
supermercato-greenstyle-15-03-2025
Negli ultimi giorni, Esselunga ha sorpreso i suoi clienti con una promozione straordinaria: il prezzo dell’olio extravergine Cirio è stato abbattuto a soli 3,99 euro per un litro. Questa offerta, che ha destato grande interesse tra i consumatori, è limitata a 160 mila bottiglie, rispetto all’erronea informazione di 1,6 milioni riportata inizialmente nel volantino. Un’iniziativa che, in un periodo di rincari per altri prodotti alimentari come latte, cacao e caffè, rappresenta un’eccezione degna di nota.
Alberto Grimelli, direttore di Teatro Naturale, uno dei portali più influenti nel settore agroalimentare, ha definito questa offerta come un vero e proprio sottocosto, un fenomeno raro negli ultimi anni. Per i consumatori abituati a pagare anche 10 euro per un litro di olio extravergine, la possibilità di acquistarne uno a meno della metà del prezzo è davvero sorprendente. Inoltre, Grimelli prevede che offerte simili potrebbero continuare a comparire nei prossimi mesi, suggerendo che Esselunga non è l’unica catena a cavalcare l’onda dei prezzi stracciati. Infatti, anche Iper e Interspar stanno proponendo bottiglie di olio a prezzi competitivi, rispettivamente 4,49 euro per l’olio Coricelli e 3,69 euro per una bottiglia da 750 ml di Monini.

Le ragioni dietro l’abbattimento dei prezzi
Ma quali sono le ragioni dietro a questo abbattimento dei prezzi? Per rispondere a questa domanda, è necessario volgere lo sguardo a Madrid, considerata la capitale del mercato internazionale dell’olio. Qui, la borsa dell’olio ha registrato ribassi significativi, grazie a un raccolto abbondante e all’importazione di grandi quantità di olio tunisino. Attualmente, il prezzo medio di un litro di olio extravergine si aggira intorno ai 4 euro. Considerando i costi di imbottigliamento e commercializzazione, è plausibile che gli scaffali possano ospitare olio a 5 euro. Tuttavia, ciò implica che sia i supermercati che i produttori operano con margini di guadagno ridotti.
L’offerta di Esselunga
L’offerta di Esselunga, venduta a 3,99 euro, rappresenta una vera e propria operazione in perdita, comportando un costo aggiuntivo di circa 80 centesimi per bottiglia, per un totale di circa 130 mila euro di perdita che Esselunga condivide con Cirio. Questa strategia è simile a quelle adottate durante le festività, quando le catene di distribuzione vendono panettoni a prezzi stracciati per attrarre clienti.