Curcuma: benefici, controindicazioni ed utilizzo della spezia
Curcuma: benefici e proprietà curative della spezia, usala come antinfiammatorio e antiossidante.
La curcuma è una spezia usata da tempo immemore nella cucina asiatica, in particolare in quella indiana, da qualche decennio entrata anche nelle abitudini alimentari dei consumatori italiani. Eppure non tutti sanno come questo straordinario prodotto naturale, perfetto per insaporire soprattutto i secondi piatti, sia anche ricco di proprietà curative. Ideale per il benessere di tutto l’organismo, ha un’azione sia rinvigorente che protettiva di organi e tessuti.
La sua assunzione è ideale a ogni età, sia per prevenire i segni del tempo che per ridurre il dolore causato da piccoli acciacchi quotidiani. Ma quali sono le qualità di questo rimedio naturale, quali gli usi principali e, soprattutto, quali le controindicazioni?
Curcuma: cosa è
A livello botanico, si indica con il termine curcuma un genere di piante appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae. Si tratta di varietà vegetali note per le loro radici tuberose, molto simili a quelle delle zenzero, di cui rappresentano dei lontani parenti.
Eppure, con curcuma nel linguaggio comune si intende più propriamente la spezia che si ricava dalle radici di queste piante, un composto molto diffuso nella cucina asiatica, in modo particolare in quella indiana. Il tubero viene infatti sminuzzato e ridotto in polvere, dal colore tra il giallo vivace e l’arancione intenso.
Nota anche come zafferano delle Indie, da qualche decennio è diventato un alimento comune anche in Occidente, dove però viene spesso confusa con il curry. In realtà, la curcuma è soltanto uno dei tanti ingredienti che va a comporre il noto condimento indiano.
Storia e origini della curcuma
La storia di questa straordinaria spezia affonda le sue radici in un passato molto lontano. Sembra che già gli Assiri ne facessero abbondante uso oltre 3.000 anni fa, ma le origini pare siano addirittura più antiche e risalenti alle prime civiltà indiane di circa 4.000 anni fa.
A dispetto di quanto si possa pensare, quello alimentare non è stato il primo ambito d’applicazione della spezia. Agli albori della sua storia sembra infatti che venisse perlopiù scelta per la tintura di pelli e tessuti, poiché il suo vistoso colore permetteva di ottenere facilmente dei gialli e degli arancioni molto brillanti.
L’arrivo in Europa risale probabilmente all’epoca romana, grazie anche ai proficui scambi con l’Asia e con il Medio Oriente. Non a caso, proprio in Medio Oriente la curcuma veniva chiamata “kurkum”, ossia zafferano. Per colore e proprietà nutritive, d’altronde, la polvere della radice si avvicina proprio alla spezia ricavata dai fiori di zafferano.
Usi della curcuma
Sono diversi gli usi della curcuma, molti dei quali di origine tradizionale e tutt’oggi mantenuti vivi con grande passione, con una trasmissione orale di generazione in generazione.
Insaporire gli alimenti
Viene usata comunemente per secondi piatti di carne e di verdure, soprattutto per garantire una nota più speziata e in sostituzione del sale. Il suo sapore forte e leggermente muschiato ne impedisce però un ricorso abbondante in cucina, per non coprire il gusto dei cibi;
Ingrediente per altre spezie
Così come già accennato, la curcuma è uno degli ingredienti cardine del curry, una miscela di spezie pestate al mortaio;
Tintura degli abiti
La polvere di curcuma è tutt’oggi impiegata in India per tinteggiare tessuti e pelli, con brillanti gialli e arancioni;
Portafortuna
Sempre India, è usanza che le giovani fidanzate indossino una radice della pianta al collo, come promessa del loro impegno matrimoniale;
Benessere
Date le sue numerose proprietà curative, la curcuma è oggi scelta in tutto il mondo per il trattamento di alcuni comuni disturbi.
Curcuma: proprietà terapeutiche
Così come già accennato, la curcuma è una spezia dalle apprezzabili proprietà terapeutiche, alcune riconosciute dalla scienza e altre invece attribuite alla tradizione e alle credenze popolari.
Il merito di questa azione è dovuto alla curcumina, un pigmento contenuto proprio nella spezia – specialmente in quella ricavato dalle radici di Curcuma longa – dall’azione antispastica, calmante, disintossicante e protettiva dei tessuti. Per questa ragione, la curcuma non solo viene assunta come rimedio naturale, ma è spesso uno degli ingredienti principali di molti farmaci e integratori alimentari.
Ma quali sono i benefici più comuni e riconosciuti dall’assunzione regolare di questa spezia?
Curcuma: benefici per l’apparato digerente
L’apparato digerente rappresenta l’ambito d’elezione per l’azione terapeutica della curcuma. È infatti proprio a livello di stomaco e intestino che la curcumina contenuta nella spezia esprime il massimo delle sue potenzialità, con un’azione mirata ed efficace.
Innanzitutto, la curcuma agisce a livello della produzione della bile. Assunta regolarmente, riporta equilibrio nei succhi gastrici, sia nelle situazioni di eccessiva presenza che di scarsa produzione. Ciò si traduce in una digestione più semplice a livello di stomaco, nella riduzione di gonfiore, bruciore e pesantezza. Può essere inoltre utile a chi soffre di reflusso gastroesofageo poiché, regolando i succhi gastrici, ne rende anche meno probabile la risalita.
A livello intestinale, invece, agisce sul meteorismo riducendo la presenza di aria e, di conseguenza, anche il gonfiore. Facilita inoltre l’assorbimento dei principi nutritivi, aumenta l’azione benefica delle fibre assunte e la formazione di feci compatte, un fatto da non sottovalutare nei casi di diarrea episodica oppure cronica.
Ancora, poiché incentiva l’azione delle fibre, riduce l’assorbimento di zuccheri complessi a livello intestinale, regolando i livelli di glicemia. Allo stesso modo, permette una più facile eliminazione dei grassi, limitando la formazione di colesterolo cattivo.
Curcuma per l’apparato urinario
Tra le proprietà medicinali della curcuma, non si possono trascurare quelle relative all’apparato urinario. Sebbene sia credenza comune che la spezia possa essere dannosa per i reni, recenti studi sembrano smentire questa ipotesi. Anzi, si è notata un’azione sia antiossidante che depurativa, ideale quindi per alcune patologie urinarie.
A livello urinario, la spezia agisce principalmente in due modi:
- Calcoli renali: ne riduce la formazione, inoltre favorisce l’espulsione con la minzione di sabbia e renella;
- Vescica: grazie al suo effetto antiossidante e depurativo, può ridurre la proliferazione batterica e rendere meno frequenti infezioni quali la cistite.
Vantaggi della spezia per il cuore
Nel corso degli ultimi decenni è stata dimostrata anche una specifica azione della curcumina per il cuore, in particolare per proteggere le arterie dall’azione del colesterolo.
Così come già spiegato nel paragrafo dedicato all’apparato digerente, la curcuma incentiva l’azione delle fibre, riducendo l’assorbimento di zuccheri semplici e soprattutto di grassi. Un minore assorbimento di lipidi si traduce anche in una meno frequente formazione del colesterolo cattivo, il principale responsabile dell’occlusione delle arterie.
Non è però tutto, poiché questo principio attivo ha effetti anche nel rinforzare le pareti delle stesse arterie, rendendole meno soggette a radicali liberi e invecchiamento.
Curcuma, sistema immunitario e umore
Tra le proprietà medicinali della spezia, non si possono dimenticare le peculiarità tipiche per il sistema immunitario. La curcuma è infatti un rimedio naturale fortemente antiossidante e, per questo motivo, può aiutare l’organismo a combattere l’azione degli agenti esterni.
In particolare, la curcumina sembra incentivare la produzione di globuli bianchi e, soprattutto, inibisce l’attività dei radicali liberi, che normalmente limitano proprio il corretto funzionamento delle difese immunitarie dell’organismo.
Questa peculiarità si manifesta in via indiretta anche a livello cerebrale, sempre grazie al contrasto dei radicali liberi, primi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Innanzitutto, la spezia ha un effetto protettivo contro i disturbi neurodegenerativi, riducendo il rischio di Alzheimer e di altre patologie analoghe. Ancora, favorisce la produzione di un peptide, il CAMP, in grado di agire positivamente sulle difese del corpo contro gli attacchi esterni.
Come si assume la curcuma a scopo curativo
La curcuma può essere consumata quotidianamente in aggiunta ai pasti, per insaporire il cibo. Di norma, un paio di cucchiaini quotidiani sono più che sufficienti per poter approfittare delle sue capacità protettive per l’organismo. In alternativa, può essere anche assunta come:
- Tisana: sia da sola che in abbinamento ad altre erbe. Si possono utilizzare preparazioni già pronte o chiedere al proprio erborista i dosaggi per il disturbo specifico che si vorrà trattare;
- Integratori alimentari: in libera vendita, spesso sotto forma di capsule oppure compresse.
Controindicazioni e consigli finali
La curcuma non presenta particolari controindicazioni, fatta eccezione per ipersensibilità o allergie personali. I pazienti affetti da calcoli biliari o altre patologie del fegato dovrebbero però chiedere un parere al loro medico di fiducia, poiché la spezia potrebbe stimolare proprio la produzione di bile, rendendo più doloroso il disturbo. Ancora, non viene generalmente assunta in gravidanza.
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