Come dormono i cavalli? In piedi, ma non sempre
I cavalli sono soliti dormire in piedi, ma non capita raramente che optino per una posizione sdraiata: ecco le differenze tra le tipologie di sonno.
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Tra le tante caratteristiche dei cavalli, quella del riposo è certamente la più affascinante per l’uomo. Questi straordinari animali sono infatti in grado di dormire in piedi, grazie alla loro capacità di rilassare il corpo e contemporaneamente mantenersi in equilibrio. Ma da dove deriva questa singolare peculiarità e, soprattutto, si tratta dell’unico modo con cui i cavalli si concedono un sonno rigenerante?
Sebbene la possibilità di dormire in piedi sia molto diffusa fra i cavalli di qualsiasi razza, non capita raramente che questi equini si concedano anche un riposo da sdraiati. Di seguito, qualche informazione utile.
Cavalli: sonno in piedi, come avviene
A differenza dell’uomo, i cavalli non dormono per periodi di tempi lunghi, come le classiche 8 ore consecutive. Questi animali spezzettano le necessità di riposo nel corso della giornata, concedendosi più sonnellini ripetuti per scacciare la stanchezza e tornare immediatamente in forma. Una delle modalità più diffuse del riposo avviene in piedi: il cavallo, effettivamente addormentato, è in grado di reggersi sulle zampe senza mai perdere l’equilibrio.
Questa peculiarità è dovuta a una speciale configurazione dei loro legamenti, che permette agli arti e ai muscoli di rimanere in tensione, senza tuttavia la necessità di grandi sforzi o un controllo vigile dell’animale.
Per quale ragione, tuttavia, il cavallo ricorre a questo singolare modo di riposarsi? Quando un equino dorme in piedi, raramente si troverà in uno stato di sonno profondo: si tratta più di una forma di dormiveglia, dove l’animale può immediatamente tornare attivo in caso di necessità, come un pericolo imminente o l’apparizione improvvisa di un predatore. Ancora, questa tipologia di riposo viene scelta quando lo spazio a terra non è sufficiente o abbastanza morbido, così come di scarso gradimento per l’animale.
Cavalli sdraiati: la fase REM
Oltre a un sonno leggero, i cavalli hanno però bisogno di approfittare anche di un riposo più profondo, ovvero quello della fase REM: è infatti essenziale non solo per il recupero delle energie fisiche, ma anche per la rigenerazione delle attività cerebrali.
Quando il cavallo può contare su un giaciglio confortevole, come nel caso della morbida paglia, tenderà di tanto in tanto a concedersi un sonno profondo e rilassato, sdraiandosi di lato. Questa modalità viene scelta quando l’equino si sente sicuro, ad esempio all’interno della stalla, e non percepisce pericoli che improvvisamente potrebbero mettere a repentaglio la sua sicurezza.
Il sonno in fase REM non è solitamente molto lungo: l’animale dorme sdraiato per brevi periodi di tempo, anche per ragioni puramente fisiologiche. Data la stazza considerevole, dormire sdraiati significa anche imprimere una certa pressione su alcuni organi interni delicati, come lo stomaco e il cuore. Di conseguenza, l’azione del riposo è limitata a pochi minuti consecutivi, proprio per non affaticare inutilmente l’organismo. Non capita raramente, inoltre, che il cavallo cambi più volte posizione: potrebbe infatti decidere di sdraiarsi sul lato destro per poi passare a quello sinistro dopo un breve periodo.
Uno dei requisiti affinché il cavallo opti per un sonno da sdraiato è, infine, la composizione del terreno. L’animale deve avvertire la possibilità di potersi rialzare facilmente e senza troppi sforzi, proprio per evitare di essere attaccato da predatori in una posizione di maggiore vulnerabilità rispetto al solito.