Desertificazione
Quello della desertificazione è un problema di stretta attualità negli ultimi anni. A causa di alcuni fenomeni naturali, ma soprattutto dell’azione forsennata dell’uomo, sempre più aree verdi e un tempo floride si stanno trasformando in zone deserte.
Un fenomeno che sta subendo una forte accelerazione anche a causa del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, su cui bisogna intervenire prontamente. Ma cosa si intende per desertificazione e, soprattutto, quali sono le sue cause e le sue conseguenze?
Il processo di desertificazione esiste praticamente dalla comparsa della vita sulla Terra, a causa di alcuni fenomeno fisiologici che caratterizzano il Pianeta. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni che questo problema ha subito una fortissima accelerazione, tanto da allarmare gli esperti.
Di seguito, alcune informazioni utili.
Per desertificazione si intende un processo sia climatico che ambientale, caratterizzato dalla trasformazione di aree verdi e floride in zone desertiche. In altre parole, progressivamente scompaiono la flora e la fauna – quella che è, nei fatti, la biosfera – e si viene a formare il deserto.
Come già accennato, il processo di desertificazione è intrinseco alla Terra, è sempre esistito, seppur come fenomeno dallo sviluppo estremamente lento. Negli ultimi anni si è invece assistito a una brusca accelerata, a causa dell’impatto delle attività dell’uomo sul clima.
Pur colpendo tutti i continenti, il processo di desertificazione appare particolarmente preoccupante nelle zone più calde e secche del Pianeta, come a ridosso dell’Equatore o dei Tropici. In queste zone, più del 40% delle aree verdi rischia di trasformarsi in deserto in pochi decenni, mettendo a rischio la sopravvivenza di oltre un miliardo di persone.
In particolare, a essere maggiormente colpite sono l’Africa, l’Asia meridionale, l’Australia e il Sudamerica.
Così come già accennato, la desertificazione colpisce tutti i Continenti, seppur con intensità diversa. E il fenomeno non manca di certo in Europa, dove colpisce soprattutto i Paesi meridionali, Stivale incluso.
A livello europeo, l’Italia è uno dei Paesi maggiormente a rischio desertificazione, sia per la sua posizione che per un trend climatico che porta temperature sempre più calde, più tipiche del Nordafrica. Secondo uno studio INEA, il 50% dello Stivale potrebbe essere coinvolto in futuro da processi di desertificazione, in particolare in queste regioni:
Le Regioni del Centro Italia sono considerate a medio rischio, mentre quelle del Nord a rischio contenuto.
Se consideriamo l’intero Pianeta, oltre il 70% delle zone attualmente abitate è a rischio desertificazione, con tempistiche diverse a seconda del clima tipico dell’area di riferimento e della vicinanza all’Equatore oppure ai tropici. La preoccupazione è maggiore per:
La modifica di ambienti ricchi di fauna e flora in aree desertiche può avere differenti origini, alcune del tutto naturali e altre invece dovute all’azione diretta dell’uomo. Come già ricordato, il fenomeno ha subito un’accelerazione a causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.
La desertificazione è un fenomeno che colpisce alcune zone della Terra praticamente da sempre, in base alle loro caratteristiche ambientali e climatiche. E si tratta di un problema che ha subito andamenti diversi a seconda delle ere geologiche, poiché sensibile sia agli aumenti repentini della temperatura che al gelo perenne.
In linea generale, la desertificazione trova motivazioni naturali quando si evidenziano alcune condizioni:
Ad avere più impatto sul fenomeno, però, sono le attività umane. L’aumento delle emissioni di gas serra, l’inquinamento e l’urbanizzazione hanno alterato il clima globale, rendendo molte zone più torride e quindi più vicine alla scomparsa. Tra le ragioni principali, si elencano:
Ma quali sono le conseguenze del passaggio di molte aree verdi al deserto, quali contraccolpi dovrà gestire l’uomo? Al momento, non vi sono ancora certezze, perché gli esiti di questo processo potrebbero essere imprevedibili. Tuttavia, gli studiosi sembrano concordare su:
Ma come contrastare il processo di desertificazione, se possibile? E, soprattutto, quanto tempo ha a disposizione l’uomo, per evitare il peggio?
Se partiamo da quest’ultima domanda, il tempo a disposizione è davvero scarso. Se non si invertiranno i ritmi dei cambiamenti climatici, già nel 2100 la situazione per il Pianeta potrebbe essere molto grave.
Si rischia di perdere, entro fine secolo, anche il 50% dei territori oggi coltivati.
Tra le varie soluzioni alla desertificazione, soprattutto in un’ottica preventiva, sarà necessario concentrarsi su: