Composti organici volatili: cosa sono i COV e perché sono pericolosi
Tutti vorremmo abitare ogni giorno in ambiente sicuri, salutari, salubri. Ma quanto ne sappiamo di potenziali sostanze che possono mettere a rischio la nostra salute e la salute di chi ci circonda? I composti organici volatili dovrebbero essere conosciuti da tutti. Così come andrebbero evitati da ognuno di noi. Sapere cosa sono i COV e […]
Tutti vorremmo abitare ogni giorno in ambiente sicuri, salutari, salubri. Ma quanto ne sappiamo di potenziali sostanze che possono mettere a rischio la nostra salute e la salute di chi ci circonda? I composti organici volatili dovrebbero essere conosciuti da tutti. Così come andrebbero evitati da ognuno di noi. Sapere cosa sono i COV e perché sono pericolosi per le persone è fondamentale, così da scegliere con cura ogni sostanza con cui veniamo a contatto all’interno della nostra casa o dei nostri uffici o degli edifici che viviamo quotidianamente.
Cosa significa composti organici volatili?
I Composti Organici Volatili (COV o VOC) sono delle sostanze chimiche che possono essere presenti nell’aria che respiriamo ogni giorno, anche all’interno delle nostre case o dei nostri uffici. Non possiamo percepirli, ma ci sono sono e possono rappresentare un pericolo per la salute umana.
I componenti organici volatili sono sostanze chimiche formate da molecole volatili diverse, che evaporano nell’aria a temperatura ambiente. Possono essere di origine naturale, di origine antropica, quindi provocati dall’attività umana, o anche mista. I VOC possono essere distinti a loro volta in:
- composti organici molto volatili (VVOC)
- composti organici semi-volatili (SVOC
La somma di tutti i VOC restituisce il valore TVOC (composti organici volatili totali).
Cosa si intende per VOC?
VOC è semplicemente l’acronimo inglese che indica i composti organici volatili, il cui acronimo italiano, invece, è COV. VOC sta, infatti, per volatile organic compounds e indica i composti chimici di varia natura, formati da molecole di diversa origine, che sono caratterizzate dalla volatilità, la capacità di evaporare facilmente nell’aria a temperatura ambiente.
Quali sono i solventi volatili?
I solventi volatili possono essere idrocarburi, alcoli, aldeidi e acidi organici. Possiamo trovare queste sostanze in solventi, combustibili liquidi, sostanze sintetiche. Ma possono anche formarsi in seguito a processi naturali biologici. In ogni momento nell’aria che respiriamo tra le mura domestiche o in luoghi chiusi, possiamo trovare centinaia di singoli composti.
Il rilascio dei composti organici volatili può avvenire per diversi mesi dopo l’installazione o la sistemazione delle fonti che li producono. Solamente per la formaldeide, invece, il rilascio di COV è continuo anche per molti anni.
Dove si trovano i COV?
I COV sono presenti in molti prodotti che usiamo tutti i giorni in casa e anche nei materiali da costruzione usati per edificare ambienti di ogni natura. I COV possono essere presenti nei prodotti cosmetici che usiamo ogni giorno, nei detergenti usati per pulire casa, nelle miscele industriali usate per gli arredi come colle, adesivi, solventi, nelle pitture che usiamo per dipingere le parenti nei materiali da costruzione, nei rivestimenti, nella moquette.
Come capire se una sostanza è pericolosa?
Come abbiamo già sottolineato in precedenza, queste sostanze possono essere dappertutto e sono la causa della cosiddetta Sindrome da Edificio Malato. I COV sono pericolosi per la nostra salute e la loro nocività dipende dalla quantità della loro concentrazione negli ambiente e dalla durata dell’esposizione a tali sostanze.
Negli ambienti indoor, le sorgenti inquinanti possono essere tutte le attività condotte dalle persone che vivono quegli ambienti, ma anche le condizioni igieniche degli stessi, gli arredi scelti, gli impianti di ventilazione montati, gli elettrodomestici, la gestione e la manutenzione.
Alte concentrazioni di COV negli ambienti interni possono causare danni al sistema nervoso centrale, provocando disfunzioni cognitive e problemi neurologici. E ci sono anche sostanze riconosciute come cancerogene per gli esseri umani (come il benzene) o per gli animali (come il tetracloruro di carbonio, il cloroformio, il tricloroetilene e il tetracloroetilene).
Come eliminare i composti organici volatili?
L’inquinamento indoor da COV non deve mai essere sottovalutato. Non dobbiamo solo difenderci dall’inquinamento domestico, ma dobbiamo prestare la massima attenzione anche alla salubrità degli spazi interni alle nostre case.
Esiste in Italia una normativa che ne regola l’utilizzo. Bisogna, infatti, far riferimento al Decreto Legislativo 152/2006 che stabilisce limite di emissione in determinate attività, obbligo di monitoraggio e controllo delle emissioni, valutazione della conformità in seguito a lavori, piano di gestione dei solventi. Altre regole sono stabilite, invece, dal Decreto Legislativo 161/2006, che recepisce a sua volta la Direttiva 2004/42/CE. Questo testo si focalizza, invece, su vernici, pitture e prodotti per la carrozzeria.
Per limitare l’esposizione ai COV e ridurre la loro presenza, bisogna innanzitutto progettare meglio gli spazi dove viviamo e adottare stili di vita salutari. In fase di costruzione, ristrutturazione, progettazione degli ambienti abitativi dobbiamo chiedere e verificare che siano usati materiali certificati VOC free, per rispettare la salute delle persone e del pianeta. Soluzioni meno inquinanti già esistono.
Inoltre, bisogna prevedere in tutti gli spazi chiusi un’adeguata ventilazione, evitare di fumare all’interno di casa e uffici, eseguire una corretta manutenzione di tutti i dispositivi di riscaldamento o di ventilazione meccanica e fare controlli e pulizie periodici.
Fonti: