Come e quando piantare le cime di rapa?
Le cime di rapa sono una brassicacea coltivata per le sue foglie e le sue infiorescenze per fini culinari. Si possono acquistare in ogni regione, al giorno d'oggi, ma solo dagli ortofrutta più forniti. Se vogliamo cimentarci nella coltivazione, le possiamo anche curare in orto domestico, a patto di rispettare alcune necessità della pianta che teme il freddo e anche i ristagni idrici.
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Ci sono regioni italiane dove le cime di rapa non sono un ingrediente come gli altri, ma invece vere protagoniste dei piatti tipici locali. Se le orecchiette pugliesi si prestano ad un sugo di cimette per un primo rustico e ottimo, i friarielli alla napoletana non sono un contorno da meno. Il tutto senza dimenticare i broccoletti romani gratinati o stufati.
Ma in qualunque modo le si voglia chiamare, le cime di rapa sono una verdura che sfizia il palato e ispira le migliori ricette della tradizione culinaria italiana. Il problema è che fuori dalle regioni dove questa pianta è famosa e consumata, non è semplice reperirla.
In alcuni negozi più forniti la si può anche trovare, ma solo di importazione: viste le necessità della pianta, non tutti i climi sono adatti per la sua crescita. Ma se anche non abitiamo in Puglia, Lazio e Campania, dove le cime di rapa sono regine della tavola, ci possiamo lo stesso cimentare nella coltivazione domestica.
Di certo, vista la natura mediterranea di questa brassicacea, non pensiamo che resista al freddo, ma se abbiamo un orto in casa possiamo tentare, anche solo per vedere cosa accade. Se l’esperimento non funziona, al primo weekend utile ci programmeremo un viaggio enogastronomico nelle regioni citate dove le cime di rapa non mancano.
Cime di rapa: quando piantarle
Le cime di rapa si seminano in genere a luglio e agosto, per iniziare a raccogliere con l’arrivo della stagione autunnale, ma ci sono anche varietà precoci. Di solito però il ciclo naturale di crescita delle cime più comuni è di un paio di mesi. Al contrario, le precoci, che sono di norma seminate nel periodo invernale, ci mettono poco più di un mese.
Da ricordare, le cime di rapa non amano i climi freddi e non andrebbero seminate quando il termometro scende al di sotto dei 10° C. Ma si può aggirare il problema con il semenzaio, per trasferire poi le piantine formate e più forti in piena terra con temperature meno gelide.
Come piantare le cime di rapa
I semi delle cime di rapa non hanno grandi esigenze per quanto riguarda il suolo, ma un terreno a tendenza acido è da preferire. Per favorire la crescita, è tuttavia importante concimare il terriccio con un fertilizzante per orticole prima della semina. Le sementi vanno interrate ad una profondità di circa mezzo centimetro e distanti 30 centimetri.
Le cime di rapa apprezzano la luce, che non deve mancare per favorire la germinazione, ma occhio anche a non essere avari di acqua, o la pianta non crescerà in salute. Il che non significa annegarla, visto che teme i ristagni idrici, ma invece annaffiarla in modo regolare.
Il terreno deve infatti essere sempre umido, ma non grondante. Le cime di rapa non temono i parassiti, ma posso essere soffocate dalle erbe infestanti se coltivate in piena terra. In questo caso dovremo estirpare gli ospiti indesiderati per lasciare alla pianta lo spazio di crescita.
Se coltivate in modo corretto, le cime di rapa ci permetteranno di raccoglierle dopo un paio di mesi dalla semina prima della fioritura. Di regola, non si estirpa tutta la pianta, che potrebbe rigermogliare e donarci un secondo raccolto, ma si tagliano infiorescenze e foglie con 20 centimetri di fusto.
L’operazione va effettuata con forbici o coltello affilato, per tagli netti che non danneggino la pianta madre e la espongano al rischio di infezioni.
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