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Come costruire un orto rialzato in giardino o in terrazza

L'orto rialzato rappresenta la soluzione ideale per coltivare verdure e ortaggi di ogni tipo, evitando il rischio di contaminazioni e approfittando sempre di un terriccio molto fertile. I vantaggi sono infatti numerosi: il suolo non viene continuamente calpestato, si riduce lo spreco idrico e di altre risorse naturali e gli ortaggi sono più salubri. È possibile realizzarlo in giardino oppure in terrazza, anche con materiali di riciclo.

Come costruire un orto rialzato in giardino o in terrazza

Fonte immagine: Pixabay

Come costruire un orto rialzato in giardino o in terrazza? È questa una delle domande più richieste negli ultimi tempi dagli appassionati di giardinaggio, pronti a rivoluzionare il modo con cui si coltivano ortaggi e verdura.

Questo perché l’orto sollevato garantisce numerosi vantaggi, sia in termini di facilità di crescita delle piante che di salute del suolo, garantendo così prodotti della terra più gustosi, ricchi di sostanze nutritive e privi di contaminazioni.

Ma quali sono i passaggi per realizzare questa tipologia di orto e, soprattutto, perché bisognerebbe sempre scegliere questa modalità di coltivazione? Quella dell’orto rialzato è una soluzione che si adatta praticamente alle esigenze di tutti.

Può essere implementato su grandi spazi coltivabili, come ad esempio un ampio giardino, sia in luoghi meno estesi come un modesto balcone.

Si tratta di un’idea versatile per rendere l’autoproduzione ortofrutticola accessibile a tutti, anche per coloro che vivono in contesti urbani. Naturalmente, sulle varietà da piantare e sulla loro resistenza alle condizioni climatiche tipiche del proprio luogo di residenza è sempre utile chiedere un parere al proprio vivaio o fornitore di prodotti di botanica di fiducia.

Di seguito, qualche utile consiglio.

Orto rialzato: cosa è

Così come suggerisce il nome, per orto rialzato si intende un appezzamento di terra che non viene coltivato direttamente a livello del suolo, bensì sollevato di qualche decina di centimetri.

orto

Per farlo, si fa ricorso ad appositi contenitori, letteralmente dei cassoni, che permettono di contenere la quantità sufficiente di terriccio affinché le piante possano crescere rigogliose, il tutto assicurando un ottimale drenaggio dell’acqua.

Noti anche come “raised beds”, le origini degli orti rialzati non sono oggi ben conosciute. Le prime tracce storiografiche risalgono al Medioevo, quando venivano costruiti dei piani rialzati per la coltivazione di ortaggi, circondati da recinzioni in ferro anche molto appuntite.

Questo sistema probabilmente assolveva a due compiti: evitare il furto del raccolto e, ancora, rendere l’accesso all’orto più difficile da parte di piccoli roditori, rettili e altri animali soliti aggirarsi a livello del suolo. Nel diciottesimo secolo, invece, questi orti già rispondevano a necessità cittadine.

A Parigi, ad esempio, molti coltivatori ricorrevano a cassoni rialzati per avviare piccole produzioni in contesti urbanizzati, utilizzando il letame di cavallo come fertilizzante, molto diffuso in un periodo storico dove gli equini rappresentavano il principale mezzo di trasporto per l’uomo.

Oggi sono invece stati riscoperti sia a scopo ornamentale, per la coltivazione di fiori, sia per trasformare spazi cementificati in giardini verdi, belli da vedere ma anche da “assaporare”, con la grande varietà di cibi che riescono a garantire. Ma quali sono i vantaggi di un orto rialzato?

Vantaggi dell’orto rialzato

Sono molti i vantaggi che derivano dalla coltivazione di un orto rialzato, sia di grandi dimensioni in giardino che di estensione più ridotta su un balcone oppure una terrazza.

Terreno più fertile

Poiché il suolo coltivato non viene continuamente calpestato, si può approfittare di un terriccio sempre morbido e arieggiato, più ricco di sostanze nutritive.

Minori contaminazioni

Proprio poiché questi orti sono sollevati da terra, si riduce il rischio di contaminazione con agenti chimici che potrebbero essere stati inavvertitamente disciolti nel suolo.

Velocità di crescita

Poiché il quantitativo di terra rimane abbastanza ridotto e il perimetro in legno trattiene il calore, si potrà approfittare di una crescita più veloce. Non a caso, la coltivazione a cassone è spesso la preferita per la produzione di ingredienti destinati alla grande e piccola distribuzione: le pietanze appaiono infatti più colorate, profumate, facili da far germogliare e gustose al palato.

Meno risorse sprecate

Gli orti sollevati sono inoltre perfetti per ridurre gli sprechi di risorse naturali, ad esempio si utilizza meno acqua rispetto all’alternativa canonica, ma anche un quantitativo minore di concimi organici.

orto balcone

Come costruire un orto rialzato

Costruire un orto rialzato è un’operazione mediamente semplice, soprattutto per chi ha già dimestichezza con il fai da te e il bricolage. Serve poca manualità, ma soprattutto ingegno, nulla che non sia accessibile a tutti. Prima di partire, però, bisogna valutare alcuni fattori.

Fase preliminare della costruzione

La prima fase per realizzare un orto sollevato prevede, come facile intuire, la progettazione. Bisogna infatti prendere adeguatamente le misure dello spazio coltivato che si andrà a realizzare e, allo stesso tempo, valutarne l’esposizione.

È infatti sempre indicato che le coltivazioni crescano in pieno sole e, se possibile, che possano approfittare delle precipitazioni per un’irrigazione a sprechi zero.

Valutate le dimensioni, e l’altezza, dei cassoni che si andranno a predisporre, bisogna dotarsi di tutto l’occorrente. Serviranno infatti:

  • Assi di legno, anche recuperati da pallet;
  • Vernice a-tossica per legno, fissativa e isolante;
  • Gambe per mobili da recupero, in legno oppure in metallo;
  • Cocci, ghiaia e palline di argilla espansa;
  • Martello e chiodi;
  • Trapano o avvitatore.

verdure orto

Fase di assemblaggio dell’orto

Verificato tutto l’occorrente, si passa alla fase di assemblaggio. Il primo step è quello di realizzare il cassone che dovrà contenere il terriccio: in larghezza e in lunghezza potrà vedere dimensioni variabili, a seconda dello spazio a propria disposizione in giardino e in terrazzo, mentre in profondità possono bastare anche solo una ventina di centimetri.

Naturalmente, tutto in relazione agli ortaggi che si sceglieranno: tuberi come le patate o radici di vario genere, quali le carote, hanno bisogno di profondità maggiori.

Si parte costruendo il perimetro del cassone, semplicemente unendo gli assi a propria disposizione con dei chiodi oppure delle viti autofilettanti, fino a ottenere una forma quadrata o rettangolare. A questo punto, si fissa il fondo del contenitore, sempre utilizzando assi o pallet con chiodi oppure viti.

Fatto questo, con l’aiuto di un avvitatore, si fissano le gambe per mobili affinché l’orto possa essere effettivamente rialzato da terra: come facile intuire, ne dovrà essere montata una per angolo.

Infine, si passa una mano di vernice a-tossica fissativa o primer per legno, affinché il contenitore appena realizzato non subisca l’azione degli agenti atmosferici, rovinandosi in poco tempo.

È tuttavia importante verificare le caratteristiche della vernice e la compatibilità con la coltivazione, affinché solventi o altre sostanze chimiche non vadano a contaminare il terreno.

cipolle, orto

Fase di fissaggio

Una volta che la vernice sarà asciugata, può essere utile fissare l’orto sollevato al terreno o alla pavimentazione del proprio balcone. Questo per evitare che si rovesci, ad esempio per urti accidentali o qualora si vivesse in località eccessivamente ventose.

Se l’orto verrà adagiato contro una parete, si possono usare le classiche fascette fissative, da far passare attorno alle gambe del contenitore e poi fissare sulla parete stessa con dei chiodi o delle viti per muratura.

In alternativa, se le gambe sono in legno, si possono effettuare dei fori affinché si possano installare ganci di sicurezza, a loro volta assicurati alla pavimentazione con viti e bulloni per cemento. Se si coltiva sul terreno, è possibile anche semplicemente stabilizzare l’orto sollevato impiantando le gambe in profondità nel terriccio.

Orto rialzato
Fonte: Pixabay Orto rialzato

Come predisporre un orto rialzato

Infine, l’orto rialzato dovrà essere preparato per ospitare semi e piantine che, in pochi mesi, doneranno un gustosissimo raccolto. Innanzitutto, si dovrà effettuare qualche foro sul fondo, affinché l’acqua possa defluire per evitare ristagni.

Dopo, si riempie il tutto con un mix di ghiaia, cocci, palline di argilla espansa, tutti materiali noti per aumentare sensibilmente le capacità di deflusso del terreno.

Fatto questo, non resta che riempire il cassone con il terriccio di propria preferenza: di solito si predilige quello morbido oppure a medio impasto, arricchito con una piccola quantità di sabbia, torba e fertilizzanti organici come il compost oppure il letame.

 

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