Crescione romagnolo, ricetta e condimenti
Il crescione romagnolo è uno street food molto apprezzato: ecco i passaggi per preparare l'impasto e alcune idee per farciture originali.
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Meno conosciuto della piadina, il crescione romagnolo è un piatto caratteristico della Romagna noto anche come cassone e cascione. Rientra pienamente nella categoria degli street food e rappresenta una pietanza molto versatile grazie alla straordinaria varietà di ripieni che è possibile sperimentare, accontentando i gusti più disparati e andando incontro ai palati più raffinati.
La preparazione del crescione romagnolo ricorda molto quella della piadina, tuttavia prevede alcune differenze fondamentali: la sfoglia viene farcita, ripiegata e chiusa prima della cottura. Il nome crescione deriva da una delle farciture più usate, l’omonima erba solitamente aromatizzata e insaporita con scalogno, cipolla e aglio. Oggi, tuttavia, il cassone romagnolo viene declinato in una infinita varietà di ricette dalle più tradizionali a quelle più innovative.
Per preparare l’impasto del crescione romagnolo è necessario disporre dei seguenti ingredienti:
- 500 grammi di farina;
- 75 grammi di strutto;
- 100 millilitri di acqua tiepida;
- sale;
- la punta di un cucchiaino di bicarbonato.
Ricetta della sfoglia
Dopo aver sciolto il sale nell’acqua tiepida bisogna unire la farina con lo strutto, aggiungendo appunto l’acqua e il bicarbonato. È fondamentale impastare con cura per ottenere un panetto liscio e compatto, da lasciare riposare in frigorifero per circa un’ora. Trascorso questo tempo, si procede con la divisione dell’impasto in piccoli panetti da circa 65 grammi ciascuno: è necessario stendere la pasta formando un disco spesso un paio di millimetri cercando di ottenere un diametro affine.
Come accennato, il crescione romagnolo non deve essere cotto privo di farcitura, quindi una volta preparati i dischi base occorre stendevi sopra il condimento desiderato occupando solo metà spazio. A questo punto, il crescione deve essere piegato in due dopo aver spennellato i bordi con acqua, chiudendo bene i margini anche utilizzando una forchetta per far aderire i due lembi. Questa operazione è importante per evitare che la farcitura fuoriesca dai bordi.
Per quanto riguarda la cottura, i crescioni possono essere cucinati usando una padella antiaderente oppure una apposita crepiera: bisogna cuocerli per alcuni minuti rigirandoli in modo da far aderire entrambe le parti, servendoli poi molto caldi. È anche possibile conservarli in frigorifero per al massimo due giorni, avendo cura di scaldarli prima di consumarli.
Farciture e condimenti
Il crescione romagnolo si sposa bene con innumerevoli farciture, soprattutto a base di verdure. A parte l’originale ripieno a base di crescione, alcune alternative non troppo lontane prevedono l’uso di spinaci, bietole, friarielli, preferibilmente accompagnati da un formaggio morbido come la ricotta.
Ecco alcune idee per altre gustose farciture:
- sugo di pomodoro e mozzarella, simulando la classica pizza margherita;
- zucca e patate: si amalgama bene la purea di patate lessate e la zucca a pezzetti precedentemente cotta in forno, aggiungendo sale, pepe, formaggio grattugiato e noce moscata;
- verdure grigliate, come peperoni, zucchine e melanzane, tagliate a piccoli pezzi e condite con olio, sale e aromi a piacere;
- stracchino ed erbette;
- funghi e scamorza.
Chi ama sperimentare sapori originali può optare per la variante dolce: il crescione romagnolo, infatti, può anche essere farcito con crema di nocciole o confettura di albicocche o ciliegie.