Mascherina
L’emergenza dovuta alla diffusione del nuovo coronavirus 2019-nCoV ha determinato una condizione di estrema scarsità per la fornitura di strumenti igienici, come le mascherine. Riuscire ad acquistare questo indispensabile dispositivo è ormai impresa ardua: le farmacie attendono ormai da giorni la consegna di nuovi stock, mentre online i prezzi lievitano alle stelle. E così molti hanno deciso di realizzarle con il fai da te, proponendo anche comodi tutorial sui social network. Ma le mascherine autoprodotte sono davvero efficaci per contenere la diffusione del virus?
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Sono moltissime le proposte apparse in rete e sui media televisivi per realizzare delle mascherine fatte in casa. Armati di ago, filo e pinzatrice, in tanti hanno realizzato dei prodotti partendo dalla carta da forno, dal riciclo di vecchie lenzuola, impiegando panni antistatici per la pulizia della polvere e molto altro ancora. Non è mancata di certo la creatività per rispondere alla carenza nella distribuzione di questi strumenti, ma sulla possibile sicurezza di tali ritrovati non vi è accordo.
Per quanto qualsiasi tipo di barriera sul volto possa ritornare utile per limitare il contagio – la logica di base è quella di evitare che le goccioline di saliva altrui, le cosiddette “droplet“, entrino in contatto con naso e bocca – sulla reale efficacia di materiali home-made contro il coronavirus non vi è certezza. Le autorità sanitarie hanno infatti spiegato come le uniche mascherine protettive siano quelle dotate di apposite proprietà filtranti, caratteristiche che non possono di certo essere riprodotte in casa riciclando la carta da forno oppure scampoli di stoffa.
Al momento, le uniche soluzioni considerate sicure per scongiurare il contagio da coronavirus sono le seguenti: