Come coltivare lo zenzero in casa: trucchi e soluzioni utili
Lo zenzero è molto amato in cucina, ma è anche estremamente utile per la salute. Ecco come coltivare questa pianta in casa, in modo semplice e veloce.
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Lo zenzero rappresenta uno degli ingredienti più amati in cucina, per la sua capacità di insaporire sia i piatti dolci che quelli salati. E considerando come sia un rimedio naturale decisamente utile al benessere personale, in molti potrebbero pensare di coltivarlo autonomamente. D’altronde, la riproduzione del suo rizoma è tutto fuorché difficile.
Di conseguenza l’autoproduzione potrebbe rappresentare un modo soddisfacente ed economico per avere sempre a disposizione questo prodotto. Ma come si coltiva lo zenzero, quali sono i trucchi e le soluzioni per ottenerne sempre in grandi quantità?
Prima di cominciare, è utile chiedere qualche consiglio al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Questo per verificare che la coltivazione dello zenzero sia compatibile con il clima tipico del proprio luogo di residenza, se si decide di provare ad autoprodurlo approfittando di un piccolo spazio in giardino.
Più semplice è invece la coltivazione in vaso, se mantenuto all’interno dell’abitazione nei mesi più freddi dell’anno. Di seguito, tutte le informazioni utili.
Cosa è lo zenzero
Con il termine zenzero si identifica comunemente il rizoma – ossia la radice – dello Zingiber officinale. Si tratta di una pianta erbacea della famiglia delle Zingiberaceae, originaria dell’Asia ma da secoli presente in tutto il mondo. Non a caso, una delle varietà più richieste e pregiate dello zenzero proviene dalla Giamaica.
Chiamata anche ginger, la pianta si caratterizza per un rizoma ramificato, carnoso e di color marrone o sabbia, almeno esternamente. Da questa radice prendono vita dei fusti, eretti e mediamente lunghi, di intensa colorazione verde e cavi al loro interno. Le foglie sono allungate e appuntite, inoltre la pianta è in grado anche di produrre dei piccoli fiori gialli, solitamente raccolti a gruppi all’estremità del fusto.
Lo zenzero produce anche un frutto, non considerato a livello alimentare, fatto di diverse piccole capsule: queste hanno il compito di distribuire i semi sul terreno e consentirne la moltiplicazione.
L’interesse umano verso questa coltivazione è tuttavia legata unicamente al suo rizoma, mentre le porzioni aeree delle pianta non vengono considerate. Le radici vengono impiegate sia per l’alimentazione umana che come rimedio naturale, sia in fitoterapia che nella medicina tradizionale asiatica.
Come si usa lo zenzero
Come già accennato, lo zenzero viene impiegato sia a scopo alimentare che curativo. Partendo proprio dalla cucina, la radice viene solitamente grattugiata o ridotta in polvere e viene impiegata:
- Come spezia per insaporire sia piatti dolci che salati;
- Per esaltare il sapore della carne e del pesce;
- Come ingrediente per i prodotti di panificazione o dolciari, come torte e biscotti;
- Per aromatizzare succhi di frutta, macedonie, estratti vegetali e centrifughe;
- Per realizzare tisane e infusi.
Per le sue caratteristiche curative, questo rizoma è solitamente associato alle seguenti proprietà:
- Proteggere lo stomaco, poiché ha un’azione simile a quella dei gastroprotettori;
- Agevolare la digestione;
- Ridurre le infiammazioni ai tessuti;
- Contrastare l’invecchiamento, poiché lo zenzero è ricco di proprietà antiossidanti capaci di combattere l’azione dei radicali liberi;
- Proteggere le arterie dall’azione del colesterolo;
- Ridurre il dolore causato da crampi o problemi scheletrici, quali l’artrosi.
A scopo curativo lo zenzero dovrà essere assunto solo dopo aver consultato il parere del medico. Anche perché, seppur rare, in soggetti ipersensibili non si possono escludere reazioni allergiche. E, ancora, grandi quantità di zenzero potrebbero interferire con alcuni farmaci in corso di assunzione.
Coltivare lo zenzero
Così come accade per la gran parte delle piante rizomatose e dei tuberi, coltivare lo zenzero è un’attività mediamente facile. Ma è necessario assicurarsi che alla pianta venga garantita una costante cura, affinché tutti i suoi bisogni vengano soddisfatti.
Solo nelle migliori condizioni di coltivazione possibili, infatti, il rizoma vedrà una crescita importante, garantendo così un buon raccolto.
Necessità della pianta
Quali sono le necessità della pianta dello zenzero da prendere in considerazione, prima di optare per la sua coltivazione? In linea generale, è necessario assicurarsi di garantire le seguenti condizioni:
- Clima: non bisogna dimenticare che lo zenzero ha origine in Paesi praticamente tropicali e, per questa ragione, necessita di climi decisamente caldi. Non può essere infatti coltivato sotto ai 15 gradi di temperatura e, ancora, predilige quei luoghi d’Italia dove in estate si superano abbondantemente i trenta gradi;
- Terreno: per garantire al rizoma le condizioni ideali di crescita, è consigliato scegliere un terreno morbido oppure a medio impasto, altamente drenante. Questo perché i ristagni d’acqua potrebbero portare rapidamente al deperimento delle radici. È utile anche che il terriccio sia mediamente ricco di sostanze nutritive, in particolare azotate: può essere quindi necessaria una concimazione ciclica con compost oppure altro concime organico;
- Esposizione solare: nonostante la pianta sia abituata a vivere in climi molto caldi, non ama la diretta esposizione al sole, soprattutto quando i raggi sono molto intensi come d’estate. È quindi utile scegliere una posizione di penombra, non completamente buia ma nemmeno di continuo colpita dai raggi solari;
- Annaffiatura: le necessità d’acqua del rizoma sono medie, anche perché la pianta non ama le irrigazioni eccessive e i ristagni. Bisogna quindi sempre far riferimento al terreno: dovrà sempre essere leggermente inumidito, mai secco e tantomeno annacquato. Durante la primavera e l’autunno possono bastare anche le normali precipitazioni di stagione, mentre in estate è meglio provvedere quotidianamente, preferendo le prime ore del mattino oppure la sera per proseguire con l’annaffiatura.
Coltivazione in vaso o in giardino
Quella dello zenzero è una pianta mediamente semplice da coltivare, sia in vaso che in giardino. Se si sceglie la coltivazione in vaso, sul fondo andrà predisposto un letto di ghiaia, cocci e palline di argilla espansa per aumentare la capacità drenante del terriccio. In giardino, invece, bisognerà scegliere un luogo non eccessivamente assolato e, se necessario, zapparlo e concimarlo con del concime organico come il compost.
Il modo più semplice per coltivare lo zenzero è partire dalla separazione dei rizomi. Si tratti di esemplari d’acquisto oppure ricavati da precedenti coltivazioni, si scelgono gli esemplari germogliati e si separano dal rizoma principale. Questi andranno poi piantati nel terreno a una profondità generosa, con il germoglio rivolto verso l’alto.
L’operazione avviene dall’inverno fino alla primavera inoltrata, così da poter approfittare di un buon raccolto già dall’estate e per il successivo autunno. Per garantire la crescita della pianta, e quindi un ottimo sviluppo del rizoma nel terreno, si consiglia di utilizzare solo zenzero da coltivazione biologica.
Attenzione, inoltre, che lo zenzero acquistato a scopo alimentare – come quello da supermercato – potrebbe essere stato trattato con sostanze che impediscono alla pianta di germogliare.
Cura nel tempo e trucchi per lo zenzero
Ma come si cura lo zenzero nel tempo, quali sono i trucchi per garantirne una crescita costante e rigogliosa?
Scelta delle radici
Un fattore importante è quello della scelta delle radici. Come già accennato, dovrebbero sempre provenire da coltivazione biologica e non si dovrebbe mai cercare di moltiplicare lo zenzero acquistato al supermercato. Nella scelta del rizoma, si dovranno considerare diversi fattori:
- La grandezza, evitando di scegliere radici troppo piccole o, ancora, troppo sviluppate;
- La presenza di germogli, che confermano così la buona salute del rizoma;
- Un colore ambrato, sabbioso, non pallido o eccessivamente scuro. Queste due ultime condizioni potrebbero indicare qualche problematica, come il marciume interno, dello stesso rizoma.
Raccolto
Quando deve essere raccolto lo zenzero? E in che modo? Per poter essere pronto al consumo, è necessario lasciare il rizoma nel terreno per circa otto mesi, ossia per due stagioni. È molto facile però capire quando il momento sia ideale per il raccolto, poiché la pianta lo segnala in modo abbastanza evidente.
Le foglie cominciano infatti a ingiallire e a cadere, mentre i fusti si seccano oppure riducono le loro dimensioni. Questo significa che la pianta ha concluso il suo ciclo vegetativo ed è pronta per la successiva stagione fredda: basterà quindi estrarre il rizoma, pulirlo a fondo, tagliarne una parte per il consumo alimentare e ripiantare la porzione rimasta.
Concimazione e parassiti
La pianta di zenzero dovrebbe essere lievemente concimata ogni mese, preferendo sempre dei concimi di origine organica. Fra questi, il migliore è sicuramente il compost. Meglio evitare soluzioni chimiche, invece, che potrebbero contaminare la radice e renderla quindi poco adatta al consumo.
Come tutte le piante, anche quella dello zenzero è soggetta all’azione dei parassiti. Fra i tanti gli afidi, ma soprattutto le cocciniglie, che potrebbero davvero rendere impossibile la crescita del vegetale. Per combatterle, si può ricorrere all’olio di neem diluito in acqua.