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Coronavirus, Roma: Fase 2 a rischio traffico e smog

Rischio traffico e smog a Roma durante la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, Greenpeace lancia l'allerta inquinamento atmosferico.

Coronavirus, Roma: Fase 2 a rischio traffico e smog

Fonte immagine: Foto di djedj da Pixabay

Durante la fase di lockdown per l’emergenza Coronavirus anche a Roma è stato registrato un calo per quanto riguarda smog e inquinamento atmosferico. Ridotti sia i livelli di ossido e biossido di azoto, come anche quelli delle polveri sottili. Quest’ultime si sono ridotte in maniera molto più contenuta rispetto agli altri inquinanti, a causa anche di fattori meteorologici e di meccanismi detti “polveri secondarie”.

Un processo spiegato da Marco Lupo, direttore generale di Arpa Lazio, ad Adnkronos. Secondo l’esperto malgrado non si sia verificato un crollo delle concentrazioni, il mancato aumento delle polveri sottili rappresenta un fattore positivo. Sulla stessa linea anche un’altra voce di Arpa Lazio, Alessandro Di Giosa:

Non è vero che l’inquinamento non è diminuito analizzando i dati della regione Lazio e di Roma, si vede una significativa diminuzione di alcuni inquinanti gassosi come il biossido di azoto o l’ossido di azoto, che tra l’altro sono inquinanti per i quali pende sull’Italia e in particolare su Lazio e Roma la procedura infrazione. Questione più complessa per le polveri, per le quali non si è assistito a un calo drastico, ma anche per il PM10 emergono diminuzioni, sicuramente non drastiche come per altri inquinanti, ma anche lì c’è stata una riduzione

Ciò che preoccupa le associazioni in questo momento è però il dopo lockdown. Durante la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus si rischia un quantitativo di auto persino superiore al numero circolante “pre-crisi”. Ha riferito all’agenzia di stampa Federico Spadini, responsabile campagna Trasporti di Greenpeace, il rischio è di alti livelli di inquinamento atmosferico:

In particolare, a Roma, da una parte sembra esserci apertura e volontà a realizzare piste ciclabili permanenti prendendo a prestito parte della carreggiate, dall’altra si continua con politiche che incentivano l’uso della macchina privata, dalla ZTL ai parcheggi bisognerebbe investire in forme di mobilità che permettano il distanziamento sociale e sul potenziamento del trasporto pubblico, altrimenti il rischio è non solo di tornare alla condizione pre-lockdown, ma di tornarci con un numero maggiore di auto.

Fonte: Adnkronos

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