
Come prendere la vitamina d (www.greenstyle.it)
La vitamina D è un nutriente fondamentale per il nostro organismo, poiché svolge un ruolo cruciale nella salute delle ossa e non solo.
Sebbene il corpo umano possa sintetizzare la vitamina D grazie all’esposizione ai raggi solari, è altrettanto importante garantirne l’apporto attraverso una dieta equilibrata.
Questo diventa particolarmente rilevante nei mesi invernali o in luoghi con una limitata esposizione solare.
Alimenti che contengono vitamina D
I pesci grassi sono senza dubbio tra le fonti più ricche di vitamina D. Varietà come salmone, tonno, sgombro e sardine offrono una quantità significativa di questo nutriente essenziale. Ecco alcune informazioni chiave:
- Una porzione di salmone cotto può contenere fino a 570 UI (Unità Internazionali) di vitamina D, superando il fabbisogno giornaliero raccomandato.
- Questi pesci non solo forniscono una buona dose di vitamina D, ma sono anche ricchi di acidi grassi omega-3, noti per i loro effetti positivi sulla salute cardiovascolare e sul funzionamento del cervello.
Le sardine sono particolarmente versatili e pratiche. Spesso disponibili in scatola, possono essere facilmente incorporate in insalate, pasta o consumate su una fetta di pane. Oltre alla vitamina D, le sardine sono anche una buona fonte di calcio, ferro e proteine, rendendole un’opzione nutriente e gustosa.
Sebbene i funghi non siano comunemente associati alla vitamina D, alcune varietà possono effettivamente fornire quantità significative di questo nutriente. I funghi esposti ai raggi UV, come gli shiitake e i maitake, possono contenere livelli elevati di vitamina D2, una forma utile per l’organismo umano. Questa caratteristica li rende una scelta eccellente per i vegani e per chi desidera ridurre il consumo di prodotti animali.
Per massimizzare l’apporto di vitamina D dai funghi, è consigliabile cuocerli in modo semplice, ad esempio saltandoli in padella con olio d’oliva e aglio. In questo modo, si preservano i nutrienti e si possono utilizzare in una varietà di piatti, arricchendo ogni pasto con un tocco di salute e sapore.

Negli ultimi anni, la fortificazione degli alimenti è diventata una pratica comune per aiutare a combattere le carenze nutrizionali. Molti produttori alimentari offrono prodotti fortificati con vitamina D, come latte, succhi di frutta, cereali e yogurt. Optare per versioni fortificate di questi alimenti è un modo semplice e accessibile per incrementare l’apporto di vitamina D nella dieta quotidiana.
Ad esempio, una tazza di latte fortificato può fornire circa 120 UI di vitamina D, offrendo anche una buona dose di calcio, essenziale per la salute delle ossa. Quando si scelgono prodotti fortificati, è importante prestare attenzione alle etichette nutrizionali per assicurarsi di selezionare quelli che specificano chiaramente la presenza di vitamina D. Combinare alimenti fortificati con fonti naturali di vitamina D può costituire un approccio bilanciato e completo per soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo nutriente.
Uova e fegato: fonti spesso trascurate
Le uova, in particolare il tuorlo, sono un’altra fonte di vitamina D spesso trascurata. Un singolo tuorlo d’uovo può contenere circa 37 UI di vitamina D, rendendolo un’aggiunta utile alla dieta, soprattutto se combinato con altre fonti. Inoltre, le uova sono un’ottima fonte di proteine di alta qualità e di altri nutrienti essenziali, come la vitamina B12 e il selenio.
Il fegato di manzo è un’altra opzione ricca di vitamina D, anche se meno comune nella dieta quotidiana. Una porzione di fegato può fornire fino a 50 UI di vitamina D, oltre a essere ricco di ferro e vitamine del gruppo B. A causa del suo sapore forte e della sua consistenza, il fegato è spesso consumato solo in occasioni speciali o in piatti tradizionali.