Come rendere acido il terreno
Un terreno acido è necessario per lo sviluppo di molte piante, ma non sempre lo si può avere a disposizione. Fortunatamente, esistono numerosi rimedi naturali che permettono di aumentare l'acidità del terreno e, quindi, di abbassarne il PH: dai classici fondi di caffè, fino allo zolfo, le alternative non mancano di certo. Ovviamente, prestando sempre attenzione a quantitativi e dosi.
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Come rendere acido il terreno, per facilitare la crescita di alcune piante? Si tratti di varietà ornamentali oppure di ortaggi, tutti i vegetali hanno bisogno di specifiche tipologie di terreno: alcune prediligono un suolo più alcalino e altre, appunto, uno più acido. Ma come modificare il PH del terreno, affinché sia adatto ai propri desideri di coltivazione?
Vi sono molte soluzioni, tra cui anche diversi rimedi naturali, per rendere più acido il terreno: naturalmente, ci vorrà una certa costanza per ottenere i primi risultati. Anche il clima tipico del proprio luogo di residenza, così come la composizione del terreno, può influire: è utile, di conseguenza, chiedere preventivamente un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia.
Come rendere acido il terreno
Sono molte le cosiddette piante acidofile, ovvero quelle che si adattano meglio alla crescita su terreni con PH inferiore a 6.5. Normalmente, queste piante si adattano meglio ai terreni montani o collinari, dove appunto il suolo è naturalmente più acido, mentre tendono a soffrire in pianura, dove la componente alcalina è più elevata.
Innanzitutto, è utile conoscere la classificazione del PH del terreno. In linea generale, un PH attorno a 7 è considerato neutro: i valori inferiori a questa soglia rappresentano suoli acidi, mentre quelli superiori basici. Di conseguenza, un terreno con PH 4 sarà fortemente acido, mentre uno con PH 9 decisamente basico.
Dopodiché, è utile conoscere qualche pianta acidofila, per orientarsi prima della coltivazione. Moltissime piante da fiore – dall’hibiscus ai gigli, dalle calle all’ortensia – hanno bisogno di un terreno acido per poter crescere rigogliose. Ma anche piante da frutto come gli agrumi, alcuni frutti di bosco, le principali piante rampicanti quali la classica edera e molte altre ancora.
Ma come rendere il terreno più acido? Sul mercato sono disponibili delle soluzioni specifiche, come ad esempio le soluzioni già pronte a base di solfato di ferro. Tuttavia, è possibile anche ricorrere a rimedi naturali: l’efficacia è spesso elevata, anche se generalmente serve più tempo e dedizione rispetto a prodotti pensati specificatamente a questo scopo.
Terreno acido: i fondi di caffè
Non tutti forse lo sanno, ma i fondi di caffè possono rappresentare dei validi alleati per rendere il terreno più acido. È sufficiente trasformarli in polvere, se troppo compatti, e distribuirli sulla superficie del terreno, procedendo all’incirca una volta al mese. Il caffè può abbassare il PH del terreno, rendendolo così più acido.
Non è però tutto, perché i fondi di caffè sono anche particolarmente utili per la fertilizzazione del suolo, apportando proprietà nutritive utili alla crescita delle piante: degli alleati insostituibili, di conseguenza, da conservare in cucina e poi riutilizzare in giardino.
Acidificare il terreno con l’aceto
Uno dei rimedi naturali più antichi – un vero e proprio ritrovato della nonna, passato di generazione in generazione grazie alla cultura popolare – è rappresentato dall’aceto di vino bianco. Pare sia sufficiente diluirne un bicchiere in un litro d’acqua, da versare poi direttamente sul terriccio da trattare.
L’aceto è spesso considerato un alleato dell’orto, poiché può essere utile come deterrente verso alcune tipologie di insetti, così come per molti parassiti che spesso attaccano le piante. Prima di utilizzarlo, però, è utile verificare la resistenza della pianta stessa, poiché per alcune varietà questa soluzione può risultare aggressiva.
Abete, quercia e zolfo per un terreno più acido
Tra i vari rimedi naturali per rendere più acido il terreno, e ottenere così una buona crescita delle proprie piante acidofile, vi sono anche l’abete, la quercia e lo zolfo.
Per abete e quercia, si ricorre di solito alla corteccia e agli aghi d’abete triturati, per coprire il terreno con la pacciamatura. Nel tempo, con l’azione del sole e degli altri agenti atmosferici, le componenti acide si trasferiranno nel sottostante suolo, diminuendone il PH.
Per lo zolfo, invece, si tende a preferire soluzioni già pronte e disponibili anche sulla grande distribuzione, così da non imbattersi in problemi relativi al dosaggio. In linea generale, e verificando sempre le informazioni fornite dal produttore, si ricorre a circa un chilogrammo di zolfo per una decina di metri quadrati di terreno.
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