Greenstyle Sostenibilità Coppetta mestruale: cos’è, come si usa e perché è una scelta green friendly

Coppetta mestruale: cos’è, come si usa e perché è una scelta green friendly

La coppetta mestruale è un dispositivo riutilizzabile ecologico ed economico, che può sostituire i classici assorbenti nei giorni di ciclo.

Coppetta mestruale: cos’è, come si usa e perché è una scelta green friendly

Fonte immagine: Pixabay

La coppetta mestruale è una delle piccole rivoluzioni in ambito di salute intima femminile degli ultimi anni. In realtà, questo oggetto non è del tutto nuovo, visto che un modello con le stesse funzioni venne brevettato in America nella seconda metà degli anni ’30 del 1900. Da lì in poi la sperimentazione dei materiali ha portato ad evoluzioni importanti.

Se nel 1987 una coppetta mestruale in lattice di gomma, molto più confortevole e pratica delle versioni precedenti, iniziava a convincere il mercato, è stato nel 2001 che si è finalmente approdati alla menstrual cup in silicone medico. Così, la morbidezza e la riduzione del rischio di reazioni allergiche l’hanno finalmente resa una scelta valida e sempre più gettonata.

Cos’è una coppetta mestruale e come funziona

Coppetta mestruale
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La coppetta mestruale è un prodotto per l’igiene intima femminile, che può essere usato al posto di tamponi e assorbenti durante i giorni di ciclo. Ha una forma ad imbuto che le permette di raccogliere il flusso nella sua cavità, aderendo alle pareti vaginali per evitare perdite. È riutilizzabile, facile da lavare e può durare, se conservata in modo corretto, fino a dieci anni.

In poche parole, la coppetta cattura e raccoglie il flusso anziché assorbirlo come fa un tampone, per cui può essere svuotata, lavata e inserita nuovamente fino al termine del mestruo. Se la misura scelta è quella più adeguata alla nostra anatomia e l’inserimento è corretto, il rischio di macchiare indumenti e lenzuola è quasi nullo.

Il dispositivo permette una tranquillità fino a 10-12 ore, dopo di che va svuotato, risciacquato e rimesso. Questo garantisce un notevole risparmio economico, ma anche una minore perdita di tempo rispetto all’uso degli assorbenti tradizionali, che vanno cambiati invece ogni 4-6 ore.

Molte donne temono che sia necessario anche l’uso di un proteggislip per scongiurare macchie da perdite. Ma se ben alloggiata, la coppetta trattiene ogni goccia di flusso.

Coppetta mestruale: come si mette e come si toglie

Una delle domande più frequenti quando si parla di coppetta mestruale è come si usa questo dispositivo. In genere, soprattutto quando si è alle prime armi con questo tipo di strumento, è possibile che l’indosso non sia confortevolissimo, a causa della tensione che può verificarsi nella zona pelvica.

Per facilitare l’ingresso della coppetta, suggeriamo di tenere a portata di mano un lubrificante a base acquosa, a patto che non sia esplicitamente sconsigliato sulla confezione della coppetta. In genere questo tipo di lubrificanti non alterano le superfici in silicone, ma se il dispositivo è in lattice di gomma, potrebbe comunque non essere compatibile.

Come mettere bene la coppetta mestruale

  • Il primo passaggio è lavarsi le mani, visto che dovremo metterle a contatto con le nostre delicate parti intime
  • Se possibile, applichiamo un velo di lubrificante sul bordo della coppetta. In alternativa, usiamo acqua per favorire una più confortevole applicazione
  • Col bordo rivolto verso l’alto, pieghiamo la coppetta a libro per il lungo, in modo che la cavità risulti schiacciata e sia quindi semplice da inserire in vagina
  • Dopo l’inserimento che, se effettuato in modo corretto, dovrebbe far fissare il bordo della coppetta di poco sotto la cervice uterina, usiamo il manico per ruotare il dispositivo
  • La fase di rotazione serve a far riaprire la coppetta, lasciandola aderire alle pareti vaginali
  • A questo punto la coppetta mestruale è inserita e possiamo svolgere le nostre attività quotidiane

Se l’inserimento è corretto, non dovremmo sentire fastidi ed essere libere di muoverci, sederci e fare attività fisica senza percepire disagio o pressione. In caso contrario, è possibile che non si sia aperta e quindi possiamo tentare di ruotarla nuovamente per accertarcene, oppure che vada reinserita completamente.

È importante che l’addome sia rilassato, così come i muscoli pelvici. Quindi è essenziale non spazientirci e stare tranquille quando effettuiamo questa operazione.

Come togliere la coppetta mestruale

Per estrarre la coppetta mestruale, seguiamo i passaggi descritti.

  • Il primo step, ancora una volta, è lavarci le mani accuratamente
  • Mettiamo indice e pollice nella vagina per afferrare lo stelo della coppetta e tiriamolo delicatamente fino a raggiungere la base
  • A questo punto pizzichiamo leggermente la base per ridurre l’aderenza dei bordi alle pareti vaginali
  • Dopo di che tiriamo verso il basso per espellere la coppetta
  • Una volta estratta, svuotiamola dal contenuto e sciacquiamola con acqua corrente, o laviamola con acqua e sapone neutro prima di asciugarla ed inserirla nuovamente

È possibile che l’operazione di estrazione possa risultare difficoltosa, almeno agli inizi e quando non abbiamo maturato ancora una certa esperienza. In più, non è da escludersi che possano esserci perdite mentre tiriamo fuori la coppetta. Per evitare il disagio, sediamoci in maniera comoda sul water e aiutiamo l’espulsione con leggeri movimenti pelvici.

In pratica, mentre sfiliamo la coppetta, ci può tornare comodo muovere la muscolatura pelvica come quando facciamo pipì. In questo modo accompagniamo l’estrazione in modo naturale.

Come lavare e riporre la coppetta

Coppetta mestruale
Fonte: Pixabay

La maggior parte dei detergenti comuni, è importante saperlo, non sono adeguati alla pulizia ed igienizzazione delle coppette mestruali. Il rischio è infatti duplice. Da una parte si può rovinare il materiale di cui sono fatte, dall’altra ci espongono ad irritazioni interne quando poi le usiamo.

Al primo utilizzo, salvo diverse indicazioni della casa madre, possiamo semplicemente immergere la coppetta in una pentola con acqua bollente. La dovremo lasciare in ammollo, avendo cura di non farla attaccare sul fondo, per una decina di minuti, così da sterilizzarla.

La dovremo lasciare asciugare completamente prima di utilizzarla, in modo che non restino tracce di umidità residua. La sterilizzazione in acqua bollente va effettuata anche alla fine del ciclo. Poi, dopo l’asciugatura, la possiamo conservare in un sacchetto di tessuto o custodia traspirante.

Evitiamo di riporre il contenitore in luoghi umidi della casa, tipo il bagno, preferendo invece zone fresche e asciutte, ma anche al riparo da fonti di calore.

In commercio possiamo trovare detergenti appositi e salviette per la pulizia delle coppette mestruali, come anche contenitori che le preservino nel tempo.

Quante ore si può tenere la coppetta mestruale

Le coppette hanno una capienza che può arrivare fino a 30-35ml di flusso, ma ci sono anche taglie più piccole che ne contengono appena 15ml. Ed è per questa ragione che il lasso di tempo tra uno svuotamento ed un inserimento oscilla tra le 6 e le 12 ore. Molto, naturalmente, dipende anche dalla portata del flusso.

In ogni caso, è importante non superare mai le 12 ore consecutive e quindi, per la domanda “Cosa succede se tengo la coppetta mestruale più di 12 ore?”, la risposta è molto semplice. Ci esponiamo, come accade con gli assorbenti interni, al rischio di shock tossico, con conseguenze anche gravi per la nostra salute.

È infatti sempre importante ricordare che la proliferazione batterica può mettere a rischio la nostra salute ginecologica. Le coppette sono realizzate in materiali sicuri e limitano il contatto tra i fluidi corporei ed i tessuti, proprio per la loro conformazione. Ma ciò non significa che si debba sottovalutare la possibilità di problemi.

Come fare la pipì con la coppetta mestruale

Ma veniamo ad una domanda fondamentale, che molte donne si pongono, ossia come fare la pipì con la coppetta mestruale inserita. Innanzi tutto, cerchiamo di stare tranquille, perché la presenza di questo dispositivo non interferisce con lo svuotamento della vescica e l’espletamento dei nostri normali bisogni fisiologici.

Da ricordare, uretra e vescica si trovano vicino alla vagina, ma sono canali ed aree che non si sovrappongono. Il che significa che possiamo urinare liberamente senza timore, ma anche che la presenza della coppetta può rendere lo svuotamento della vescica un pochino più lento del normale. Questo vista la pressione che la prima può esercitare sulla seconda.

Non solo, le coppette mestruali più morbide, potrebbero anche spostarsi leggermente quando andiamo in bagno. Ce ne dovremmo accorgere facilmente a livello di sensazione. In caso, verifichiamo che sia ancora al suo posto ed eventualmente, per stare più tranquille, possiamo toglierla e rimetterla, anticipando lo svuotamento.

Se siamo nei primi giorni di ciclo soprattutto, anche per rendere più semplice l’estrazione del dispositivo, non aspettiamo che la coppetta sia piena. Fare pipì ci può ricordare di svuotarla più spesso e ridurre anche il rischio di eventuali shock tossici.

Chi può usare la coppetta mestruale

Coppa mestruale
Fonte: Pixabay

In pratica tutte le donne, visto che in commercio esistono coppette di più misure e fatte in materiali più o meno morbidi o rigidi. Le marche più note di questi dispositivi li propongono in almeno due taglie, ma alcuni arrivano persino a quattro. In più, alcuni le vendono in coppia, permettendo di usare quella più grande nei primi giorni di ciclo e la più piccola negli ultimi.

Questa strategia consente anche di prendere confidenza in maniera graduale, iniziando ad usare la taglia small per passare successivamente a quella più grande. C’è anche il falso mito che donne che non abbiano mai avuto rapporti sessuali debbano rinunciare alla coppetta mestruale, invece proprio la scelta del modello adatto rende confortevole l’uso alle giovanissime.

Se quindi ci stiamo chiedendo se una ragazza vergine possa usare la coppetta mestruale tranquillamente, la risposta è affermativa. Il dubbio sorge da eventuali danni all’imene, ma una cosa da sapere è che questa membrana, di solito, si compone di pieghe di tessuto che si assottigliano e consumano durante l’adolescenza.

All’arrivo del menarca, si potrebbe già presentare con aree non intatte, il che significa che usare una coppetta piccola e in materiale soft, non dovrebbe creare alcun problema. Ma attenzione, con la prima mestruazione dovrebbero anche iniziare i controlli ginecologici, per avere informazioni utili sulla propria salute intima e anche sulla specifica anatomia.

Ci sono infatti ragazze che hanno il cosiddetto imene imperforato, un tessuto imenale piuttosto spesso che può bloccare meccanicamente l’apertura vaginale. In questo caso non è la coppetta mestruale la questione da gestire, quanto piuttosto affidarsi alle mani del medico per un piccolo intervento chirurgico che possa aprire il passaggio.

Il rischio è infatti che neppure il sangue mestruale riesca ad uscire. È una condizione rara, ma possibile ed in ogni caso, chiedere al proprio ginecologo consigli sull’uso e sulla scelta delle coppette mestruali più adatte è sempre una buona idea, che si soffra di patologie o che si voglia semplicemente avere maggiore consapevolezza su questi dispositivi.

Posso avere rapporti sessuali se indosso la coppetta?

Un’altra domanda che molte donne si pongono è se l’uso della coppetta mestruale sia compatibile o meno con l’attività sessuale. In questo caso, ci spiace dirlo, ma i rapporti vaginali non sono possibili. È proprio una questione di spazi interni, se così si può dire.

Al contrario, in commercio esistono i cosiddetti dischi mestruali, quasi tutti usa e getta, che vanno incastonati nel fornice vaginale. Non hanno lo stelo delle coppette, hanno una forma bombata ma tendenzialmente piatta, quindi consentono di avere rapporti anche durante l’uso, limitando anche eventuali perdite di sangue.

I dischi quindi si posizionano proprio alla base della cervice uterina e occupano pochissimo spazio, mentre le coppette si inseriscono nel canale vaginale. Per questo motivo i primi non creano fastidi durante le effusioni intime, mentre le seconde sono incompatibili.

Di contro un disco mestruale, che assomiglia ad una specie di diaframma, ha bisogno di maggiore pratica per essere messo e tolto. Ma anche di una buona confidenza col proprio corpo.

Come scegliere la coppetta mestruale

La scelta della coppetta mestruale non è scontata come altri tipi di acquisti: la morfologia di ogni donna è unica. Ma questo non significa che l’acquisto debba essere per forza fatto alla cieca. Ci sono infatti dei parametri di riferimento a cui possiamo affidarci prima di sceglierla.

  1. La misura della cervice – l’altezza della cervice è uno dei fattori più importanti da considerare e ci permette di evitare l’acquisto di una coppetta mestruale troppo lunga. La misurazione va fatta immediatamente prima del ciclo o durante, quando la cervice si trova più in basso. In posizione eretta, inseriamo dito indice e medio nella vagina e valutiamo quando toccano. Se riusciamo ad andare in profondità significa che la cervice è alta e ci servirà una coppetta più lunga, se è bassa e riusciamo ad inserire giusto le falangette, ci servirà una coppetta più corta.
  2. Il flusso – la quantità di fluidi che perdiamo durante il ciclo va poi a determinare la misura della coppetta. Un ciclo debole può essere gestito con una coppetta small dalla capienza minima, uno molto abbondante avrà probabilmente bisogno di una taglia large sopra i 35ml di capienza, o sarà necessario svuotare la coppetta più spesso.
  3. Morbidezza o rigidità – se abbiamo una vescica sensibile, è preferibile scegliere una coppetta tendenzialmente morbida, che non faccia troppa pressione. In caso di pavimento pelvico forte ed uno stile di vita attivo, una coppetta mestruale più rigida è una scelta migliore. Così si limita il rischio che il dispositivo si sposti durante l’uso, provocando qualche perdita.

In ultimo, scegliamo marchi riconosciuti come sicuri ed affidabili, garanzia di uso di materiali ben tollerati e di resistenza nel tempo. La coppetta mestruale può essere acquistata in farmacia o parafarmacia, oppure nei negozi online che trattano dispositivi paramedicali. Anche in questo caso, scegliamo siti affidabili, valutati con opinioni positive dalla rete.

Coppette mestruali, una scelta ecologica

Coppetta mestruale
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Il ciclo mestruale è una cosa naturale, ma visti i costi di tamponi interni ed assorbenti, spesso è quasi considerato un lusso. In più, il consumo di questi dispositivi usa e getta, che di riciclabile hanno ben poco, va a cozzare con qualunque scelta ecologica. Gli assorbenti inquinano, ma le coppette mestruali possono invertire la rotta.

Se infatti scegliamo di usare le coppette, andiamo ad acquistare un dispositivo riutilizzabile, che ha una durata nel tempo fino a 10 anni. Il che significa rientrare dalla spesa iniziale molto facilmente. Il costo di una coppetta infatti va dai 20 ai 40 euro, che possono sembrare un costo elevato, ma che viene ripagato nel giro di poco.

Dal lato green, gli assorbenti tradizionali rappresentano il 2,5% dei rifiuti solidi urbani, che si sommano ai famosi 550Kg di CO2 dei pannolini per bambino. Le coppette, essendo utilizzabili più volte e a lungo, vanno a ridurre queste cifre in modo significativo.

In alternativa, si può sempre puntare sugli assorbenti lavabili o su quelli ecologici e compostabili, che hanno comunque dei costi maggiori e non sempre sono affidabilissimi coi cicli abbondanti. Mentre i lavabili hanno tempi di gestione poco in linea con la vita dinamica di ogni donna contemporanea.

La coppetta mestruale, a ben guardare economia di soldi e tempo ed ecologia, vince su tutta la linea.

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