Coronavirus, morto paziente in Arizona a causa dell’automedicazione
Morto un uomo in Arizona per aver tentato l'automedicazione contro il Coronavirus: ha assunto fosfato di clorochina, come consigliato da Trump o Musk.
Fonte immagine: Photo by Macau Photo Agency on Unsplash
Un uomo è morto in Arizona e sua moglie è in gravi condizioni dopo aver tentato l’automedicazione contro il Coronavirus. La coppia ha assunto un farmaco utilizzato per il trattamento della malaria, il fosfato di clorochina. A permettere ai due di accedere a tale medicinale la possibilità di acquistarne il principio attivo in prodotti utilizzati nella pulizia degli acquari.
Alcune ricerche preliminari hanno portato a ipotizzare una possibile efficacia della clorochina nei confronti del SARS-CoV-2, responsabile del Coronavirus, tanto da spingere il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il CEO Tesla Elon Musk a suggerirne l’utilizzo per frenare la pandemia. Si tratta però di studi non ancora conclusivi, e in ogni caso è assolutamente sconsigliato procedere con l’automedicazione nei confronti di una malattia ancora non del tutto conosciuta. A questo proposito si cita un testo pubblicato sul proprio sito Web dalla CDC:
Non ci sono attualmente dati disponibili da studi clinici randomizzati per stilare linee guida riguardanti l’uso, il dosaggio, o la durata della profilassi o del trattamento a base di idroclorochina nei confronti dell’infezione da SARS-CoV-2.
C’è da sottolineare inoltre che nessuno dei due coniugi era risultato positivo ad alcun test per il Coronavirus. Nonostante questo la coppia di sessantenni ha proceduto con l’assunzione della clorochina. Dopo circa 30 minuti dall’ingestione della sostanza i due hanno cominciato a stare male e sono stati costretti a un ricovero d’urgenza presso una struttura ospedaliera della Banner Health (organizzazione privata che gestisce 28 ospedali negli USA). Ha dichiarato il Dott. Daniel Brooks, della Banner Health:
Data l’incertezza intorno al COVID-19, noi capiamo che la gente sti tentando di trovare nuovi modi di prevenire o trattare il virus, ma l’automedicazione non la via giusta per farlo. L’ultima cosa che vogliamo adesso è inondare i nostri reparti di emergenza con pazienti che credono di aver trovato una vaga e rischiosa soluzione che potrebbe potenzialmente compromettere la loro salute.
Stiamo fermamente chiedendo alla comunità medica di non prescrivere questo farmaco ad alcun paziente non ospedalizzato.
Fonte: Cnet