Greenstyle Sostenibilità Consumi Come pulire le monete e renderle lucide

Come pulire le monete e renderle lucide

Pulire le monete da collezione è utile per mantenere la loro brillantezza nel tempo: ecco i consigli e i rimedi naturali più utili.

Come pulire le monete e renderle lucide

Fonte immagine: wakila via iStock

Le monete rappresentano sempre più degli oggetti da collezione, soprattutto in questa era dove anche il denaro sta diventando immateriale, sopperito dai più comodi sistemi di pagamento digitali. E così aumenta il numero di appassionati che decide di conservare questi soldi, non solo a scopo di collezionismo ma anche per semplice valore affettivo. Eppure, con il passare del tempo tutte le monete tendono a perdere la loro originaria brillantezza, soprattutto se realizzate in materiali non particolarmente pregiati come l’acciaio, l’ottone o il rame. Ma come fare per pulirle, quali sono i rimedi naturali che potrebbero riportarle all’antico splendore?

Prima di procedere, è però necessario informarsi sul valore delle monete in proprio possesso e sulle conseguenze negative che si rischia di correre in caso di trattamenti errati o frettolosi. Per oggetti dall’elevato valore, sia economico che affettivo, si consiglia di affidarsi a professionisti, affinché la preziosa moneta rimanga intatta. In ogni caso, è necessario verificare sempre la resistenza del materiale, facendo prove con esemplari poco preziosi realizzati nello stesso metallo.

Sapone

Sapone di Marsiglia

Il primo passo per tentare di rimuovere parte dei detriti su vecchie monete, soprattutto se ossidate, è quello di ricorrere al normale sapone. Si tratta di un metodo utile per oggetti di ridotto valore, come l’ottone e l’alluminio, che potrebbero tornare lucenti con poco sforzo.

È sufficiente mettere in ammollo le monete in una bacinella ricolma di acqua calda e sapone di Marsiglia in scaglie, opportunamente sciolto prima dell’operazione. Ancora, molto efficace potrebbe risultare il detergente per piatti, in particolare se arricchito con estratti di limone e di aceto, attivi contro lo sporco ossidato.

Aceto e limone

Aceto

Altri due rimedi classici per la pulizia delle monete, e degli oggetti in metallo più in generale, sono rappresentati dall’aceto e dal limone. Il primo è noto non solo per la sua capacità igienizzante, ma anche per l’efficacia nello sciogliere lo sporco incrostato. Il secondo, invece, è noto da secoli come uno dei principali metodi per lucidare le più svariate superfici.

Sempre procedendo con esemplari di ridotto valore, è possibile mettere gli oggetti a mollo in una piccola bacinella ricolma di aceto di vino bianco. Per aumentare l’effetto disincrostante, utile è preriscaldare lo stesso aceto, evitando però l’ebollizione. Le monete possono quindi essere lasciate in ammollo per un paio di ore, per poi essere sciacquate con normale acqua.

Il limone è invece indicato per le opere di rifinitura e per la lucidatura finale. Il suo succo può essere usato puro direttamente sulla moneta, ad esempio sfregando uno spicchio, oppure diluito in acqua tiepida.

Altri metodi

Spazzolino da denti

Sono moltissime le tradizioni popolari e i rimedi della nonna collegati alla pulizia delle monete. Fra questi spicca l’uso della polpa di pomodoro, poiché leggermente acida, ma anche e soprattutto del ketchup. Lo si può sfregare sulle monete aiutandosi con uno spazzolino, per poi risciacquare il tutto.

Non propriamente un rimedio naturale, ma anche il dentifricio è noto per le sue proprietà lucidanti per i metalli di minore pregio. Può essere applicato sugli oggetti da trattare con uno spazzolino, per poi essere lasciato in posa una decina di minuti prima di procedere al risciacquo.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Micro cogeneneratori: cosa sono e quando convengono
Consumi

I micro cogenatori sono degli impianti sempre più diffusi a livello domestico: questi sistemi permettono infatti di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore per il riscaldamento o l’acqua calda sanitaria. Possono essere alimentati con classici combustibili, biomasse o anche dall’energia solare: sono indicati soprattutto per quelle famiglie che si assestano su alti consumi energetici.