Diavolo della tasmania: habitat e curiosità
Il Diavolo della Tasmania è un mammifero marsupiale che viene considerato specie a rischio estinzione. Le caratteristiche e qual è la sua alimentazione.
In Australia, anzi, in Tasmania, oltre a canguri e koala, abbiamo anche un’altra specie assai peculiare: stiamo parlando del diavolo della Tasmania. Questo amorevole animaletto è noto anche come diavolo orsino o Beelzebub’s pup, cioè il cucciolo di Belzebù.
Il suo nome scientifico è Sarcophilus harrisii ed è un mammifero marsupiale della famiglia dei Dasiuridi. Attualmente è una specie classificata a rischio: alla fine degli anni Novanta la sua nutrita popolazione è stata assai ridotta da una rarissima forma di tumore trasmissibile, il tumore facciale del diavolo.
Classificazione scientifica del diavolo della Tasmania
Questa è la classificazione scientifica del diavolo della Tasmania:
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Classe: Mammalia
- Sottoclasse: Theria
- Infraclasse: Metatheria
- Superordine: Australidelphia
- Ordine: Dasyuromorphia
- Famiglia: Dasyuridae
- Genere: Sarcophilus
- Specie: S. harrisii
Esistono due sottospecie:
- S. harrisii harrisii
- S. harrisii dixonae (estinto)
Dove vive?
Il diavolo della Tasmania vive in Tasmania e su Robbins Island, anche se in passato pare vivesse anche in altre zone dell’Australia. Come habitat, predilige le foreste rade, ma in realtà lo si trova praticamente dappertutto, anche nei giardini e nelle periferie delle città.
Non lo si trova in montagna. Spesso si possono notare esemplari vicini alle strade, pronti a nutrirsi degli animali investiti.
Caratteristiche del diavolo della Tasmania e cenni di biologia
Il diavolo della Tasmania è un mammifero di piccola taglia dal colore nero, con una macchia bianca a forma di mezzaluna sul petto. Inoltre un’altra banda bianca è presente sui quarti posteriori, anche se, talvolta, la macchia è assente. Il pelo è corto con muso, orecchie, zampe e zona perioculare glabre, colore grigio-carne.
Come dimensioni, è lungo massimo 80 cm, di cui 25 di coda e il peso va dai 9 ai 12 kg. L’altezza al garrese è di 30-40 cm. Le femmine sono più piccole dei maschi, arrivano a 6-8 kg di peso.
Il corpo è tozzo e robusto, testa e tronco sono molto sviluppati. La testa è squadrata con muso corto. Le orecchie sono piccole, glabre e triangolari. Le vibrisse sono molto lunghe. L’olfatto è estremamente sviluppato, anche se non quanto l’udito.
Gli occhi sono molto piccoli, la visione è in bianco e nero. Vede molto bene gli oggetti in movimento, mentre fa più difficoltà a vedere quelli fermi. Ha 42 denti, come i cani, ben sviluppati e adatti all’alimentazione carnivora. I denti sono a crescita continua, ma crescono assai lentamente.
Inoltre, una volta rotti o caduti, non ricrescono. Ha la capacità di aprire la mascella fino a formare quasi un angolo retto: è in grado di dare dei morsi molto potenti, più di quelli di un leone, generando una forza di 553 newton. Per intenderci: un morso del genere può bucare un pannello metallico.
Il collo è corto. A differenza di altri marsupiali, poi, le zampe anteriori sono più lunghe rispetto alle posteriori. Le zampe anteriori hanno cinque dita, le posteriori quattro. Hanno artigli robusti. La coda è conica e ricoperta di pelo rado, non è prensile.
Il marsupio si apre verso la coda. E anche i maschi hanno una specie di marsupio che serve a proteggere i testicoli.
Riproduzione del diavolo della Tasmania
Il diavolo di Tasmania femmina va in estro una volta all’anno, da febbraio a marzo, anche se alcune arrivano fino a giugno. La durata della gravidanza di un diavolo di Tasmania è di 21 giorni. I cuccioli di diavolo della Tasmania nascono sorgi, glabri e poco sviluppati.
Appena nati, i cuccioli si arrampicano fino al marsupio. Qui si attaccano ai capezzoli per circa 100 giorni, continuando a crescere. La madre ha solo quattro capezzoli, quindi questo è il numero massimo di cuccioli che può allevare, anche se ne nascono molti di più.
Il pelo compare intorno al 49esimo giorno di vita, con pelliccia cresciuta del tutto a tre mesi. Una volta usciti dal marsupio, a 105 giorni di vita, sono degli adulti in miniatura del peso di 200 grammi. Rimangono poi per altri tre mesi nella tana, uscendone solo a ottobre-dicembre e seguendo la madre durante la ricerca del cibo.
Spesso la madre li trasporta sulla groppa. Diventano indipendenti al gennaio successivo alla nascita.
La maturità sessuale viene raggiunta a 2 anni di età. Tuttavia i maschi devono aspettare di più in quanto così giovani non hanno speranze contro i combattivi adulti.
Comportamento e abitudini
I diavoli della Tasmania sono animali crepuscolari e notturni. Durante il giorno dormono nella tane o ben nascosti fra la vegetazione, mentre di notte si attivano per andare a caccia. Solitamente hanno 3-4 tane che alternano e cambiano ogni due giorni, spesso costruite vicino a corsi d’acqua o nell’erba alta.
Le tane sono allestite in tronchi cavi, fessure delle rocce, in tane di altri animali e sono foderate di erba e fogliame, a volte anche vestiti, coperte e cuscini rubati dalle case degli esseri umani.
Non sono animali molto territoriali, tranne le femmine, soprattutto se con i cuccioli. La camminata dei diavoli della Tasmania è assai particolare: hanno un’andatura dinoccolata e lenta, anche se può raggiungere una velocità di 25 km/h per 1,5 km.
Appoggiano tutta la pianta del piede, come fanno gli orsi. Ottimi nuotatori, soprattutto i giovani tendono ad arrampicarsi parecchio. Da adulti, invece, per via della conformazione del corpo, non ce la fanno più.
Animali solitari e aggressivi, in realtà nel proprio territorio tendono ad interagire con gli altri esemplari, soprattutto le femmine, i maschi poco.
A differenza di altri marsupiali, riescono a termodisperdere meglio il calore in eccesso, ansimando come fanno i cani, ma anche loro non sudano. Hanno un metabolismo molto basso per essere dei carnivori.
Dieta e alimentazione
I diavoli della Tasmania sono animali carnivori. La loro dieta è composta di carogne, animali giovani o malati, piccoli mammiferi e pesci. Raramente preda animali più grandi come canguri e pecore, mentre talvolta mangiano anche frutta e bacche. Tendono ad adattarsi molto al cibo che trovano nella loro zona. Spesso entrano anche in casa, dove mangiano anche animali domestici o rovistano fra i rifiuti.
Viste le dimensioni e la capacità di scatto, è probabile che caccino tramite agguati, anche se trovano più facile nutrirsi di carogne. Cacciatori solitari, spesso su una stessa carogna di grosse dimensioni si ritrovano diversi animali. Qui si nutrono seguendo una precisa gerarchia: prima i giovani che arrivano al tramonto, poi gli adulti che arrivano di notte. Mangiano prima gli esemplari dominanti, poi gli altri.
Dopo un pasto abbondante tendono a diventare letargici e poco reattivi. Hanno una digestione molto veloce.
Curiosità sul diavolo della Tasmania
Ecco alcune piccole curiosità sul diavolo della Tasmania:
- La durata di vita media di un diavolo della Tasmania in natura è di 5 anni, ma alcuni esemplari in cattività sono riusciti ad arrivare a 7 anni
- Il verso del diavolo della Tasmania non ha un vero e proprio nome. Tuttavia, soprattutto di notte, emette un verso che assomiglia a delle urla diaboliche
- Non ha molto senso parlare di prezzo di un diavolo della Tasmania, in quanto non è un animale da compagnia
- Uno dei personaggi principali dei cartoni animati dei Looney Toones è proprio un diavolo della Tasmania: stiamo parlando di Taz, il diavolo della Tasmania
- Il diavolo della Tasmania non è estinto, forse ti confondi con la tigre della Tasmania, nella cerchia degli animali estinti, anche se la cosa non è del tutto certa visto che gli avvistamenti continuano a susseguirsi
- Non esiste ancora un Pokémon diavolo della Tasmania
Un diavolo della Tasmania come animale domestico?
No, il diavolo della Tasmania non è un animale da compagnia e non può essere detenuto come animale domestico. È un animale selvatico, dall’indole alquanto combattiva e aggressiva, motivo per cui può essere pericoloso per l’uomo. Inoltre ricordiamo che è una specie protetta a rischio estinzione e quindi non può essere esportata dall’Australia.
In realtà, in passato, lo si trovava nelle case rurali della Tasmania come animale domestico in quanto, soggetti nati in cattività, tendevano a mostrare un minimo di affetto al proprietario. Solo che non sono mai stati buoni animali da compagnia: sono asociali, non amano le coccole, hanno un odore pungente molto forte causato dalla ghiandola odorifera del sottocoda, si stressano molto in cattività e sono animali notturni.
Fonti
Fonte: Corriere della Sera