Design, stile e rispetto per l’ambiente: i tre pilastri di Redbox, 100% italiana ed eco-friendly
Venticinque milioni di fatturato, 160 collaboratori, 8 sedi sparse tra l'Italia del centro nord e l'Europa, e una storia familiare che fonda l'impresa nel 1993.
Fonte immagine: Redbox
Venticinque milioni di fatturato, 160 collaboratori, 8 sedi sparse tra l’Italia del centro nord e l’Europa, e una storia familiare che fonda l’impresa nel 1993 e l’ha portata a essere tra le 400 aziende che hanno ottenuto la maggiore crescita di fatturato tra il 2015 e il 2018 (Fonte: ultimo report del SOLE 24ore “Campioni di crescita”).
Parliamo del Gruppo Redbox, creata 26 anni dalla famiglia Meuti – che ancora oggi ne detiene la piena proprietà – a Pomezia, uno dei più importanti poli industriali italiani situato nell’agro romano alle porte della Capitale. Il business iniziale dell’azienda è focalizzato nel settore degli imballaggi in cartone ondulato, per evolversi a partire dal 2000 in soluzioni dedicate alla cartotecnica e al trade marketing; sempre sfruttando come materia prima il cartone e l’enorme potenziale che tale materiale custodisce, affiancato da una continua voglia di innovare, da una sana ambizione all’internazionalizzazione e dall’utilizzo di tecnologie sempre più all’avanguardia, in grado di garantire efficienza e affidabilità verso esigenze di mercato sempre più pressanti e un occhio e un’attenzione estremamente vigili sulle tematiche ambientali, la sostenibilità e il benessere dei propri dipendenti.
Attenzioni che sono valse a Redbox importanti collaborazioni e certificazioni, prime tra tutte l’Environmental Managemnet – ISO 14001, l’Occupational Health & Safety – ISO 45001 e la FSC, l’organizzazione internazionale e non governativa che promuove la gestione responsabile di foreste e piantagioni che ha nel proprio organico oltre 900 membri tra ONG, gruppi ambientalisti e grandi aziende. Oltre a tutto ciò, l’azienda romana è dal 2010 Official Partner di International Paper, azienda leader mondiale nel settore carta e imballaggi che, operando secondo standard responsabili, produce solo prodotti riciclabili. Il cartone, come la plastica, se opportunamente lavorato e trattato, può avere infinite vite e si presta agli utilizzi più disparati: dal semplice packaging di prodotti del comparto alimentare e non, alla costruzione di stand e dispenser aziendali fino alla realizzazione di mobili di design e resistenti, per poi ritornare a nuova realtà attraverso un processo di riciclo e riutilizzo consapevole.
L’impegno della Redbox verso l’ambiente non si ferma e nel 2020 nuove importanti sfide attendono l’azienda che ha deciso di investire in EarthBi, la startup 100% green che ha brevettato la bioplatsica biobased e biodegradabile basata sul Pla, adatta a una vasta gamma di prodotti senza inficiare gli impianti di produzione di plastica tradizionale, attenendosi anche in questo a rispettare i processi dell’economia circolare e a mettere d’accordo innovazione ed ecologia per contrastare l’inquinamento ambientale. Un progetto all’avanguardia, serio e competitivo che utilizza la tecnologia Blockchain per garantire la massima trasparenza della filiera produttiva della sua materia prima a partire dal lotto inziale fino alla lavorazione finita e destinato a clienti e consumatori.
Il nuovo anno segnerà anche una nuova pietra miliare per l’azienda romana che ha altre mete da raggiungere. Come dichiara Diego Meuti – CEO di Redbox – “Il 2020 vedrà il raggiungimento di importanti obiettivi in ambito nazionale e internazionale. Tutte le linee produttive presente nell’attuale sede di Pomezia saranno trasferite nel nuovo sito industriale di 22.000 mq coperti, che ospiterà anche il nostro avveniristico head quarter globale.Il “vecchio” stabilimento di Pomezia verrà convertito per accogliere la prima fabbrica di bioplastica europea. A Tunisi verrà avviata la sede produttiva di Redbox Africa, nata per soddisfare le emergenti richieste del mercato nord-africano; il sales office parigino sarà implementato per far fronte alle crescenti esigenze del mercato francese; nascerà Redbox Iberia che seguirà localmente il mercato spagnolo e portoghese. Contestualmente saranno lanciati innovativi materiali per il punto vendita, frutto di brevetti di recente registrazione e ideati per fornire delle alternative “disruptive” nel nostro settore di riferimento.”