Come coltivare la petunia e il significato del fiore
La petunia regala allegria a terrazzi e giardini. Ma vediamo come si cura la pianta tra esposizione e irrigazione, con un accenno al significato del fiore.
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La petunia è una delle piante da giardino più popolari: dall’incredibile varietà dei colori dei suoi fiori, regala un tocco di allegria agli spazi esterni, ma anche al balcone di casa. La specie nasconde un significato interessante.
La cura della pianta non richiede particolari competenze, ma è importante conoscerne le esigenze per farla crescere rigogliosa e affrontare eventuali intoppi tra malattie e parassiti. Quanto dura la petunia? E dove metterla per una migliore esposizione? Quello che bisogna sapere per coltivarla al meglio.
Caratteristiche della petunia
La petunia appartiene alla famiglia delle Solanacee la stessa, per intenderci, della quale fanno parte anche i pomodori. Tali fiori sono originari del Sud America. Il punto di forza delle petunie è la fioritura costante, d primavera al tardo autunno, come la varietà di colori con la quale impreziosiscono giardini e aiuole.
In più, sono piante perenni, ciò significa che quando non presentano fiori, le loro foglie rimangono comunque verdi.
La petunia raramente supera i 60 cm di altezza, le sue foglie sono scure, di un verde intenso, e dalla forma allungata. I suoi fiori, che si presentano come dei calici o trombe, crescono singolarmente e senza formare infiorescenze in gruppi. Possono però essere singoli o doppi, con bordi lisci o mossi.
La pianta offre vari colori, dalla petunia blu a quella rossa o rosa, dal bianco o giallo e persino viola. Ce ne sono anche bicolore, anch’esse molto decorative.
È ampiamente alloggiata nelle fioriere per decorare balconi o terrazzi, ma anche nelle bordure e nelle aiuole in giardino. La petunia è profumata, ma in genere emette il suo caratteristico odore nelle ore serali.
Petunia o surfinia?
Se anche potrebbero sembrare uguali, esiste una differenza tra la petunia e la surfinia. La seconda è classificata come una specie ibrida dalla petunia ed è di origine nipponica. I suoi fiori tendono ad essere pendenti.
La petunia appartiene, come abbiamo detto, alla famiglia delle solanacee, originaria nello specifico del Brasile. Entrambe vantano le medesime necessità in fatto di esposizione e sono piuttosto resistenti.
Varietà di petunia
Ci sono più di 40 specie di petunia: la maggior parte sono ibridi. Queste si dividono in 4 grandi gruppi.
- Grandiflora: raggiungono un’altezza di circa 60 centimetri e presentano fiori meno abbondanti ma più grandi rispetto alle altre.
- Multiflora: Raggiungono un’altezza di 40-50 centimetri ed i loro fiori hanno un diametro di circa 5 cm. Sono il tipo più comune.
- Milliflora: sono versioni in miniatura di petunie. Sono compatte e rifiorenti e non superano i 20-25 centimetri di altezza.
- Pendula: questo gruppo comprende petunie a portamento strisciante alle quali si ricorre maggiormente per aiuole, davanzali o vasi appesi.
Significato della petunia
Prima di passare alle informazioni utili su come coltivare la petunia, un cenno merita il significato della pianta. Uno dei più noti ad essa collegati è quello di malizia. Ma si tratta di un concetto che può variare sia in base al contesto che al colore dei suoi fiori.
In epoca vittoriana in Inghilterra, ad esempio, la pianta era associata prevalentemente allo scoppio di collera o rancore nei confronti del destinatario. In realtà celerebbe un amore nascosto.
Cura della petunia
La petunia fiorisce prevalentemente in estate, anche se qualche timido fiore può spuntare in tarda primavera. Alla crescita degli ultimi si assiste a fine autunno, quando molte altre specie sono già in letargo. Tali piante richiedono annaffiature regolari durante la stagione di crescita, dalla primavera all’autunno.
In caso di troppo caldo o troppo freddo, possono richiedere qualche piccolo accorgimento, come lo spostamento in un’area protetta.
Esposizione
Dove mettere la petunia? La pianta ama molto la luce, pertanto richiede il pieno sole per crescere e fiorire. Ma se è posta in zone eccessivamente calde non dovrebbe essere lasciata a lungo sotto i raggi solari. In questi casi, in estate è bene spostarla in mezz’ombra.
La petunia in inverno non richiede particolari attenzioni, a meno che non sia posta in una zona dagli inverni rigidi, in questi casi è bene coprirla o spostarla in luogo riparato se è in vaso.
Terreno
Tali piante preferiscono un terreno con una buona capacità drenante. Il pH ideale è leggermente acido, 6-6,5, anche se possono essere coltivate in terreni alcalini senza troppi problemi. Non deve essere eccessivamente umido né soggetto a ristagni idrici, soprattutto prima della fioritura.
Se decidiamo di piantare le petunie in vaso, il migliore substrato si ottiene mescolando il terriccio universale o la torba insieme alla fibra di cocco in parti uguali.
Irrigazione
Quanto annaffiare le petunie? In quanto all’irrigazione, tali piante non amano essere asciutte per lunghi periodi. Ma neanche essere poste in un terreno inzuppato. Si ritiene sufficiente annaffiarle da 2 a 3 volte a settimana e tutti i giorni in estate, in quanto il substrato dovrebbe comunque mantenersi umido.
Ma non fate entrare in contatto l’acqua con foglie e fiori.
Concimazione
La concimazione può essere fatta ricorrendo ad un concime chimico o organico ricco di fosforo per favorire la crescita dei fiori. Al momento della semina iniziate con un fertilizzante bilanciato. Da luglio fino all’autunno inoltrato proseguite con concimazioni bisettimanali.
Potatura
Ci sono diversi tipi di potatura che si possono eseguire. Quella indirizzata alla pulizia o alla manutenzione della stessa, che consiste nel tagliare i tralci secondari o polloni quando sono circa 5 cm ed effettuando un taglio diagonale. E che comprende anche la rimozione di fiori e steli secchi o malati.
La potatura di ringiovanimento, invece, deve essere effettuata all’inizio della primavera per garantire che la pianta cresca molto più forte.
Parassiti e malattie
Tra i parassiti che possono colpire la pianta di petunia ed i suoi fiori ci sono afidi, cocciniglie e acari. Sono in genere facili da identificare, anche se può essere necessaria un’attenta analisi ravvicinata. Se li si può eliminare anche solo con un getto d’acqua, in caso infestazione è opportuno ricorrere ad un insetticida.
Nel caso degli afidi si può ricorrere alle coccinelle, che mangiano le larve e costituiscono un rimedio al 100% naturale. Contro gli afidi si può utilizzare anche dell’acqua e sapone, quello di Marsiglia è il più indicato contro i parassiti delle piante. Tra le malattie si annovera, invece, la muffa grigia.
Come coltivare la petunia in vaso
Come mantenere belle le petunie in casa? Nel caso in cui vogliate coltivare le petunie in vaso, optate per un substrato universale con il 30% di perlite, sabbia o torba di cocco. Per quanto riguarda l’irrigazione, il volume di acqua da utilizzare dovrà essere proporzionale a quello della fioriera.
Se questa ha capacità 3 litri, bisognerà utilizzare un litro quando il substrato è asciutto. Anche in questo caso è possibile ricorrere ad un fertilizzante, ma diminuendo la dose rispetto a quello utilizzato per la coltivazione in giardino.
Di solito le petunie si coltivano all’aperto, ma in casa basta posizionarle su un davanzale molto soleggiato ed annaffiarle con regolarità. Abbiate l’accortezza di girarle dopo alcuni giorni per favorire un’esposizione uniforme.