Curare la depressione: basta l’agopuntura
Agopuntura e counseling possono rappresentare validi aiuti contro la depressione. A sostenerlo lo studio condotto dall'Università di York, nel Regno Unito.
Curare la depressione ricorrendo all’agopuntura. Un’efficacia che sarebbe pari a quella di metodologie come il “counseling”, una tecnica di conversazione riportata in italiano come “consulenza”. Un termine tuttavia controverso, che è forse più pratico spiegare con la sua traduzione letterale, ovvero “consolazione” (dal verbo “to consuel=consolare”). In ogni caso tecniche utili, in un terzo dei casi, a evitare il ricorso a farmaci antidepressivi.
A sostenere l’efficacia dell’agopuntura e del counseling contro la depressione è lo studio condotto dall’Università di York, nel Regno Unito. Secondo quanto riferisce l’autore principale dello studio Hugh MacPherson, l’efficacia di queste terapie sarebbe dimostrata clinicamente e potrebbe offrire approcci differenti da quelli farmacologici tradizionali:
Per la gente affetta da depressione, che ha fatto ricorso a varie terapie e ancora non ottiene i benefici desiderati provare l’agopuntura o il counseling sono opzioni che si affermano ora come clinicamente efficaci.
I pazienti affetti da depressione coinvolti nello studio sono stati 755, a loro volta suddivisi in maniera casuale in tre differenti gruppi: 302 di loro hanno ricevuto 12 sedute settimanali di agopuntura, altri 302 di counseling mentre i restanti 151 hanno portato avanti in via esclusiva le normali terapie mediche. Ad ogni modo nessuno dei pazienti è stato obbligato a sospendere le cure farmacologiche già in atto.
All’inizio dello studio il punteggio assegnato al grado di depressione media del campione era di 16, in una scala da 0 a 27, quindi forme medio-gravi della patologia. Al termine dello studio significativo il cambiamento evidenziato in chi era stato assegnato al gruppo sottoposto a sedute di agopuntura, sceso nel livello di gravità a 9.
Buoni risultati anche per chi ha seguito terapia di counseling (11) mentre meno efficaci si è rivelato il ricorso esclusivo alle terapie farmacologiche. I risultati ottenuti grazie alla “consulenza” e all’agopuntura maturati nell’arco dei tre mesi di sperimentazione hanno continuato a mostrato i loro effetti per un ulteriore periodo di 12 settimane.