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Come riconoscere lo stramonio e cosa provoca

Lo stramonio, o Datura stramonium, è una pianta velenosa che cresce in molte aree del mondo, incluso il nostro Paese. Si tratta di una delle piante più tossiche presenti sul territorio, in grado di provocare effetti allucinogeni e persino il coma e la morte. Puoi riconoscere lo stramonio dalle sue peculiari caratteristiche, come le foglie grandi e dentellate e i fiori bianchi a forma di imbuto.

Come riconoscere lo stramonio e cosa provoca

Fonte immagine: iStock

Lo stramonio comune è una delle piante più velenose e tossiche che si possano trovare nel nostro Paese, ma sai come riconoscere quest’erba? E quali rischi corre chi la assume? Questa pianta, nota con il nome scientifico di “Datura stramonium”, è un’erbacea che fa parte della famiglia delle Solanacee, e appartiene al genere Datura.

La pianta è anche nota con gli eloquenti appellativi di “erba del diavolo” e “erba delle streghe”, ed è considerata una delle varietà vegetali più velenose presenti nel nostro paese.

La tossicità dello stramonio è dovuta essenzialmente all’altissima concentrazione di alcaloidi tossici, in particolar modo di “scopolamina”, una sostanza dagli effetti allucinogeni che viene impiegata in ambito farmacologico in minime concentrazioni.

Se assunta in quantità elevate, infatti, questa sostanza potrebbe avere effetti tossici e allucinogeni molto gravi.

Come riconoscere lo stramonio?

datura stramonium pianta
Fonte: Pixabay

Dati i suoi effetti allucinogeni, è sempre bene saper riconoscere lo stramonio, per poterlo evitare e maneggiare con le dovute cautele.

Ma come si presenta questa pianta?

Lo stramonio è un’erbacea annuale dall’aspetto indubbiamente accattivante: se coltivata in un ambiente adatto, la pianta può superare facilmente il metro e mezzo in altezza. Ma vediamone da vicino le principali caratteristiche.

Fusto e foglie

Il fusto si presenta liscio e di colore verde tendente al viola; da esso si sviluppano diversi rami. Le foglie sono di grandi dimensioni, con margine frastagliato.

Fiori

Sono i fiori la vera bellezza di questa pianta: grandi circa 10 cm, a forma di imbuto con petali pieghettati verso l’interno, i fiori dello stramonio sono di colore bianco o tendente al porpora. Sbocciano tra luglio e ottobre, e durante il giorno rimangono chiusi, per poi aprirsi la sera, quando con il loro intenso profumo attirano le farfalle notturne.

Frutto e semi

Il frutto dello stramonio è una capsula globosa simile a una noce ricoperta di spine. Al suo interno sono custoditi dei semi neri, che vengono espulsi dalla capsula nei mesi di Ottobre e Novembre.

È proprio nei semi dello stramonio che risiede la maggior concentrazione di veleno, sebbene – è importante ricordarlo – tutta la pianta può causare effetti avversi e letali ed è considerata velenosa per gli animali e per gli umani.

Dove si trova lo stramonio in Italia?

Perlopiù originaria delle regioni sub-tropicali a clima temperato del pianeta, oggi la pianta si è diffusa in tutta l’America, in Europa e in Asia.

In Italia lo stramonio cresce in tutte le Regioni, sia in pianura che in montagna, ed è considerato una pianta infestante nei campi coltivati.

Cosa provoca lo stramonio?

semi di stramonio
Fonte: Pixabay

Dopo aver capito come riconoscere lo stramonio, sarà utile sapere quali effetti può comportare per la salute. Abbiamo visto che questa pianta contiene sostanze allucinogene, in particolar modo scopolamina e atropina.

La sua assunzione potrebbe causare effetti gravi, come:

  • Paralisi della muscolatura respiratoria
  • Deliri
  • Convulsioni
  • Tachicardia
  • Danni alla vista
  • Coma
  • Morte.

A rendere ancor più pericoloso lo stramonio è il fatto che la concentrazione attiva di alcaloidi allucinogeni è quasi pari a quella tossica. Se ritieni di aver assunto accidentalmente una qualsiasi parte di questa pianta, contatta immediatamente il medico.

Datura stramonium: curiosità sulla pianta

In passato lo stramonio veniva impiegato a scopo terapeutico e curativo dalle culture indigene. Le tribù originarie nell’America del Nord utilizzavano le diverse parti della pianta durante i rituali magici, mentre nel corso della storia i suoi effetti sedativi, narcotici e allucinogeni vennero sfruttati in vari modi.

Nell’antichità, lo stramonio veniva impiegato per compiere suicidi e omicidi. E’ proprio lo stramonio il veleno bevuto da Romeo e Giulietta, nella splendida opera letteraria di Shakespeare.

Oltre che per i suoi effetti allucinogeni, lo stramonio è noto anche per le sue proprietà terapeutiche. In passato, infatti, delle particolari sigarette a base di stramonio e altre erbe medicinali venivano prescritte ai pazienti con asma bronchiale per combatterne i sintomi. La pianta veniva inoltre impiegata per curare depressione, insonnia e paura del buio.

Ben presto, però, vennero a galla i tanti effetti collaterali di questo rimedio, e se ne ridusse drasticamente l’utilizzo. Oggi lo stramonio è scarsamente utilizzato nella medicina naturale, in quanto esistono alternative ben più sicure e altrettanto efficaci.

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