Colpo di calore: cosa fare? Guida per adulti e bambini
Con l’aumento delle temperature cresce il rischio legato ai colpi di calore. Come prevenirli, riconoscerli e trattarli, anche con l'aiuto dei soccorsi.
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- Colpo di calore: cos’è
- Le cause del colpo di calore
- Chi è più a rischio
- Qual è la differenza tra colpo di sole e colpo di calore?
- I sintomi del colpo di calore in adulti e anziani
- Come riconoscere il colpo di calore nei bambini
- Conseguenze e complicanze
- Cosa fare in caso di colpo di calore negli adulti
- Come trattare il colpo di calore in bambini e neonati
- Cosa non fare in caso di colpo di calore
- Come prevenire i colpi di calore
Il caldo torrido, la forte umidità, la scarsa ventilazione sono le cause del colpo di calore, che fa aumentare rapidamente la temperatura corporea oltre i 40°C con conseguenze molto serie per la salute di adulti e bambini. Cosa fare? Come prevenirlo e trattarlo?
Il cambiamento climatico ha reso sempre più comuni le ondate di calore, quindi è molto importante proteggersi dal colpo di calore con gli accorgimenti giusti, saperne riconoscere i sintomi e intervenire con tempestività per scongiurare complicanze.
Nella nostra guida ti spieghiamo come fare per trascorrere un’estate serena e sicura.
Colpo di calore: cos’è
Il colpo di calore è una condizione molto pericolosa caratterizzata da un rapido aumento della temperatura corporea oltre i 40°C, ipertermia, che si verifica quando l’organismo è sottoposto a un forte stress termico.
Può interessare persone di ogni età, ma alcune categorie particolarmente fragili – come anziani, neonati, bambini piccoli, malati cronici – sono più esposte a questo rischio. Le conseguenze del colpo di calore sono molto gravi: se non si interviene tempestivamente, infatti, il forte incremento della temperatura può causare complicazioni a carico di tantissimi organi e, nei casi più gravi, portare al decesso.
Le cause del colpo di calore
Il colpo di calore si verifica quando l’organismo è esposto a condizioni ambientali caratterizzate da:
- temperatura elevata (uguale o superiore ai 35°C)
- scarsa ventilazione
- forte umidità (superiore al 60-70%).
In queste circostanze i sistemi di termoregolazione dell’organismo, che di norma, attraverso la sudorazione, mantengono la temperatura interna costante, intorno ai 37°C, possono non funzionare correttamente.
Il sudore evapora più lentamente a causa della forte umidità, quindi il calore corporeo non si disperde in modo adeguato. Questo, insieme alla ridotta ventilazione e alle temperature esterne molto elevate, porta a allo sviluppo del colpo di calore.
Chi è più a rischio
Come abbiamo accennato, in alcuni soggetti fragili la termoregolazione corporea è meno efficiente e non riesce a gestire il significativo sbalzo termico interno che è alla base del colpo di calore.
I meccanismi di termoregolazione sono immaturi alla nascita e si sviluppano con la crescita, quindi i neonati e i bambini piccoli – che ancora non possiedono efficaci strumenti di regolazione della temperatura corporea – possono andare incontro ad ipertermia in condizioni di forte caldo e umidità.
I sistemi di termoregolazione diventano, inoltre, meno efficienti con l’avanzare dell’età: per questo motivo, gli anziani dopo i 65 anni hanno una minore capacità di difendersi dal caldo e sono più esposti al rischio di colpi di calore.
Il pericolo è maggiore in presenza di patologie che aumentano la vulnerabilità, per esempio di malattie croniche come cardiopatie, diabete, patologie respiratorie, insufficienza renale.
Qual è la differenza tra colpo di sole e colpo di calore?
Il colpo di sole e quello di calore vengono spesso usati come sinonimi, ma in realtà identificano due problematiche diverse.
Il colpo di calore è provocato da particolari condizioni ambientali in cui coesistono temperature elevate, forte umidità e scarsa ventilazione. Può manifestarsi all’aperto, ma anche in un luogo chiuso o non direttamente esposto ai raggi del sole.
L’insolazione, o colpo di sole, è invece legata a un’esposizione diretta del corpo, in particolare della testa, alle radiazioni solari.
I sintomi del colpo di calore in adulti e anziani
La principale caratteristica del colpo di calore è il notevole incremento della temperatura corporea, che aumenta rapidamente in 10-15 minuti oltre i 40 °C. In adulti e anziani, questo forte e repentino sbalzo termico può causare diversi sintomi, come:
- debolezza
- abbassamento della pressione arteriosa, ipotensione
- gonfiore, soprattutto ai piedi e alle caviglie, causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni periferici e dal conseguente ristagno di sangue
- disidratazione
- nausea e vomito
- crampi dovuti alla perdita di sali minerali provocata dalla forte sudorazione
- respirazione o battiti cardiaci accelerati
- vertigini
- mal di testa
- disorientamento e stato confusionale.
Come riconoscere il colpo di calore nei bambini
Nei neonati e nei bambini, l’aumento della temperatura corporea può, inizialmente, manifestarsi come stress da calore, che causa segni lievi di sofferenza. Tra i primi campanelli d’allarme ci sono:
- pianto inconsolabile
- minore reattività agli stimoli
- quantità ridotta di urine (che è possibile notare dai cambi di pannolino meno frequenti del solito)
- labbra asciutte
- pelle fredda/brividi
- vomito
- minore vivacità.
Se lo stress da calore viene subito identificato e si interviene tempestivamente, per esempio portando il bambino in un ambiente fresco e areato e rinfrescandogli il corpo con un bagnetto, questa condizione si risolve nell’arco di qualche ora.
Se, invece, lo stress si prolunga nel tempo, bambini e neonati possono andare incontro a forte iperpiressia, aumento della temperatura corporea oltre i 40°C e al colpo di calore.
I sintomi sono analoghi a quelli degli adulti, ma possono presentarsi anche altri disturbi, per esempio di natura dermatologica.
A causa del forte aumento della temperatura, i più piccoli possono diventare irritabili e irrequieti. Possono inoltre mostrare debolezza, sonnolenza, pallore, ipersudorazione, accelerazione del ritmo cardiaco e della respirazione, vertigini, svenimento, crampi muscolari, sete intensa, nausea e vomito.
In alcuni casi può anche comparire un’eruzione cutanea da calore, con arrossamento e piccole vescicole sul collo, nella parte superiore del torace, nell’inguine e nelle pieghe del gomito.
Conseguenze e complicanze
La durata dei sintomi del colpo di calore è variabile da persona a persona: se il problema viene trattato con tempestività, i malesseri possono scomparire nell’arco di poche ore. Se, tuttavia, i primi disturbi vengono trascurati e la temperatura corporea supera i 41°C, il colpo di calore può portare al collasso e alla perdita di coscienza.
Nei casi più gravi, questa condizione può causare danni agli organi interni, come reni, polmoni, cuore, cervello, e mettere a rischio la sopravvivenza.
Per questo motivo, il colpo di calore non deve mai essere sottovalutato.
Cosa fare in caso di colpo di calore negli adulti
In presenza di sintomi riconducibili a un colpo di calore negli adulti, è importantissimo intervenire subito. È fondamentale chiamare il medico e, nelle situazioni più gravi, se per esempio il soggetto colpito è a rischio (anziani, malati) o ha perso conoscenza, contattare immediatamente il 118 o il Numero unico europeo per le emergenze (112) per attivare i soccorsi sanitari.
Nell’attesa, è importante:
- trasportare la persona in un luogo fresco e ventilato
- distenderla con le gambe sollevate
- raffreddare il corpo e il capo facendo impacchi freddi con panni bagnati o immergendo il corpo in una vasca di acqua fresca, ma non troppo fredda
- fare bere a piccoli sorsi acqua non troppo fredda o bevande arricchite con sali minerali
- tranquillizzare la persona per cercare di mantenerla calma, perché l’ansia aumenta ulteriormente la temperatura.
Come trattare il colpo di calore in bambini e neonati
Anche quando il colpo di calore interessa neonati e bambini piccoli è importantissimo intervenire immediatamente, sia per trattare la disidratazione, sia per raffreddare l’organismo.
In presenza di sintomi lievi, è utile:
- portare il bambino o il neonato all’ombra o ridurre la sua esposizione al calore (per esempio accendendo l’aria condizionata in macchina)
- fare un bagnetto o bagnare il corpo con acqua fresca per raffreddare la cute
- dare da bere latte materno o artificiale ai neonati, acqua o succo di frutta ai bambini già svezzati.
Tra i sintomi che segnalano un colpo di calore più grave ci sono:
- febbre
- difficoltà respiratoria
- convulsioni
- apatia.
Se bambini e neonati manifestano questi disturbi, è importante contattare immediatamente il pediatra o recarsi al più vicino pronto soccorso.
Cosa non fare in caso di colpo di calore
In presenza di un colpo di calore è importante evitare alcuni comportamenti che, oltre ad essere inutili, potrebbero peggiorare la situazione. In particolare:
- non somministrare farmaci antipiretici per abbassare la temperatura senza aver consultato il medico
- non strofinare il corpo con l’alcol come suggerisce una vecchia credenza, perché potrebbe raffreddarlo troppo rapidamente e provocare uno sbalzo termico pericoloso.
Come prevenire i colpi di calore
Il colpo di calore è una condizione dalle conseguenze molto serie, ma fortunatamente può essere prevenuto adottando semplici accorgimenti per proteggere adulti e bambini.
Ecco i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità per prevenire i colpi di calore:
- uscire solo nelle ore più fresche della giornata, fino alle 11 e dopo le 18
- indossare abiti comodi e leggeri, preferibilmente in fibre naturali come cotone e lino, che non ostacolano la traspirazione, e di colori chiari, che non assorbono i raggi solari
- non svolgere attività sportiva nelle ore più calde
- bagnare spesso la testa e rinfrescare il corpo con bagni e docce
- aumentare il consumo di acqua per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione: salvo indicazioni diverse del medico, è consigliabile berne almeno 2 litri al giorno
- fare pasti leggeri, prevalentemente a base di frutta e verdura, limitare i condimenti piccanti e preferire pesce e carni bianche
- evitare gli alcolici, che aumentano la sensazione di calore e la sudorazione
- programmare i viaggi in auto nelle ore meno calde e portare con sé una scorta d’acqua
- non lasciare persone nella macchina parcheggiata al sole, neanche per brevi periodi
- arieggiare la casa durante la notte e al mattino presto in modo da far entrare aria fresca
- non indirizzare l’aria dei ventilatori sulle persone, ma regolarli in modo da farla circolare in tutto l’ambiente
- regolare la temperatura dei condizionatori intorno a 25-26 gradi e, comunque, fare in modo che la differenza tra la temperatura dell’ambiente e quella esterna sia di pochi gradi, per evitare uno sbalzo termico troppo elevato.
Sul sito del Ministero della Salute, da maggio a settembre, puoi trovare i Bollettini delle ondate di calore, che ti avvisano quando le temperature e le condizioni meteorologiche nelle diverse città raggiungono i livelli considerati a rischio. Questo ti aiuta a mettere in atto tutte le misure utili per proteggere te e la tua famiglia dai pericoli del colpo di calore.
Da ricordare, il colpo di calore nei cani è un’ipotesi possibile quanto nell’uomo, motivo per cui facciamo attenzione ai nostri amici di zampa.