Monilaria
La Monilaria obconica è una pianta succulenta che sta attirando sempre più le attenzioni degli appassionati di giardinaggio, grazie alla sua singolare forma che ricorda le orecchie di un coniglio. Per quanto questa specie sia nota da molto tempo, è in realtà dal 2017 che ha raggiunto una popolarità di massa: tutto è accaduto per una serie di immagini e di video divenuti virali sui social network, prima in Giappone e poi nel resto del mondo. Ma come si coltiva, quali sono le sue necessità di cura?
Per quanto le piante succulente e le piante grasse dimostrino una grande adattabilità e una buona resistenza, prima di coltivare la Monilaria obconica è utile chiedere consiglio al proprio vivaio di fiducia, per controllare la compatibilità della pianta con il clima tipico del proprio luogo di residenza. Di seguito, qualche utile consiglio.
La Monilaria obconica è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Aizoaceae. Originaria del Sudafrica e della Namibia, la pianta è solo di recente divenuta un fenomeno di massa, grazie ad alcune condivisioni divenute virali sui social network. Questo esemplare presenta infatti una forma singolare, che ricorda il muso e le orecchie di un coniglio, e di conseguenza ha attirato grandi curiosità dagli appassionati. Al di fuori dei luoghi d’origine, dove questa succulenta cresce spontaneamente, la pianta è coltivata a solo scopo ornamentale e quasi esclusivamente in ambienti chiusi.
La pianta si caratterizza per una base rizomatosa, sulla quale si sviluppa innanzitutto una parte carnosa dalla forma sferica, di intenso colore verde. Questa porzione porta a sua volta alla crescita di due fusti eretti, sempre carnosi, che possono raggiungere al massimo i dieci oppure i quindi centimetri di altezza. Il risultato, così come già accennato, è una forma che ricorda il muso e le orecchie di un coniglio: non a caso, questa specie viene anche chiamata comunemente “pianta dei conigli”, “bunny plant”, “rabbit plant”, “bunny ear succulent” e in molti altri modi ancora. In presenza di condizioni ottimali, la succulenta può produrre dei fiori bianchi con corona gialla, dall’aspetto vagamente simile alle margherite.
La Monilaria obconica è una pianta mediamente semplice da coltivare, così come accade per la gran parte delle piante succulente e delle specie grasse. Tuttavia, nonostante la sua buona adattabilità, è indispensabile rispettare alcune sue necessità di crescita e di sviluppo.
Per poter crescere rigogliosa, la pianta del coniglio ha bisogno di alcune precise condizioni:
La pianta del coniglio può essere coltivata sia in vaso che in giardino, anche se la prima opzione appare decisamente più diffusa, anche perché questo esemplare è spesso scelto per la coltivazione al chiuso. Per il vaso, è sufficiente adagiare sul fondo un letto di ghiaia e cocci, per aumentare il drenaggio dell’acqua, quindi riempire con terriccio morbido mescolato a sabbia. In giardino, è consigliata una fertilizzazione preliminare con del concime organico, come ad esempio il compost.
La pianta si propaga per semina, da effettuare nella tarda primavera: i primi germogli appaiono già dopo una decina di giorni. In alternativa si può procedere con la talea, recuperando uno stelo con almeno due diramazioni, da adagiare direttamente nel terreno.
Come già spiegato, la pianta del coniglio non necessita di grandi cure nel tempo. Le annaffiature sono ridotte, mentre la potatura non è solitamente necessaria, date le ridotte dimensioni della coltivazione. Potrebbe essere di tanto in tanto necessario concimare con del fertilizzante organico, come ad esempio il compost, così come controllare l’eventuale presenza di parassiti. Fra i più comuni, vi sono gli afidi e diverse tipologie di coleotteri.
Infine, bisogna prestare attenzione quando le temperature si abbassano notevolmente: se la pianta è coltivata all’aperto, e non è possibile spostarla in luoghi protetti, è bene costruire un riparo con del legno e del telo protettivo per piante.
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