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Come eliminare la processionaria

Le larve di processionaria stanno scendendo dagli alberi. Sono quei bruchi ricoperti di peli urticanti che camminano in fila indiana. Se li vedi, non toccarli e tieni lontani i cani: sono estremamente pericolosi sia se toccati che inalati o ingeriti. Se li vedi sul suolo pubblico, avvisa subito i Vigili. Se sono, invece, presenti nel tuo giardino, non toccarli o bruciarli, ma chiama una ditta specializzata.

Come eliminare la processionaria

In questo periodo è bene fare attenzione alla processionaria. Toccare quei bruchi pelosi disposti in fila può causare gravi lesioni. E questo sia nell’uomo che negli animali. Sono soprattutto i cani ad essere in pericolo, vista la loro abitudine di annusare e mettere in bocca tutto quello che li incuriosisce.

Di solito, meno frequente il contatto con i gatti, ma solo perché tendono ad essere più diffidenti. Ma come eliminare la processionaria?

Processionaria: che cos’è e tipi

Processionario

Il nome processionaria è quello dato ad alcuni insetti appartenenti al genere Thaumetopoea. In Italia abbiamo due specie di questi lepidotteri:

  • Thaumetopoea pityocampa: è la cosiddetta processionaria del pino
  • Thaumetopoea processionea: è la cosiddetta processionaria della quercia

Il nome dipende dal fatto che le larve, i bruchi pelosi per intenderci, si spostano per cercare cibo procedendo in fila indiana. Il problema nasce dal fatto che queste larve, lunghe circa 4 centimetri, sono letteralmente ricoperte di peli urticanti.

Sono proprio questi peli che se vengono toccati o ingeriti causano lesioni gravi. Inoltre c’è anche il fatto che i peli possono essere trasportati dal vento, motivo per cui è sconsigliato bruciarle: i peli, sollevati dalle fiamme, potrebbero finire addosso a chi ha acceso il rogo.

Ciclo vitale della processionaria

Il ciclo vitale delle processionarie è abbastanza semplice. Il periodo dell’anno in cui fare attenzione è quello che va da marzo a maggio, anche se, con surriscaldamento globale e i cambiamenti climatici, è possibile vedere le processionarie scendere dalle piante anche prima. Inoltre non è raro trovarle in giro anche in piena estate.

Le larve scendono dagli alberi per nutrirsi. Una volta fatto, si interrano: qui subiscono una metamorfosi che da giugno in poi le porterà a trasformarsi in falene. Da metà giugno fino ad agosto le falene si accoppiano. I maschi muoiono nel giro di un paio di giorni, mentre le femmine vivono più a lungo, giusto il tempo di deporre le uova. Poi muoiono anche loro.

Le falene costruiscono i loro nidi sugli alberi, in particolare su pini e querce a seconda della specie, non disdegnando anche larici e cedri. Sono quelle strutture che si vedono fra i rami e che hanno l’aspetto di nuvole di cotone.

Appena arriva la primavera, ma con i cambiamenti climatici anche a gennaio, le larve scendono dagli alberi e sono pronte a ricominciare il ciclo da capo.

Come eliminare la processionaria?

processionaria

Come eliminare la processionaria? Beh, la cosa migliore da fare sarebbe eliminare e distruggere i nidi ogni volta che se ne vede uno. Naturalmente bisogna contattare personale esperto per svolgere tale manovra.

Questo vuol dire controllare attentamente le piante soprattutto fra dicembre e febbraio. Se notate un nido di processionaria su un albero e non sapete chi chiamare, rivolgetevi ai Vigili o ai Carabinieri: di sicuro loro sapranno chi contattare per mettere in sicurezza la pianta se presente sul suolo pubblico.

Verso fine estate, fra agosto e settembre, invece, è possibile richiedere dei trattamenti sull’albero a base di un insetticida a base di Bacillus thuringiensis, innocuo per le persone e gli animali, sia vertebrati che insetti. Se dato sulla chioma delle piante, aiuta a ridurre le processionarie.

Esistono, poi, anche delle trappole da applicare dove ci sono gli alberi infestati. Queste trappole a base di ferormoni, catturano i maschi adulti. Vanno applicate a inizio giugno e si trovano in vendita anche presso i consorzi agrari.

Cosa succede se tocchi una processionaria?

Danni alle piante

Per quanto riguarda la Thaumetopoea o Traumatocampa pityocampa, questa specie predilige soprattutto il pino nero, il pino silvestre e il pino marittimo. Tuttavia qualsiasi specie di pino e di cedro può essere colpita. Solitamente preferisce attaccare i pini giovani, alti 2-2,5 metri e cresciuti in aree soleggiate.

A causa dei continui attacchi, le piante crescono di meno e si indeboliscono. Questo fa sì che parassiti e fitofagi secondari ne approfittino, danneggiando ulteriormente gli alberi.

Danni alle persone

Se una persona tocca incautamente una processionaria o viene a contatto con dei peli urticanti che svolazzano nell’aria, può sviluppare gravi lesioni. In caso di ingestione dei peli urticanti, come sintomi possiamo avere:

  • infiammazione della bocca
  • infiammazione dell’apparato gastroenterico
  • salivazione
  • vomito
  • dolore addominale

Nel caso i peli venissero inalati, come sintomi potremmo avere:

  • starnuti
  • mal di gola
  • difficoltà di deglutizione
  • difficoltà respiratorie
  • dispnea
  • broncospasmo

A livello della cute, poi, avremo lo sviluppo di una grave forma di dermatite, mentre se ci si tocca incautamente gli occhi può svilupparsi una forma di grave uveite con cecità. Ci sono, poi, dei soggetti allergici che sviluppano dei sintomi più gravi:

  • orticaria
  • edema
  • ipotensione
  • dispnea
  • vertigini
  • collasso
  • shock anafilattico
  • morte

Danni agli animali

Per quanto riguarda cani e gatti, ma soprattutto i primi, i sintomi dipendono dal punto di contatto. Se il cane si limita a toccare con le zampe la processionaria, si sviluppa una grave dermatite con forte dolore. Solitamente, però, il cane annusa e tocca con la lingua la processionaria, a volte anche ingerendola.

Immediatamente sviluppa sintomi assai gravi:

  • scialorrea abbondante
  • la lingua diventa gonfia, inizialmente è violacea, poi man mano diventa grigiastra fino a necrotizzarsi
  • forte dolore
  • necrosi delle parti della lingua e della mucosa venute a contatto con i peli urticanti
  • febbre
  • vomito
  • diarrea emorragica
  • anoressia
  • forte abbattimento

Questo perché i peli non agiscono solo a livello della mucosa del cavo orale e della lingua, ma lungo tutto l’apparato gastroenterico. Se il cane inala i peli, invece, possiamo avere starnuti e dispnea.

Cosa fare in caso di processionaria?

Nel caso di contatto con la processionaria, le persone farebbero bene a rivolgersi al Pronto Soccorso più vicino. Se il cane, invece, lecca o ingerisce la processionaria, la prima cosa da fare è portarlo subito dal veterinario più vicino.

Nel frattempo, indossando dei guanti, bisogna sciacquare ripetutamente la bocca per rimuovere i peli urticanti, evitando di fare ingerire al cane l’acqua, quindi sciacqui laterali. Questo perché altrimenti i peli finiscono tutti in esofago e nello stomaco.

I guanti, invece, servono per evitare che la persona venga a contatto a sua volta con i peli. Considerate che il contatto con la processionaria è molto doloroso. Non esiste terapia specifica: il veterinario, dopo aver visitato il cane, provvederà a impostare una terapia antibiotica, antinfiammatoria, antidolorifica e di sostegno.

Occhio, i pezzi di lingua, di cute o di cuscinetti plantari venuti a contatto con la processionaria potrebbero andare in necrosi e staccarsi.

 

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