Coronavirus: al via i test di un antivirale sulle scimmie
Avviato negli USA uno studio sulle scimmie rhesus per verificare l'efficacia di un antivirale contro il coronavirus: il remdesivir appare efficace.
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Cresce la preoccupazione per la diffusione del coronavirus 2019-nCoV, in particolare in Italia, dove dalla scorsa settimana si assiste a una moltiplicazione abbastanza veloce dei casi. Al momento non esiste un vaccino per evitare la sindrome COVID-19, né un trattamento standardizzato: tutti i trattamenti in corso a base di antivirali o altri farmaci sono al momento sperimentali. Per questa ragione, negli Stati Uniti si è deciso di avviare una ricerca sulle scimmie, per verificare l’efficacia di alcuni farmaci già noti nella lotta alla malattia.
La sperimentazione in questione è stata avviata dai ricercatori dell’US National Institute of Health, così come spiegato da News.com, ed è guidata dall’esperto in malattie infettive Emmie de Wit. Lo studio ha verificato l’efficacia di un antivirale già esistente – il remdesivir, già usato nel corso delle recenti epidemie di ebola – nel combattere i coronavirus.
A questo scopo, sono stati scelti 18 macachi rhesus, infettati con il MERS-CoV, il coronavirus responsabile dell’epidemia di MERS nel 2019 e dalle caratteristiche molto simili – seppur più letale – rispetto all’attuale 2019-nCoV. Le scimmie sono state divise in tre gruppi: uno trattato prima dell’infezione, uno trattato dopo l’infezione e uno non sottoposto a nessun trattamento. Dai test è emerso:
- Le scimmie a cui è stato somministrato preventivamente l’antivirale non hanno mostrato alcun sintomo dopo l’infezione;
- Le scimmie che hanno ricevuto l’antivirale a 12 ore dall’infezione hanno mostrato solo sintomi moderati della malattia;
- Le scimmie non trattate hanno evidenziato segni gravi di malessere, con il virus trovato anche a livello polmonare.
Data l’efficacia dimostrata per la MERS, gli esperti ritengono possa essere utile anche per il coronavirus 2019-nCoV, dati gli elementi di similitudine:
I nostri dati dimostrano che il remdesivir è un promettente antivirale per il trattamento della MERS, che dovrebbe essere considerato per l’implementazione in trial clinici. Potrebbe inoltre avere un’utilità per i relativi coronavirus, come ad esempio il coronavirus 2019-nCoV emerso a Wuhan, in Cina.
Notizie incoraggianti sul remdesivir arrivano anche dalla Cina, dove è in corso d’uso su alcuni pazienti, in via sperimentale come “cura compassionevole”.
Fonte: News.com