Combava: cosa è, come si mangia
La combava è un frutto asiatico appartenente alla famiglia degli agrumi: ecco come si mangia e alcune delle sue proprietà nutritive.
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La combava è un frutto di origine orientale che, almeno negli ultimi anni, sta trovando molti estimatori anche in Occidente. Oltre alla versatilità in cucina, questo singolare agrume è infatti noto per alcuni effetti benefici sull’organismo. Ma quali sono le caratteristiche di questo frutto e, soprattutto, come si mangia?
Prima di cominciare, è utile sottolineare come non sia sempre semplice trovare la combava sui banchi della grande distribuzione. La richiesta non è infatti elevata, poiché ancora prodotto abbastanza di nicchia sui nostri mercati. Vi sono però produttori specializzati, da cui acquistare il frutto direttamente, oppure ci si può affidare ai rivenditori di specialità asiatiche, in particolare indiane.
Combava: cosa è, caratteristiche
Il Citrus hystrix – noto più comunemente come combava – un agrume di origine asiatica appartenente al genere Citrus. Il processo evolutivo che ha portato alla nascita di questo frutto non è ancora ben noto, tuttavia si pensa possa trattarsi di un ibrido fra più agrumi. I maggiori candidati sono il cedro e la limetta, con cui la combava condivide molte delle sue proprietà.
La pianta della combava si caratterizza per un aspetto unico nel suo genere. L’albero è infatti ricoperto di spine appuntite, non a caso viene chiamato “Citrus hystrix”: la conformazione del tronco ricorda infatti gli aculei di un istrice. Le ramificazioni sono vistose e da queste partono cespugli di grandi foglie verdi, lunghe anche 12-15 centimetri.
Il frutto si presenta come un classico agrume ma dalle dimensioni ridotte, di circa 3-4 centimetri, ricoperto da una spessa buccia verde. La forma può essere tonda, ovale oppure irregolare, mentre la già citata buccia tende a essere ricoperta di increspature e rigonfiamenti, mentre l’intensità di verde ne indica lo stato di maturazione.
Conosciuta anche come keffir lime, la combava viene coltivata soprattutto in Cambogia, Vietnam, Laos e Thailandia. Il consumo maggiore avviene però in Malesia, Madagascar, Indonesia e India.
Come si mangia e proprietà
La combava presenta un sapore eccessivamente acido e, per questa ragione, il frutto non viene mai consumato fresco. L’acidità di polpa e succo è talmente elevata da determinare una sensazione di bruciore a livello del palato, nonché sensazioni gustative tutt’altro che piacevoli. Diverso è però il discorso per l’uso in cucina, dove questo prodotto ha trovato moltissime applicazioni.
Ad esempio, la buccia viene normalmente essiccata e ridotta in pezzetti o polveri, per la preparazione di condimenti o salse. Queste vengono principalmente impiegate come accompagnamento del pesce o di piatti a base di carne. La polpa del frutto può invece spremuta e il succo, sottoposto a opportune lavorazioni, può essere impiegato per la preparazione di alcolici e liquori. Particolarmente apprezzate solo le foglie che, oltre a poter essere consumate in insalate dal sapore esotico, vengono essiccate e sfruttate come spezia. Il profumo è molto intenso, mentre il sapore ricorda da lontano quello del coriandolo.
Sono molte le proprietà benefiche associate a questo straordinario frutto, in particolare proprio alle foglie. Sembra infatti possano avere effetti depurativi e antinfiammatori, nonché una blanda azione antibatterica.