Come scegliere frutta e verdura per evitare gli sprechi
Consigli per la conservazione di frutta e verdura per evitare gli sprechi: dal taglio al congelamento, fino alla scelta di pietanze note per durare a lungo.
Quante volte capita di comprare frutta e verdura, per vederla poi appassire dimenticata su un piatto in cucina oppure nel frigorifero? Regolarsi con le porzioni non è mai semplice, soprattutto in una grande famiglia: vi sono settimane in cui la verdura non sembra bastare mai, altri dove le pietanze giacciono ignorate su qualche ripiano. Come scegliere questi alimenti, allora, senza imbattersi negli sprechi?
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La prima regola da ricordare è quella di optare unicamente per quei vegetali che davvero servono, spingendo al ribasso la quantità durante l’acquisto. È molto più intelligente, infatti, recarsi dal fruttivendolo o al supermercato più volte a settimana qualora non vi siano pietanze a sufficienza, piuttosto che gettarle nell’immondizia perché non mangiate. In caso di eccesso di provviste, un’ottima idea è quella di ricorrere al congelamento: piselli, mais, ceci, fragole, frutti di bosco e ciliegie possono essere tenute a lungo in freezer, mentre si eviti questa modalità per le insalate – ad esempio la lattuga – e per tutte quelle verdure a foglia sottile. Poi, si può di certo approfittare di alcune tipologie di frutta e verdura più durature delle altre, per evitare che le “settimane morte” pesino inutilmente sui rifiuti. Eccone alcuni esemplari.
- Mele: si tratta di un frutto molto duraturo, può rimanere intatto anche per sei settimane continue. Il segreto della conservazione è di controllarle spesso: una mela marcia, infatti, farà appassire anche le altre. Non servono requisiti speciali per conservare il frutto: basta una cesta o un sacchetto in un luogo fresco, l’importante è tenerle lontane da altre pietanze. L’etilene che producono, infatti, spinge alla maturazione di tutta la frutta adiacente, riducendone la durata;
- Barbabietole: possono durare anche un paio di mesi, se perfettamente conservate. Per farlo, le si inserisca in un sacchetto traspirante o bucherellato, dopodiché vanno poste in frigorifero nell’apposito cassetto per la verdura. Quest’ultimo passaggio è fondamentale: di solito sul fondo dell’elettrodomestico, presenta temperature lievemente inferiori rispetto agli altri ripiani;
- Cavolo: può durare diverse settimane se conservato in frigo avvolto in un sacchetto di plastica. Un’utile idea è quella di abbinare qualche foglia di cavolo alla lattuga – un’insalata dall’appassimento rapidissimo – perché pare ne allunghi il ciclo di vita;
- Carote: il segreto per aumentare la vita delle carote è quello di mantenerle il più possibile asciutte. Producono naturalmente una sostanza umidificante che, tuttavia, ne accelera la maturazione e la morte. Di tanto in tanto, le si estragga dal frigorifero e le si tamponi con un panno morbido o della carta assorbente. Inoltre, la carota va conservata intera, senza che venga tagliata o pelata;
- Sedano: duraturo se intero, incline a marcire quando tagliato. Il segreto per aumentare la durata di un sedano tritato è raccogliere le parti in un sacchetto di plastica – e non in una scatoletta, come si potrebbe pensare – e chiuderlo nell’ultimo cassetto del frigorifero. Dovrebbe sopravvivere fino a 10 giorni dal taglio;
- Aglio: può durare parecchi mesi, purché il bulbo venga custodito in ambienti bui e a una temperatura di 10 gradi. Con la luce e climi più miti, infatti, inizierebbe a germogliare rendendo la parte commestibile del tutto inutile. Quando tagliato, invece, serve la conservazione in frigorifero in un sacchettino traspirante;
- Cipolle: similmente all’aglio, possono durare diversi mesi prima di essere sbucciate e tagliate. Per la conservazione si consigliano ambienti bui e freschi, non più di 15 gradi, e la raccolta in ciuffi appesi oppure in ceste di vimini. Una volta tagliate, più le parti saranno sottili maggiore è la velocità di invecchiamento, quindi serve riporle in frigorifero;
- Patate: le patate sono durature fino al taglio, ma serve però qualche accorgimento. Vanno riposte in cassette di legno dove circoli sufficiente aria, a una temperatura di 10 gradi per evitare che germoglino. Prima di cucinarle, bisogna controllare non vi siano macchie verdi dopo la pelatura: in questo caso, potrebbero essere tossiche per l’organismo;
- Rafano, rutabaga, rapa e altre radici: generalmente durature, le radici si conservano seguendo le stesse regole delle carote. Si eviti l’umidità, le si tamponi frequentemente e si scelga l’ultimo scompartimento del frigorifero.