Greenstyle Sostenibilità Moda Cosa significa GOTS Standard e chi attribuisce la certificazione

Cosa significa GOTS Standard e chi attribuisce la certificazione

La certificazione GOTS è uno standard riconosciuto in tutto il mondo, ma cosa significa esattamente? Con questa sigla si indica il "Global Organic Textile Standard", un riconoscimento che riguarda i prodotti derivanti da agricoltura biologica, realizzati nel massimo rispetto per l'ambiente e per i diritti dei lavoratori.

Cosa significa GOTS Standard e chi attribuisce la certificazione

Fonte immagine: iStock

Cosa significa “certificazione GOTS“, e quali prodotti possono esporre questa particolare etichetta? Dando un’occhiata ai tuoi capi di abbigliamento o ad alcuni prodotti tessili presenti nella tua casa, probabilmente avrai notato la presenza di un buffo logo, quello che raffigura una t-shirt verde circondata dalle parole “Global Organic Textile Standard“. Si tratta della certificazione GOTS, ma cosa significa esattamente questo logo?

Nel vastissimo mondo delle certificazioni di sostenibilità ambientale, la GOTS (acronimo che sta per “Global Organic Textile Standard”, vale a dire “Standard globale per i tessili organici“) è considerata forse una delle più importanti, una dichiarazione di qualità e di sostenibilità del settore tessile, una garanzia riconosciuta e accettata praticamente in tutti i mercati del mondo.

La certificazione (senza scopo di lucro) può essere applicata su un gran numero di prodotti di uso comune. Non solo su magliette e pantaloni, ma su qualsiasi prodotto che contenga del tessuto di origine organica e che rispetti dei rigidissimi standard ecologici e sociali. Solo chi soddisferà questi standard, potrà ottenere l’etichetta ambientale GOTS.

La GOTS certification è oggi promossa e accettata da tutti gli attori che fanno parte del settore tessile, oltre che dalle più importanti organizzazioni internazionali che si occupano di agricoltura biologica.

La certificazione garantisce che il prodotto tessile che abbiamo fra le mani è stato realizzato nel pieno rispetto dell’ambiente, dei lavoratori e, ultimo ma non meno importante, in completa sicurezza per noi consumatori.

In questo articolo scopriremo cosa certifica GOTS, i requisiti, i vantaggi e i parametri che un’azienda o un produttore dovrebbe rispettare per poter richiedere la certificazione.

Certificazione GOTS: cos’è e cosa significa

GOTS logo
Fonte: Facebook

Prima di scoprire cosa certifica la sigla “GOTS”, vediamo qual è il significato e lo scopo di questa etichetta.

La Global Organic Textile Standard è una certificazione riconosciuta a livello mondiale, nata con lo scopo di attestare l’origine organica e biologica dei prodotti tessili, utilizzando un marchio che fosse riconosciuto da tutti i Paesi e mercati del mondo.

Sinonimo di sostenibilità

I prodotti GOTS vengono realizzati senza utilizzare pesticidi, fertilizzanti chimici o altre sostanze dannose. Per poter ottenere questa attestazione, l’azienda che ne fa richiesta dovrebbe rispettare una serie di rigorosi standard e criteri ambientali. Tali standard dovranno essere mantenuti per tutto l’arco della filiera produttiva, ovvero dal campo fino al negozio, e anche oltre.

L’obiettivo di questa certificazione è quello di favorire la creazione di un mondo più sostenibile, un pianeta in cui le risorse non vengano sfruttate in maniera incontrollata e sconsiderata, bensì rispettate e utilizzate con attenzione, coscienza e riconoscenza.

GOTS tutela i diritti dei lavoratori

Ma non solo. Ottenere la certificazione GOTS significa anche garantire condizioni di lavoro eque per i propri dipendenti. La certificazione è sinonimo di rispetto per l’ambiente e per gli esseri umani, senza mezze misure.

In poche parole, la GOTS certification garantisce che un prodotto derivi da processi di produzione e di lavorazione rispettosi per l’ambiente, usando fibre provenienti da agricoltura biologica, senza l’utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente pericolose per la salute.

Inoltre, la certificazione garantisce che il prodotto sia frutto di condizioni di lavoro sicure (divieto di lavoro minorile o forzato, e condizioni eque e dignitose sul posto di lavoro). I prodotti certificati GOTS sono sempre realizzati in condizioni sociali corrette, nel pieno rispetto della salute e dei diritti dei lavoratori.

Le origini del Global Organic Textile Standard

Il Global Organic Textile Standard ha mosso i suoi primissimi passi più di 20 anni fa, nel “lontano” 2002 in Germania, durante la Conferenza Intercot che si tenne a Düsseldorf. In quell’occasione, i produttori di cotone biologico e i membri dell’industria tessile, i consumatori e gli enti di certificazione coinvolti espressero la necessità di adottare un marchio per il settore tessile biologico che fosse valido a livello globale.

Si richiedeva la creazione di una certificazione che attestasse l’origine organica e sostenibile dei prodotti, e che venisse riconosciuta e rispettata da tutti (e in tutti) i Paesi del mondo.

Prima di questo spartiacque, il settore dei tessuti biologici mondiale era costellato da una serie di diverse certificazioni e standard che potevano differire non poco da un Paese all’altro. Comprensibilmente, ciò generava una certa confusione tra i consumatori e, più in generale, nell’intero mercato tessile internazionale.

Nel 2006 è nato formalmente il “Global Organic Textile Standard” meglio noto con l’acronimo GOTS, una certificazione tessile ad oggi riconosciuta in tutto il mondo. Ma cosa certifica questa etichetta?

Cosa certifica GOTS?

Come avrai notato, è possibile trovare il logo GOTS su un gran numero di prodotti differenti, in particolar modo su quelli che contengono fibre e tessuti, lana o altri materiali tessili di origine naturale.

In poche parole, qualsiasi prodotto che contenga tessuto o materiale tessile potrebbe riportare il marchio GOTS, qualora dovesse rispettare i requisiti necessari per poter ottenere la certificazione. Per fare qualche esempio, la GOTS Certification può essere applicata su prodotti come:

  • Capi di abbigliamento
  • Prodotti in tessuto
  • Mobili e accessori d’arredamento
  • Prodotti impiegati per la cura del corpo e per l’igiene personale (come ad esempio le salviette struccanti riutilizzabili)
  • Attività manifatturiere nell’industria del cucito (assemblaggio, imballaggio, etichettature, stiratura, imbottiture, …)
  • Giocattoli che presentano dei componenti in tessuto
  • Materassi e cuscini
  • Biancheria da letto (lenzuola, federe, …)
  • Prodotti e sostanze che vengono impiegate nell’industria tessile.

I requisiti per ottenere la certificazione

certificazione tessuti
Fonte: iStock

Abbiamo anticipato che la GOTS è una certificazione di sostenibilità. Ma cosa vuol dire questo? Significa semplicemente che, per poter ottenere questo riconoscimento, è necessario rispettare una serie di standard e requisiti che riguardano non solo il rispetto per l’ambiente e l’utilizzo parsimonioso delle risorse (acqua, energia e suolo in primis), ma anche la salute e il benessere economico-sociale dei lavoratori.

Quelli previsti dalla Global Organic Textile Standard sono degli principi “olistici” molto rigidi, che devono essere rispettati nell’arco di tutta la filiera produttiva, a cominciare dalla scelta delle materie prime alla loro lavorazione, passando per l’intero processo di produzione, il packaging, il trasporto, l’utilizzo e le modalità di smaltimento del prodotto una volta giunto al termine del suo ciclo di vita utile.

Vediamo una lista dei requisiti da rispettare per poter ottenere la certificazione GOTS:

  • I prodotti tessili devono contenere almeno il 70% di fibre organiche e biologiche per ottenere la certificazione;
  • Ogni materiale utilizzato per la realizzazione del prodotto deve essere opportunamente tracciabile lungo tutto il processo produttivo, dal campo fino al negozio;
  • Prodotti chimici a basso impatto: si vieta l’utilizzo di prodotti e di sostanze chimiche che non rispettino determinati requisiti ambientali e tossicologici. Appartengono a questo gruppo i prodotti chimici come coloranti, solventi organici aromatici, PFAs (sostanze perfluoro alchiliche), metalli pesanti, ritardanti di fiamma, perturbatori endocrini e altre sostanze potenzialmente nocive per la salute (perché potenzialmente tossiche, mutagene o cancerogene) o per l’ambiente;
  • I prodotti non devono contenere microplastiche sintetiche aggiunte intenzionalmente al loro interno;
  • Chi richiede la certificazione GOTS dovrà dimostrare di rispettare i requisiti ambientali e sociali durante l’intero arco di elaborazione del prodotto;
  • Adozione di un adeguato sistema di trattamento e depurazione delle acque reflue;
  • Bisogna garantire la tutela della salute dei dipendenti, con la massima protezione della sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori;
  • Gli accessori utilizzati per la realizzazione di un prodotto (bordure, applique, cerniere, imbottiture, spalline, nastri, pizzi e molti altri) devono soddisfare gli standard di sostenibilità ambientale.

Chi attribuisce la certificazione GOTS?

Se un’azienda possiede già tutti i requisiti per richiedere la certificazione Global Organic Textile Standard, a quale ente dovrebbe rivolgersi? Insomma, chi può rilasciare questa importante eco-etichetta?

Per poter richiedere la certificazione, il soggetto dovrà prima ottenere una dichiarazione di sostenibilità ambientale fornita da terze parti, in cui si attesta che l’azienda opera nel pieno rispetto degli standard ambientali e sociali che abbiamo visto poc’anzi.

Dopodiché, bisognerà contattare un rappresentante GOTS o un Organismo di Certificazione approvato dal GOTS, come ad esempio ICEA o EcoCert. Gli esperti incaricati si occuperanno dell’audit e della procedura di certificazione GOTS, prendendo in considerazione ogni aspetto del processo di produzione, inclusi i dati relativi all’utilizzo delle risorse energetiche e idriche da parte dell’azienda, il livello di emissioni di gas serra e CO2, le procedure adottate per ridurre al minimo la produzione di rifiuti e una lunga lista di altri fattori.

Qualora durante le verifiche dovessero emergere eventuali non conformità con gli standard previsti, verrà concesso un determinato lasso di tempo entro il quale l’azienda potrà provvedere a correggerle.

Dopodiché, verrà rilasciata la certificazione GOTS che attesterà che tu o la tua azienda vi state impegnando per produrre tessili rispettosi per l’ambiente.

Dopo aver ottenuto la certificazione, sono inoltre previste ulteriori verifiche e ispezioni annuali, necessarie per assicurarsi che tutti gli standard di conformità vengano costantemente rispettati.

Qual è il costo della certificazione GOTS?

Ma passiamo adesso all’aspetto economico: quanto costa questa certificazione? La risposta dipende molto dal tipo di azienda che intende fare richiesta, dal numero di sedi, dai prodotti da valutare e da una serie di altri fattori.

In generale, si stima che il costo per ottenere una certificazione GOTS vada dai 1200 fino ai 3000 euro. A questa cifra, bisognerà poi aggiungere una tariffa annuale pari a 150€ .

Perché GOTS conviene? I vantaggi della certificazione tessile di sostenibilità

tessuti sostenibili
Fonte: iStock

Sappiamo adesso a cosa serve la certificazione GOTS, cosa significa e chi può richiederla. Ma una domanda che probabilmente ti starai ponendo è: perché richiederla?

La risposta è semplice. Proprio come molte altre etichette di sostenibilità (si pensi ad esempio alla Ecolabel, al Green Seal Standard, alla FSC o alle certificazioni ISO), la GOTS offre un triplo vantaggio.

Un aiuto per i consumatori più attenti

Questi tipi di etichette dicono al consumatore che il prodotto che stanno acquistando ha un basso impatto sull’ambiente, che è di origine biologica, e che è stato realizzato nel massimo rispetto della natura, degli animali e, non ultimi, dei lavoratori.

L’etichetta ci dice anche che il prodotto non contiene sostanze chimiche potenzialmente pericolose per la salute dell’uomo o per l’ambiente.

Grazie a tutte queste informazioni, è possibile andare incontro alle esigenze di un nutrito gruppo di acquirenti sempre più attenti nei confronti di temi come quello della sostenibilità, del rispetto per il lavoratore e della salvaguardia dell’ambiente. Ma non è tutto.

È utile anche per le aziende

Le etichette di sostenibilità possono rappresentare una forma di vademecum in continuo aggiornamento. Possiamo considerarle come una sorta di linea guida per le aziende e per i produttori che desiderano ridurre il proprio impatto sull’ambiente, e andare incontro alle necessità di un numero sempre più vasto di consumatori eco-sensibili.

Grazie alle valutazioni e alle verifiche, è possibile capire su quali aspetti bisogna migliorare e in che modo rendere il proprio lavoro/prodotto davvero più sostenibile, così da poter soddisfare degli standard ormai considerati imprescindibili in ogni settore, da quello della moda a quello dell’energia, fino a quello alimentare e dei trasporti.

Una marcia in più sul mercato globale

Infine, ricordiamo che il GOTS è uno standard unitario a livello mondiale. Ciò vuol dire che i produttori che ottengono questa certificazione possono vendere i propri prodotti biologici anche negli altri Paesi, garantendo uno standard di qualità e di affidabilità universale per i propri tessuti.

In questo modo, sarà possibile raggiungere un più ampio numero di persone, per tessere insieme un mondo (della moda) sempre più sostenibile.

Fonti

Fonte foto

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Cotone sostenibile, di cosa si tratta?
Moda

L’industria del cotone può esercitare un pesante impatto sull’ambiente. Per ridurre tale impatto, possiamo scegliere di acquistare capi in cotone sostenibile, proveniente da agricoltura biologica o da tecniche di riciclo.