Albuca spiralis
L’Albuca spiralis è una pianta succulenta che sta sempre più attirando le curiosità degli appassionati di giardinaggio, grazie alle sue singolari forme. Nota anche come “pianta cavatappi” o “pianta elicottero”, si caratterizza infatti per la crescita di lunghe e sottilissime foglie, che si arricciano alle estremità. Così facendo, forma dei simpatici mazzetti di riccioli vegetali, perfetti per abbellire un davanzale oppure il giardino. Ma come coltivare l’Albuca spiralis, quali sono le sue necessità?
Come sempre, quando si parla di piante succulente è necessario verificare quali siano le condizioni climatiche che massimizzano la loro crescita, anche in relazione al clima tipico del proprio luogo di residenza. Per questa ragione, il consiglio è di chiedere un parere al proprio vivaio o al fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Di seguito, qualche indicazione utile.
Con il termine botanico Albuca spiralis si identifica una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Asparagaceae. Originaria del Sudafrica, oggi viene coltivata in tutto il mondo per via del suo singolare aspetto: è proprio per le sue originali foglie, infatti, che il vegetale prende anche il nome di “pianta cavatappi” o “pianta elicottero”, così come già accennato.
L’Albuca spiralis si caratterizza per un’altezza decisamente contenuta, di circa una ventina di centimetri, e da numerose e lunghe foglie di colore verde. Queste ultime sono molto sottili, abbastanza carnose e arricciate alle estremità. Se le condizioni di coltivazione sono ideali, la pianta produce anche dei piccoli fiori di colore verde e giallo, allungati e ricadenti, dalla tipica forma a campana. La fioritura è autunnale, a ridosso dell’inverno, quando la pianta è maggiormente attiva. Quando la pianta entra nella sua fase di quiescenza, invece, perde le foglie: rimarrà solo il bulbo, pronto a produrre nuovi esemplari aerei nei mesi successivi.
Prima di procedere alla coltivazione dell’Albuca spiralis, è utile conoscere le necessità della pianta, così da assicurare una crescita rigogliosa.
Date le sue piccole dimensioni, e una crescita perlopiù autunnale e invernale, l’Albuca spiralis viene solitamente coltivata in vaso ed esposta in casa. Nulla però vieta di coltivarla anche in giardino, se le condizioni climatiche lo permettono. In ogni caso, sul fondo del contenitore è utile predisporre un letto di ghiaia e cocci, per aumentare il deflusso dell’acqua, e riempire poi con del terriccio morbido, drenante, anche mescolato con una manciata di sabbia.
La pianta può essere coltivata a partire dai semi oppure, opzione quest’ultima molto più frequente, tramite la divisione dei bulbi e dei cespi. I nuovi bulbi ricavati possono essere direttamente trapiantati in dimora definitiva, l’operazione si compie di solito al termine della fase d’attività – ad esempio, poco prima dell’arrivo della primavera – oppure a fine estate, in vista della crescita delle nuove foglie. La semina può invece avvenire nel mese di agosto, in vista di una prima crescita il successivo settembre.
Come gran parte delle succulente, anche l’Albuca spiralis non ha richieste di manutenzione eccessive, tuttavia è necessario prestare attenzione ad alcuni fattori per evitare che la pianta si indebolisca o, peggio, muoia. Quali elementi prendere però in considerazione?
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