Coronavirus: confermata l’origine dagli animali del mercato di Wuhan
Il coronavirus cinese deriva dagli animali del mercato di Wuhan: ben 31 campioni analizzati su 33 sono connessi alla selvaggina ospitata nella struttura.
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Giungono importanti aggiornamenti sul coronavirus 2019-nCoV che, dalla fine di dicembre, si sta diffondendo nella cittadina cinese di Wuhan. Arriva infatti la conferma dei sospetti espressi nelle scorse settimane dagli esperti: il virus ha avuto origine dagli animali custoditi all’interno del mercato ittico della città. È quanto riporta il New York Post, nel sottolineare gli ultimi test condotti dagli scienziati e dalle autorità cinesi sui campioni di virus raccolti negli ultimi giorni.
Così come già ampiamente noto, all’interno del mercato ittico di Wuhan venivano venduti non solo pesci, ma anche una grande varietà di animali selvatici vivi. Dai resoconti delle autorità, fino a poche settimane fa sarebbe stato possibile acquistare cuccioli di lupo, volpi, ratti, pavoni, zibetti, lontre, serpenti e moltissimi altri esemplari. La selvaggina viva sarebbe quindi stata custodita in condizioni igieniche ridotte, nonché in spazi angusti, e questo potrebbe aver favorito la diffusione del virus. Molte specie animali sono normalmente portatrici di diverse tipologie di coronavirus ed è proprio al mercato di Wuhan che potrebbe essersi verificato il salto di specie.
31 dei 33 campioni positivi sono stati raccolti nell’area ovest del mercato, dove risultavano concentrate le gabbie per la selvaggina. Questo risultato suggerisce che la recente apparizione del coronavirus sia altamente correlata con il commercio di animali selvatici.
Pochi giorni fa, nel frattempo, l’analisi del genoma di 2019-nCoV aveva dimostrato la presenza di porzioni probabilmente provenienti dai serpenti.
Al momento, il coronavirus ha contagiato più di 2.700 persone, causando la morte di circa 80 individui. La autorità cinesi hanno disposto una vera e propria quarantena nelle aree colpite dal virus, tanto che Wuhan è diventata una vera e propria città fantasma. Al momento, non esiste un vaccino efficace per prevenire l’infezione.
Fonte: New York Post