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Dalia, coltivazione e cura

I consigli pratici per coltivare la dalia, pianta bellissima dalle molte varietà e colori. Originaria del Messico, è tipicamente primaverile ed estiva.

Dalia, coltivazione e cura

Fonte immagine: Pixabay

La dalia rappresenta una delle piante ornamentali più amate e richieste, uno dei fiori più frequentemente scelti per abbellire giardini, davanzali e balconi durante la bella stagione. La ragione di una così estesa popolarità è molto semplice.

Questa pianta fa infatti dei fiori coloratissimi e dalle forme più svariate, con petali che ricreano degli splendidi giochi geometrici, il tutto regalando anche delle piacevoli note profumate. Ma come si coltiva la dalia e come si mantiene sana nel tempo?

Naturalmente, prima di procedere con la coltivazione delle dalie, è bene chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Pur trattandosi di esemplari molto adattabili, è utile verificare la compatibilità della dalia con il clima tipico del proprio luogo di residenza. Di seguito, tutti i consigli utili.

Cosa è la dalia

Dalia rosa

Con il termine botanico Dahlia si identifica un genere di piante ornamentali appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. La pianta nasce originariamente in Messico, ma è oggi coltivata in tutto il mondo, grazie alla sua adattabilità e alla presenza di ben 42 specie diverse, a loro volta suddivise in oltre 20.000 cultivar e ibridi.

Per quanto possano sussistere delle differenze anche importanti tra una specie e l’altra di dalia, tutte conservano delle caratteristiche comuni. In genere, la pianta si caratterizza per una radice tuberosa-bulbosa, dalla quale spunta un fusto eretto, solido e legnoso alla base, capace di raggiungere svariati metri d’altezza a seconda delle varietà.

Le foglie sono grandi, ovali e dal profilo dentellato, mentre i fiori sono normalmente grandi, colorati e ricchi di petali. I fiori stessi possono presentare petali a singola oppure a doppia corona e, a seconda della loro disposizione, possono ricreare degli splendidi giochi geometrici.

Moltissimi anche i colori fra cui scegliere, dal bianco al blu elettrico, passando per il giallo, l’arancione, il rosso, il fucsia, il viola e sfumature di colori multipli.

Come già accennato, le dalie sono scelte a scopo perlopiù ornamentale, anche se in alcune città del Messico tutt’oggi se ne consuma la radice, caratterizzata da un sapore molto acre. Le varietà sono tipicamente tardo-primaverili ed estive, con fioriture a partire da maggio fino all’autunno inoltrato.

Significato della pianta

Dalia arancione

La dalia rappresenta un fiore solitamente associato all’eleganza e al mondo interiore, proprio poiché si erge elegantemente nei giardini, raggiungendo anche la perfezione nella disposizione dei suoi petali.

Dall’aspetto gentile ma resistente, la dalia viene ad esempio scelta per sottolineare la dignità della persona, nonché come buon auspicio per i momenti più difficili della vita. È il fiore che indica la consapevolezza interiore, la crescita personale, la resilienza, la capacità di affrontare le avversità per giungere a un bellissimo esito.

Categorizzazione delle dalie

Dalia a palloncino

Così come già accennato, il genere delle dalie include ben 42 specie e oltre 20.000 cultivar diverse, a cui si aggiungono anche gli ibridi. Per questa ragione, parlare diffusamente delle singole varietà non è semplice, attività che richiede l’esperienza tipica dei botanici. Tuttavia, per facilitare la scelta per il grande pubblico e i semplici appassionati di giardinaggio, ne è stata elaborata una classificazione semplificata.

Innanzitutto, le dalie si distinguono per grandezza, ve ne sono varietà nane, intermedie e alte. Dopodiché, si analizza:

  • Tipo di capolino: decorativo, a cactus, semicactus, a collaretto, a fior di Peonia, a fior d’Anemone o ponpon;
  • Giri delle ligule: semplici, semidoppi e doppi.

Avremo quindi dalie più simili alla margherita, come la Dahlia hortensis. Altre invece giganti, con altezza fino a 7 metri, come la excelsa. Ma anche la imperialis, molto apprezzata per i suoi fiori rosa che durano fino alla fine dell’autunno.

Coltivazione della dalia

Dalie

Le dalie sono fiori abbastanza semplici da coltivare, anche se risulta indispensabile rispettare alcune necessità tipiche della pianta, soprattutto dal punto di vista climatico. Ma cosa sapere prima di piantarle in giardino oppure in vaso?

Necessità della pianta

Bisogna sempre ricordare che la dalia è un vegetale di origine messicana e, per questo, nasce per adattarsi al clima umido e caldo di quella zona. Fortunatamente queste piante sono anche abbastanza resistenti e adattabili e, per questo, hanno trovato fortuna anche ad altre latitudini. Fra le necessità primarie delle dalie, si elencano:

  • Clima: preferiscono un clima caldo, mediterraneo e abbastanza umido. Le dalie non temono il calore, tanto che si adattano anche a temperature di 28 o 30 gradi, purché vi sia una disponibilità di acqua sufficiente;
  • Terreno: morbido oppure a medio impasto, il più possibile drenante, poiché i ristagni d’acqua possono danneggiare le radici. È anche necessario sia ricco di sostanze nutritive, in particolare azotate;
  • Esposizione solare: la dalia non teme l’irrorazione diretta del sole e, per questo, non ha bisogno di particolari protezioni. Quando i raggi solari sono troppo intensi, o comunque le temperature superano abbondantemente i 30 gradi, un piccolo riparo nelle ore più calde della giornata è comunque consigliato;
  • Acqua: le necessità di acqua variano molto a seconda del periodo dell’anno, crescono soprattutto in estate, quando la pianta è nella sua fase di maggiore attività.

Coltivazione in vaso e in giardino

Dalia bianca

È possibile coltivare le dalie in vaso e in giardino, dopo aver verificato la compatibilità della pianta con il clima tipico del proprio luogo di residenza. Per quanto riguarda il vaso, sul fondo andrà predisposto un letto di ghiaia, cocci o palline di argilla espansa, per intensificare il deflusso dell’acqua. Si userà quindi del terriccio morbido, meglio se arricchito con del compost.

In giardino, invece, è utile predisporre l’area di coltivazione zappando e spargendo compost oppure guano, affinché le sostanze nutritive – azoto e potassio, principalmente – trovino un’uniforme distribuzione. La dalia viene coltivata normalmente a partire dal suo bulbo, che viene inserito nel terreno tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, a una profondità di 4-6 centimetri.

All’apparizione dei primi germogli, si eliminano quelli più deboli e si attende che la pianta abbia raggiunto i 20 centimetri d’altezza per il suo trasferimento in dimora definitiva. In alternativa, è possibile creare delle talee: durante l’estate, si taglia un rametto legnoso di circa 10 centimetri e lo si posiziona in un semenzaio con sabbia e torba in parti uguali. Quando inizieranno a svilupparsi le radici, la pianta potrà essere trasferita in dimora definitiva.

Con l’arrivo dell’inverno, i bulbi – o meglio, i tuberi – possono essere estratti dal terreno, fatti asciugare all’aria e riposti in un luogo buio e areato. Si potranno poi piantare nuovamente all’arrivo della successiva primavera.

Cura delle dalie nel tempo

Dalie salmone

Per assicurare una fioritura duratura nel tempo, è necessario imparare a curare la dalia. Per quanto abbastanza resistente, possono infatti bastare pochi errori per vederla appassire.

Esposizione e annaffiatura

Così come già accennato, è utile posizionare le dalie in diretta esposizione solare. Quindi si prediligano giardini e balconi affacciati a sud. L’unica accortezza è quella di predisporre opportuni ripari quando le temperature superano abbondantemente i 30 gradi, così da evitare danni agli eleganti petali.

Sul fronte dell’annaffiatura, si procede in base alle temperature. L’apporto d’acqua è importante nelle prime fasi di crescita, non appena la pianta ha raggiunto i 30-40 centimetri, possono anche bastare le comuni precipitazioni primaverili. Con l’arrivo dell’estate l’annaffiatura deve essere invece quotidiana, preferendo la mattina oppure il tramonto per completare l’operazione.

Concimazione e parassiti

Afidi

Le dalie amano i terreni ricchi di sostanze nutritive, quindi ciclicamente – anche mensilmente – è utile aggiungere al terreno del compost autoprodotto oppure del guano d’acquisto. Anche le dalie sono purtroppo soggette all’azione di alcuni parassiti. Primi fra tutti gli afidi, che potranno essere eliminati con rimedi naturali quali aceto, cannella, Tea Tree Oil ed Olio di Neem.

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