi sottoscritta da diverse personalità del mondo filosofico, giuridico e scientifico.
Il 15 ottobre 1978, poi, venne proclamata a Parigi presso la sede dell’Unesco. Erano presenti all’epoca:
- Remy Chauvin, etologo e scrittore
- Alfred KAstler, premio Nobel per la Fisica
- S.E. Hamza Boubakeur, rettore dell’Istituto Mussulmano della Moschea di Parigi
- George Heuse, professore
- Laura Girardello, dottoressa
- Giovanni Peroncini, dottore
- Mario Girolami, professore
- Clara Genero, professoressa
Da chi è stata sottoscritta?
Essendo stata proclamata all’Unesco, si deduce che i paesi che fanno parte dell’Unesco vi abbiano aderito. Sono 193 i paesi che fanno parte dell’Unesco, a cui bisogna aggiungere i diversi Membri Associati.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale: il testo integrale
Questo è il testo integrale della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale (Unesco, Parigi, 15 ottobre 1978):
- Considerato che ogni animale ha dei diritti;
- considerato che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a
portare l’uomo a commettere crimini contro la natura e contro gli animali;- considerato che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all’esistenza delle
altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo;- considerato che genocidi sono perpetrati dall’uomo e altri ancora se ne minacciano;
- considerato che il rispetto degli animali da parte degli uomini è legato al rispetto degli uomini
tra loro;- considerato che l’educazione deve insegnare sin dall’infanzia ad osservare, comprendere,
rispettare e amare gli animali.Si proclama:
Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.
Articolo 2
a) Ogni animale ha diritto al rispetto;
b) l’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto
di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto.
Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali;
c) ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo.Articolo 3
a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli;
b) se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, nè
angoscia.Articolo 4
a) Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto
di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi;
b) ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.Articolo 5
a) Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell’ambiente dell’uomo ha
diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie
della sua specie;
b) ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall’uomo a fini mercantili è
contraria a questo diritto.Articolo 6
a) Ogni animale che l’uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme
alla sua naturale longevita’;
b) l’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.Articolo 7
Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad
un’alimentazione adeguata e al riposo.Articolo 8
a) La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i
diritti dell’animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale, sia
d’ogni altra forma di sperimentazione;
b) le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.Articolo 9
Nel caso che l’animale sia allevato per l’alimentazione deve essere nutrito, alloggiato, trasportato
e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà’ e dolore.Articolo 10
a) Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo;
b) le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la
dignità dell’animale.Articolo 11
Ogni atto che comporti l’uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto
contro la vita.Articolo 12
Ogni atto che comporti l’uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un
delitto contro la specie;
b) l’inquinamento e la distruzione dell’ambiente naturale portano al genocidio.Articolo 13
a) L’animale morto deve essere trattato con rispetto;
b) le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla
televisione salvo che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell’animale.Articolo 14
a) Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a
livello governativo;
b) i diritti dell’animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo.
Fonti: