Dermatite da acqua di mare: cos’è e rimedi naturali
La dermatite da acqua di mare è una problematica piuttosto fastidiosa, caratterizzata da prurito e rossore. Per attenuare questi sintomi naturalmente, è possibile affidarsi alla camomilla, alla calendula o all'aloe vera.
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Sono in tanti coloro che, arrivata l’estate e giunte le tanto agognate vacanze, decidono di trascorrere un periodo di relax in una località di mare. Tra tintarella e giochi sulla spiaggia, non manca mai il classico tuffo: eppure, per alcuni, il contatto con l’acqua marina può comportare fastidiose conseguenze, definite genericamente dermatite da acqua di mare.
Quali sono le caratteristiche di questo fenomeno, quando si manifesta e quali possono essere i rimedi naturali utili per ridurne i sintomi? Naturalmente, è utile sottolineare come i disturbi della pelle debbano essere sempre vagliati dal medico curante: quest’ultimo, se lo ritiene necessario, potrà richiedere un consulto allo specialista dermatologo.
Non si dovrebbero mai sottovalutare le manifestazioni cutanee, dal rossore al prurito, poiché potrebbero essere sintomo di un malessere più profondo. Le informazioni di seguito riportate, di conseguenza, hanno un carattere unicamente generico.
Dermatite da acqua di mare: cosa è?
Per dermatite da acqua di mare si intende una definizione generica, e spesso usata a livello popolare, per descrivere alcune manifestazioni cutanee conseguenti al contatto con l’acqua marina.
Si pone all’opposto, ad esempio, di diversi casi di dermatite atopica, che tende invece a migliorare una volta posta la pelle a contatto con l’acqua di mare. Prima di procedere al bagno è tuttavia consigliato il consulto con il medico curante o il dermatologo di fiducia.
Sintomi
I sintomi possono essere i più svariati, nonché di intensità assai differenziata, e possono comprendere il rossore, il prurito, l’apparizione di bolle o pustole, desquamazione. Può verificarsi anche un formicolio alle estremità, più o meno diffuso in altre zone del corpo.
Cause
Come già accennato, la definizione è del tutto generica, perché potrebbero essere molteplici le cause che determinano il fenomeno. Per questo è sempre necessario richiedere il parere del medico o del dermatologo, gli unici soggetti in grado di effettuare una diagnosi precisa e proporre il trattamento più adeguato.
La prima ragione alla base della dermatite da acqua, spesso anche la più diffusa, è una semplice ipersensibilità della cute: la pelle delicata, a contatto con le elevate concentrazioni di sale, può presentare rossore, pieghe o disidratazione. In questo caso, il fenomeno ha spesso una regressione spontanea dopo poco tempo dal termine dell’esposizione.
Orticaria acquagenica
Esistono però ragioni più profonde, e mai da sottovalutare, che potrebbero spiegare i disturbi della pelle. La prima potrebbe essere quella dell’orticaria acquagenica, ovvero una reazione cutanea che avviene con l’esposizione prolungata a qualsiasi tipo di acqua, con sintomi molto simili alla comune orticaria.
Si avverte un forte prurito, spesso associato alla sensazione di essere punti da spilli, e la pelle mostra vistosi arrossamenti. Può verificarsi non soltanto al mare, ma anche in piscina o sotto la doccia. L’origine del problema risiede nell’ipersensibilità ad alcune sostanze presenti nel liquido, come ad esempio cloro e fluoro.
Nei casi più gravi anche la stessa sudorazione o l’acqua piovana possono provocare reazioni iperimmuni da orticaria acquagenica. È bene non sottovalutare mai eventuali sintomi, anche se lievi, ma avvisare prontamente il proprio medico curante.
Dermatite del nuotatore
La dermatite del nuotatore – detta anche del bagnante – è invece causata dal contatto tra la pelle dell’individuo e le larve (note con il termine cercarie) non ancora mature di alcuni parassiti presenti in mare, il cui nome è schistosomi. Questi ultimi possono trovarsi anche all’interno di laghi, fiumi e stagni.
Questi parassiti possono determinare infiammazione, bollicine rosse o sanguinanti, prurito e, nei casi più gravi, anche febbre. In presenza dei seguenti sintomi allertare prontamente il medico o segnalarlo eventualmente durante la visita al più vicino Pronto Soccorso, così da svolgere le opportune indagini diagnostiche.
Orticaria da acqua di mare, cosa fare
Questi due disturbi richiedono un trattamento specifico, dagli antistaminici al possibile ricorso agli antibiotici, e sono quindi di esclusiva competenza dello specialista.
Da ricordare inoltre che l’estate non è minacciata soltanto dall’orticaria da acqua di mare, problematiche varie a carico della pelle possono essere causate anche dall’incontro ravvicinato con alcuni abitanti marini: basti pensare al doloroso contatto con le meduse.
Rimedi naturali contro la dermatite da acqua di mare
Come evidenziato nel precedente paragrafo è sempre consigliato e necessario rivolgersi al medico prima di iniziare qualsiasi trattamento. Questo per comprendere l’origine della manifestazione cutanea e verificare l’eventuale presenza di parassiti o infezioni, nel qual caso occorrerà agire in maniera differente e più mirata.
Una volta contattato lo specialista bisognerà attenersi alle indicazioni ricevute, poiché i rimedi naturali non sono in questo caso dei sostituti validi.
Se però si tratta di arrossamento o prurito passeggeri, e si sono ricevute buone rassicurazioni sull’assenza di problematiche più complesse, allora ecco che i trattamenti naturali si rivelano molto utili. Sono tra l’altro pressoché gli stessi che si impiegano nel caso della comune orticaria.
Possono essere applicati degli impacchi di infuso di camomilla freddo sulla zona affetta. Questo contribuirà ad esempio a ridurre il desiderio di grattarsi, attenuando il prurito e agendo beneficamente anche nei confronti del rossore.
Vengono ritenute dei rimedi naturali molto utili anche le creme a base di calendula, poiché questa soluzione fitoterapica contiene composti utili per contrastare il prurito. Al pari della più che famosa aloe vera, da applicare sotto forma di gel per un immediato senso di freschezza. Ancora, un effetto anti-prurito è garantito anche dalla farina d’avena.
Consigli utili
Al momento di utilizzare i rimedi naturali contro la dermatite da acqua di mare è tuttavia necessario verificare che la pelle sia integra. Controllo che deve essere operato prima di applicare questi ritrovati.
In sostanza non devono essere presenti tagli o screpolature. Inoltre occorre essere assolutamente certi dell’assenza di allergie o ipersensibilità personali, per evitare reazioni spiacevoli. Qualora non si conoscano gli effetti di tali rimedi sulla propria pelle è consigliato applicare la soluzione su una ridottissima porzione di cute, così da valutare l’eventuale comparsa di reazioni o effetti collaterali.