Contabilizzatori termosifoni, dietro-front UE: sostituzione entro 2026
Entro la fine del 2026 andranno sostituiti i contabilizzatori per termosifoni che non consentono l'invio a distanza della lettura, lo ha deciso l'UE.
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Ancora variazioni in arrivo per quanto riguarda i contabilizzatori dei termosifoni. A intervenire nuovamente sul tema è l’Unione Europea, che ha stabilito che entro la fine del 2026 tutti i dispositivi installati presso le abitazioni dovranno poter essere letti da remoto, pena la necessità di sostituirli con modelli che permettano tale funzionalità.
La scelta di imporre contabilizzatori per i termosifoni che possano essere letti da remoto presenta diversi vantaggi, liberando il condomino dal dover far entrare in casa eventuali addetti ai controlli o di comunicare periodicamente la lettura corretta. Tuttavia diverse sono state anche le critiche al provvedimento, soprattutto per quanto riguarda la tempistica e le modalità di attuazione.
Una delle critiche principali riguarda il non aver disposto l’obbligo di contabilizzatori in grado di comunicare a distanza quando è stata imposta la contabilizzazione, che per l’Italia è scattata il 30 giugno 2017. L’obiettivo era quello, come sottolineato dalla tedesca QUNDIS, di ridurre i consumi spesso elevati di acqua e riscaldamento degli edifici con impianto centralizzato. A far discutere anche i mancati controlli, con le sanzioni per chi non si fosse messo a norma previste (da 500 a 2500 euro) e mai effettivamente scattate.
A suscitare le critiche delle associazioni di consumatori anche l’obbligo di far modificare, entro il 1 gennaio 2027, i contabilizzatori dei termosifoni alle famiglie che hanno recentemente sostenuto la spesa per l’attuale apparecchio (ancora funzionante). Unica possibile “via di uscita” offerta dall’Unione Europea è quella di dimostrare, come specificato nella Direttiva UE 2018/2002 sull’efficienza energetica (EED), una “evidente impossibilità tecnica o economica” a provvedere alla sostituzione.
Se per la sostituzione dei contabilizzatori non idonei è concesso fino al termine del 2026, per chi deve ancora dotarsi del primo dispositivo è fissata la scadenza al 25 ottobre 2020. Per questi ultimi L’obbligo sarà quello di installare apparecchi in grado di inviare la lettura via remoto.
Fonte: Test - Il Salvagente