Depressione: perché il bagno caldo aiuta
Il bagno caldo aiuta a ridurre i sintomi della depressione, lo svela la scienza: ecco quali processi sono coinvolti e alcuni consigli per rilassarsi.
Fonte immagine: Unsplash
La possibilità di concedersi un bagno caldo, magari dopo una lunga giornata di lavoro, è da sempre considerata uno dei simboli del relax. Dedicare qualche minuto a se stessi, dimenticandosi delle preoccupazioni quotidiane per lasciarsi cullare dall’acqua, aiuta infatti a ridurre le tensioni e ricaricare le energie. Di recente, tuttavia, è emerso come questa pratica sia utile anche per contrastare la depressione: in che modo ciò avviene e quali sono gli effetti benefici?
Ovviamente, è necessario ricordare come la depressione sia un disturbo grave, che influisce negativamente sulla qualità della vita di chi ne è affetto. Per questo motivo, il percorso di cura deve essere concordato con l’aiuto di professionisti esperti, quali lo psicoterapeuta e il medico di base. Il ricorso al bagno caldo non è di certo curativo, va considerato unicamente come una delle tante misure quotidiane che possono aiutare a migliorare l’umore. Le informazioni di seguito riportate, pertanto, hanno un carattere unicamente illustrativo.
Depressione: l’effetto del bagno caldo
Così come già accennato, è noto da sempre l’effetto rilassante e rinvigorente di un bagno caldo, tanto che questa innocua pratica è scelta quotidianamente da milioni di persone per allentare lo stress quotidiano. Proprio data questa evidenza, alcuni ricercatori dell’Università di Friburgo hanno voluto vagliare l’effetto del bagno caldo sui sintomi della depressione.
I ricercatori hanno suddiviso 45 persone, metà delle quali sotto trattamento con antidepressivi, in due gruppi: al primo è stato chiesto di praticare attività fisica due volte alla settimana, al secondo è stato invece suggerito di concedersi un bagno caldo ogi giorno. In particolare, a questi ultimi è stato richiesto di recarsi a una spa locale, affinché si potesse avere certezza della temperatura dell’acqua e della corretta durata dell’immersione. I partecipanti sono rimasti quindi nelle vasche per 30 minuti a 40 gradi, dopodiché è stato loro consigliato di rimanere avvolti da asciugamani caldi per altri 20 minuti. Dai test condotti, è emerso come questa abitudine possa essere d’aiuto nel ridurre le manifestazioni della depressione.
La spiegazione scientifica è, secondo i ricercatori, nei ritmi circadiani, ovvero quelli che stabiliscono l’alternanza tra sonno e veglia. Di norma, la temperatura corporea aumenta durante il giorno e si abbassa la notte, questo processo aiuta il rilascio di melatonina, essenziale per il sonno e il benessere. Nelle persone affette da depressione, tuttavia, questa variazione della temperatura appare meno pronunciata e, di conseguenza, i ritmi circadiani risulterebbero alterati. Il bagno caldo aiuta a innalzare la temperatura corporea, aiutando il fisico a ripristinare il suo ciclo, nonché stimolando il rilascio di serotonina.
Bagno caldo: qualche consiglio casalingo
Naturalmente, il solo bagno caldo non è sufficiente per un trattamento completo della depressione, la cui cura spetta unicamente a medici e psicoterapeuti. Inoltre, non sempre si possono ripetere le stesse condizioni dell’esperimento, tuttavia è possibile seguire qualche consiglio casalingo per un momento di perfetto relax.
Innanzitutto, è bene monitorare la temperatura dell’acqua, affinché non sia troppo fredda né troppo calda, assestandosi intorno ai 40 gradi. Per misurarla si possono usare i termometri da bagno o, ancora, quelli galleggianti pensati per la prima infanzia. L’immersione dovrà essere all’incirca di 20-30 minuti, senza mai esagerare, uscendo dalla vasca anche prima se la temperatura dell’acqua dovesse ridursi in modo veloce.
Ideale è scegliere una luce soffusa, per aiutare il rilassamento, quindi affidarsi ad alcune essenze dal noto effetto rilassante, come lavanda, sandalo, ylang ylang, camomilla e molti altri. Si possono sciogliere poche gocce in acqua o usare le cosiddette bombe da bagno. In alternativa, se lo si desidera, è possibile anche ricorrere ai sali. Durante il trattamento si può leggere un libro, ascoltare della musica – non facendo però entrare in contatto dispositivi elettronici con l’acqua, evitando così pericoli – e, di tanto in tanto, è bene massaggiare lentamente alcune parti del corpo come gambe, braccia, torace e spalle, per rilassare i muscoli.