COP26 Glasgow: Greta Thunberg vuole boicottarla
COP26 di Glasgow, Greta Thunberg la boicotta: l'attivista protesta per la disparità vaccinale e la disattenzione sui cambiamenti del clima.
Fonte immagine: Anthony Quintano via Wikimedia
La COP26 di Glasgow non vedrà la partecipazione di Greta Thunberg, determinata a boicottare la conferenza organizzata dalle Nazioni Unite. E questa volta le ragioni non sono unicamente ambientali, ma anche di salute: la giovane attivista svedese si ritiene infatti insoddisfatta dalle disparità vaccinali che stanno caratterizzando questa fase della pandemia da coronavirus.
Il volto dei FridaysForFuture si mostra sempre più in contrasto con le istituzioni a livello internazionale. Poche settimane fa, ad esempio, aveva accusato i leader della Terra di voler deliberatamente ignorare le evidenze scientifiche sui cambiamenti climatici, per i loro interessi di tipo economico.
COP26 di Glasgow, Greta Thunberg non ci sarà
Gli organizzatori della COP26 di Glasgow hanno a lungo sperato nella partecipazione di Greta Thunberg, voce e simbolo delle nuove generazioni e di una rinnovata attenzione verso la tutela dell’ambiente. Ma l’attivista ha declinato duramente l’invito, con un messaggio diramato sui social network.
Alla base del suo rifiuto, la strategia vaccinale e la scarsa attenzione per i cambiamenti climatici:
Naturalmente mi piacerebbe partecipare alla COP26 di Glasgow. Ma purché tutti vi partecipino con gli stessi termini. Al momento, molte nazioni stanno vaccinando persone giovani e sane, a discapito di gruppi a rischio e lavoratori esposti. L’ineguaglianza vaccinale e l’ingiustizia climatica sono già al centro della crisi del clima. Se le persone non possono essere vaccinate, e quindi viaggiare per essere rappresentate equamente in questi eventi, non è democratico e non fa altro che peggiorare il problema.
La COP26 di Glasgow sarà molto importante proprio a livello di tutela ambientale, poiché al centro vi saranno i progressi dei vari Paesi verso gli Accordi di Parigi e la discussione di misure urgenti che dovranno essere intraprese. La pandemia da coronavirus non permette però una partecipazione massiccia dal vivo, così parte degli incontri avverrà online. Un fatto che non ha convinto la stessa Greta, la quale ha voluto sottolineare come la distribuzione di connessioni veloci sia a discapito delle nazioni più povere, e più colpite dai cambiamenti climatici, che non avranno quindi una sufficiente rappresentanza all’evento.
Fonte: Washington Post