Cosa non mangiare in gravidanza: gli alimenti da evitare
L’alimentazione riveste un ruolo primario in gravidanza: l’elenco dei cibi da limitare o evitare completamente per preservare la salute del feto.
Fonte immagine: Pixabay
Per le donne in gravidanza seguire uno stile alimentare vario e completo è doppiamente importante, al fine di tutelare la salute individuale e permettere al feto di crescere sano. La qualità dell’alimentazione, infatti, può realmente influire sulla salute della futura mamma e del nascituro anche nel periodo che precede il concepimento, diventando ancora più determinante durante i mesi di allattamento al seno.
Secondo quanto raccomandato dal Ministero dalla Salute, le donne in gravidanza non devono farsi mancare frutta e verdura, carboidrati e proteine ma anche latte e derivati, cibi ricchi di fibre anche per contrastare la stipsi che rappresenta un disturbo comune durante la gestazione. Anche coloro che seguono una dieta vegetariana, inoltre, devono assumere dosi di proteine adeguate eventualmente ricorrendo agli integratori alimentari consigliati dal medico curante. Anche la lista dei cibi da limitare o perfino non consumare in gravidanza è abbastanza lunga, principalmente per evitare di esporsi al contagio di alcuni agenti patogeni nocivi soprattutto per il feto, come Listeria monocytogenes e Toxoplasma gondii.
Cibi da limitare
In gravidanza alcuni cibi devono essere assunti con le dovute precauzioni, non in quanto ritenuti pericolosi in sé ma perché un consumo eccessivo potrebbe favorire lo sviluppo di patologie specifiche:
- caffè e tè, in quanto le sostanze nervine che contengono possono attraversare la placenta;
- sale, preferendo comunque quello iodato, per limitare il rischio di ipertensione;
- zuccheri semplici, per non alterare la curva glicemica.
Alimenti da evitare
L’alimentazione della futura mamma non dovrebbe comprendere:
- bevande alcoliche: giungono fino al feto rapidamente e possono creare scompensi al suo sistema nervoso, in assenza di specifici enzimi necessari per metabolizzare l’alcol;
- latte crudo non pastorizzato: pericoloso per la presenza di Escherichia coli, pertanto si consiglia il consumo di questo alimento solo dopo una accurata bollitura;
- uova crude o poco cotte: il rischio di Salmonella è elevato, quindi anche in questo caso è fondamentare una accurata cottura;
- carne cruda o poco cotta, salumi freschi poco stagionati: ingerendo questo tipo di alimenti si rischia di entrare in contatto con alcuni agenti patogeni come Toxoplasma gondii, Escherichia coli, Salmonella, Campylobacter. Cuocere bene la carne e i prodotti di salumeria fresca è determinante;
- pesce crudo: anche il pesce deve essere consumato solo se cotto, evitando i crudi che possono veicolare Listeria e Anisakis se l’alimento non è stato congelato a dovere;
- frutti di mare crudi: cozze e ostriche crude devono scomparire dalla tavola delle gestanti;
- salmone e altro pesce affumicato: è preferibile non consumare questo tipo di prodotti che potrebbero contenere Listeria monocytogenes;
- formaggi poco stagionati o con muffe: anche in questo caso, la gestante dovrebbe preferire altre tipologie di formaggi possibilmente magri;
- frutta e verdura cruda non lavata: il lavaggio è determinante per eliminare ogni traccia di Toxoplasma, Salmonella e altri possibili Virus dai cibi vegetali. Pur non sopravvivono alle alte temperature, infatti, non vengono eliminati con il semplice lavaggio in acqua: il consiglio è quello di lavare bene la frutta e anche la verdura in busta già pronta per il consumo, possibilmente mettendola a bagno in acqua e bicarbonato per favorire il sedimento di ogni impurità.