Greenstyle Casa & Giardino Come sturare il lavandino: 5 metodi per farlo in modo naturale

Come sturare il lavandino: 5 metodi per farlo in modo naturale

Il lavandino intasato è un problema frequente, ma ci sono metodi naturali che permettono di sturarlo senza sforzo. Ecco qualche consiglio per sbloccarlo.

Come sturare il lavandino: 5 metodi per farlo in modo naturale

Fonte immagine: Pexels

Prima o poi, capita a tutti di dover sturare il lavandino intasato. Tra capelli, residui di sapone e detergenti, polvere e piccoli oggetti caduti inavvertitamente nello scarico, sono moltissimi i motivi che possono impedire il deflusso dell’acqua. Ma spesso i metodi per sbloccare le tubature sono aggressivi, a volte a base di sostanze chimiche pericolose se a contatto con la cute oppure inalate.

Allora, come sturare il lavandino in modo naturale, procedendo così in piena sicurezza? Quello dei lavandini e degli scarichi intasati è un’eventualità decisamente frequente, un problema con cui tutti devono fare i conti. Eppure non sempre si dispone dell’esperienza e della sufficiente manualità per gestire questa problematica in autonomia e, di conseguenza, si rischia di danneggiare sanitari e tubature. Per questo motivo, in caso di dubbi è sempre meglio affidarsi all’esperienza di un buon idraulico.

Perché il lavandino si ottura: cause

Lavandino

Come già accennato, quello del lavandino otturato è un problema frequente. Non si tratta tanto di una questione di cattiva gestione degli scarichi, quanto di una conseguenza più che fisiologica all’uso quotidiano di questi irrinunciabili sanitari.

Per forza di cose, le tubature si riempiono dei più svariati detriti che, nel tempo, si accumulano fino a formare un vero e proprio tappo all’interno dello scarico. Ma quali sono le cause più frequenti di questo fenomeno? Molto dipende dall’impiego tipico del lavandino.

Per il bagno, ad esempio, la maggior parte dei detriti nello scarico sono dovuti a:

  • Capelli;
  • Barba;
  • Residui di pelle e unghie;
  • Accumuli di sapone;
  • Shampoo, creme e altri detergenti;
  • Dentifricio;
  • Oggetti estranei.

Situazione simile per la cucina, dove l’intoppo più frequente è dovuto a:

  • Residui di cibo;
  • Polvere di caffè;
  • Terra e polvere dovuta al lavaggio degli alimenti;
  • Residui di detersivi e detergenti;
  • Saponi;
  • Frammenti di spugnette e panni per la pulizia;
  • Oggetti estranei.

Il ruolo del sifone

La maggior parte dei lavandini a uso domestico è oggi dotato di un apposito sifone. Si tratta di un elemento idraulico, solitamente posto al di sotto del lavandino, che ha la funzione di raccogliere elementi estranei ed evitare che raggiungano le aree più profonde delle tubature, quelle che sono normalmente murate.

Eppure, perché nonostante la presenza del sifone, gli scarichi si intasano? Di norma, il sifone ha la funzione di evitare la risalita di cattivi odori, data la sua particolare forma curvata. E, ancora, di raccogliere oggetti che possono cadervi involontariamente all’interno, come pinzette, anelli e gioielli. Ovviamente, se il blocco avviene per l’accumulo di detriti – come potrebbe essere il mix di saponi e capelli – lo scarico si otturerà comunque. Lo stesso se questo muro di detriti si solidifica dopo lo stesso sifone.

Come prevenire l’otturazione del lavandino

Pulire i lavandini

Prima di passare alle tecniche e ai rimedi naturali utili per evitare il blocco di un lavandino, è interessante passare al vaglio alcune azioni di buon senso che possono ridurre le possibilità che questo avvenga. Si tratta di piccoli comportamenti quotidiani a cui spesso non si fa caso ma che, tuttavia, sono essenziali per garantire scarichi sempre efficienti e sani.

  • Usare i tappi: quando ci si lava, si spazzolano i capelli o si regola la barba, è utile usare il tappo dello scarico, affinché si possano raccogliere eventuali oggetti estranei prima che cadano nelle tubature;
  • Raccogliere capelli e barba: quella di far scorrere lungo lo scarico capelli e barba accumulati nel lavandino è una pessima abitudine, nonché la prima causa di intasamento. Meglio raccoglierli, magari con l’aiuto di carta da casa inumidita o panni antistatici, ma anche usare teloni protettivi. Esistono in commercio diversi teli che, applicati sul lavandino prima di regolare barba e capelli, raccolgono ogni sgradito residuo;
  • Scegliere saponi liquidi: quando possibile, si prediligano saponi liquidi, perché scorrono più rapidamente nelle tubature. Quando si usa un sapone solido, meglio usare il tappo e scaricare l’acqua solo al termine dell’operazione: le scaglie che possono cadere nei tubi impiegano infatti molto tempo a sciogliersi;
  • Prevenire cadute accidentali: prima di lavarsi o di gestire necessità quotidiane relative alla pulizia della casa, è bene rimuovere anelli, gioielli o qualsiasi altro oggetto indossato di piccole dimensioni;
  • Evitare i rifiuti: a meno che il lavandino non preveda montato un tritarifiuti, eventualità assai rara al di fuori degli Stati Uniti, dove questo apparecchio è molto diffuso, si eviti di usare il lavandino per gettare rifiuti domestici. Fondi del caffè, polvere raccolta dal pavimento, residui di verdure, oli di cottura e di condimento e molto altro ancora.

Metodi meccanici per sturare il lavandino

Fatte queste premesse, in molti si chiederanno come sturare il lavandino otturato. Innanzitutto, esistono alcuni rimedi meccanici che, esercitando una certa pressione sulle conduttore, possono favorire il distacco dei detriti.

Sturatubi

Lo sturatubi è un comodo ed efficace attrezzo per liberare i lavandini intasati, soprattutto quando il blocco è dovuto alla caduta accidentale di oggetti. Si tratta di un piccolo tubo flessibile, una sorta di serpentina, che presenta su un’estremità dei ganci a morsa e sull’altra delle apposite maniglie.

Inserendo lo sturatubi nello scarico, e calandolo lentamente lungo il tubo, si percepirà il blocco. Agendo sulla maniglia, il gancio a morsa si allargherà: rilasciando la maniglia stessa, si potrà intrappolare l’oggetto estraneo ed estrarlo dal lavandino. I modelli più costosi e moderni sono dotati anche di una sottile fibra ottica, che permette di illuminare il tubo e raccoglierne l’immagine, da mostrare su un piccolo schermo o addirittura sullo smartphone.

Sturatori a gomma e pompa

Sturalavandini

In alternativa, è possibile utilizzare i classici sturatori a gomma oppure a pompa. I primi prevedono una sorta di coppa in gomma o silicone che, posizionata sullo scarico, esercita una pressione negativa sulla tubatura, facendo leva con le braccia. Ciò potrebbe portare al distacco dei residui che bloccano le tubature.

Gli sturatori a pompa sono l’evoluzione dei comuni sturalavandini e, come suggerisce il nome, incorporano una pompetta per spingere aria all’interno dei tubi, favorendo così il distacco dei detriti dalla pareti delle stesse condutture.

Rimedi naturali per sturare il lavandino

Oltre all’azione meccanica, si possono utilizzare alcuni rimedi naturali per tentare di sciogliere l’accumulo di detriti, anche se la loro azione è spesso dolce e quindi più efficace per blocchi blandi.

Bicarbonato e aceto

Bicarbonato in barattolo

Come molti sanno, il bicarbonato e l’aceto reagiscono quando uniti, creando un effetto effervescente e la produzione di una vistosa schiuma. È proprio per questa ragione che questi rimedi vengono usati di frequente per le pulizie domestiche, poiché facilitano il distacco dello sporco.

Per un lavandino intasato, è possibile versare qualche cucchiaio di polvere di bicarbonato all’interno dello scarico e, immediatamente dopo, versare lentamente dell’aceto di vino bianco portato ad alte temperature.

Bisogna procedere con attenzione poiché l’effetto effervescente e la schiuma generata tendono a creare degli zampilli verso l’esterno dello scarico. Di conseguenza, se la soluzione è troppo calda, si rischia di scottarsi inavvertitamente.

Sale grosso e bicarbonato

Sale grosso

Se la soluzione a base di aceto non dovesse essere gradita, per via dell’odore acidulo che ne scaturisce, si può ottenere un effetto analogo abbinando bicarbonato e sale grosso. Si può versare direttamente nello scarico un composto di un paio di cucchiai di bicarbonato e uno di sale grosso, dopodiché versare dell’acqua molto calda nel tubo.

In alternativa, è possibile unire i due elementi preventivamente in una ciotola, fino a ottenere un composto morbido ma scorrevole, da versare all’interno dello scarico.

Acido citrico

Acido citrico

Anche l’acido citrico è un perfetto alleato delle faccende domestiche, tanto che viene usato anche come efficace detergente per lavatrice al posto delle polveri e dei solventi di origine chimica. L’azione è simile a quella del bicarbonato e dell’aceto: a contatto con l’acqua, ha un effetto leggermente effervescente che può aiutare a disincrostare le pareti dei tubi.

Basta scioglierne due o tre cucchiai in acqua calda e versare lentamente nel lavandino, prestando sempre attenzione. I primi risultati potrebbero arrivare dopo un paio di tentativi.

Serve davvero la soda caustica?

Per sturare lavandini bloccati, in molti ricorrono alla soda caustica. Si tratta di un composto estremamente efficace per questo scopo, ma al contempo molto pericoloso e abrasivo. A contatto con la pelle, può determinare ferite e ustioni anche molto gravi, tanto da richiedere assistenza medica.

Dati questi rischi, sarebbe sempre meglio far maneggiare la soda caustica a personale esperto, evitando il fai da te, soprattutto se non si avesse sufficiente esperienza. In ogni caso, è necessario usare quanti spessi protettivi e occhiali o visiere a protezione del viso.

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