Cosmetici, Cina dice addio ai prodotti testati sugli animali
Cosmetici, la Cina verso un nuovo percorso cruelty-free per i prodotti beauty di importazione: stop ai test clinici sugli articoli generici.
Fonte immagine: Foto di Karolina Grabowska da Pixabay
È un nuovo cammino cruelty-free quello che la Cina ha deciso di intraprendere. Anche per il mondo dei cosmetici, sovvertendo così una serie di regolamenti nazionali di lunga data.
Dal primo maggio del 2021 darà lo stop ai test e alla sperimentazione animale sui prodotti provenienti da fuori confine, ovvero d’importazione. Una prassi che da sempre veniva attuata anche sulla cosmesi Made in Europe, quindi già cruelty-free, ma una procedura standard imposta dalle leggi cinesi attuali.
La nuova strategia coinvolgerà tutti quei prodotti di beauty e cosmesi considerati generici, quindi non specifici per alcune necessità estetiche come gli anti-age, anti-acne e molto altro. Uno step in avanti non irrilevante visto che attraverseranno il confine molti prodotti per il benessere del corpo senza cagionare dolore a nessun animale. Tra questi shampoo, bagnoschiuma, lozioni e trucchi ovvero una fetta sostanziosa del mercato beauty di importazione.
Cosmetici cruelty-free, i requisiti
Le aziende che vogliono sbarcare in Cina senza sottoporsi ai test clinici rituali devono soddisfare alcuni requisiti, primo tra tutti possedere i certificati GMP rilasciati dalle autorità o dalle associazioni delle zone di provenienza.
Dovranno anche mostrare una documentazione che attesti la qualità e la sicurezza del prodotto stesso. Una novità interessante per il futuro della Cina, che si sta lentamente orientando verso scelte più consapevoli, ma anche sostenibili e rispettose.
Un passo enorme che richiederà tempo, ma che potrà aprire all’ingresso di nuovi prodotti e marchi beauty da sempre estranei al mercato cinese per questioni etiche. Un percorso che potrà lentamente condurre verso un cambiamento legislativo utile per le aziende cruelty-free, per i consumatori, ma anche per gli animali.
Ampliando la procedura anche a tutti gli altri articoli che al momento vengono ancora testati, quali tinture e prodotti per la permanente dei capelli, ma anche contro la caduta, creme solari, prodotti per i più piccoli e molto altro. La Cina sembra comunque pronta a cambiare rotta, anche grazie ad alcune metodologie da poco approvate, in grado di non prevedere test evitando così il maltrattamento sugli animali.
Fonte: Vegan Food & Living