Coloranti alimentari: quali sono e le varianti naturali e chimiche in commercio
I coloranti alimentari servono a colorare i cibi sfruttando composti chimici o naturali. Ma vediamo quali sono i più famosi e come si utilizzano in cucina.
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Quando ci troviamo fra pentole, impasti e fornelli, può rendersi necessario l’utilizzo di coloranti alimentari, con i quali possiamo dare un tocco di colore e allegria ai nostri piatti, sia dolci che salati. Soprattutto negli ultimi anni, delizie come la famosa Rainbow Cake o i dolcissimi Macarons, ci hanno fatto capire come l’utilizzo di tonalità brillanti e vivaci, come il rosso, il verde, il viola e l’azzurro, fosse necessario.
Ma esattamente come si ottengono questi colori in cucina?
Hai indovinato, bisogna ricorrere ai cosiddetti “coloranti alimentari”, dei composti che possono essere sia di origine naturale che di origine chimica. Questi ultimi possono offrire un colore indubbiamente molto intenso, ma spesso sono considerati non proprio “salutari”.
Coloranti alimentari: naturali e artificiali
Quali sono i coloranti ad uso alimentare? Abbiamo visto che possiamo rendere più colorati i nostri piatti con l’aiuto di diversi tipi di coloranti alimentari.
Questi vengono distinti in coloranti naturali, estratti da piante, frutti o spezie in base alle diverse necessità, mentre i coloranti alimentari artificiali, che invece vengono prodotti mediante una serie di processi chimici.
Puoi trovarli indicati sull’etichetta dei cibi che mangi tutti i giorni, con sigle che vanno da E100 a E199.
Questi ultimi non sono sempre visti di buon occhio dai consumatori, poiché si teme che possano danneggiare in qualche modo la salute. Per questo motivo, quando ci troviamo in cucina, la maggior parte di noi preferisce ricorrere a dei coloranti naturali per ravvivare dolci e altre preparazioni.
Un esempio di colorante artificiale è quello rosso, che puoi trovare indicato con la sigla E120, acido carminico, che viene ricavato da un insetto, la cocciniglia americana. Questo colorante viene usato di frequente per conferire un colore rosso ad aperitivi, gelati e caramelle.
Altri coloranti alimentari chimici sono identificabili in etichetta sotto le sigle E141 (bianco gesso), E132 (blu indaco), E160b (Giallo pallido del burro e dei formaggi ), E155 (marrone) ed E142 (verde).
Coloranti alimentari naturali
Dopo aver dato un’occhiata ad alcuni dei più comuni coloranti alimentari di origine artificiale del supermercato, scopriamo quali sono gli stratagemmi per dare colore ai tuoi piatti in modo naturale.
Madre natura ci ha offerto un grande ventaglio di coloranti derivati da frutta e verdure di ogni genere. Anche alcune spezie possono darci una mano in cucina, lo stesso vale per alcune bevande che fanno parte della tradizione.
E allora, dal rosso al blu, dal verde al giallo, scopriamo ecco la lista dei coloranti alimentari per dolci e non solo che puoi trovare già nella tua cucina.
Come si fa il colorante alimentare rosso e il rosa?
Quali sono i coloranti alimentari naturali da usare per ottenere il colore rosso o il rosa? Per ottenere diverse gradazioni di rosso, puoi usare il pomodoro per le ricette salate, le fragole, le ciliegie, i mirtilli rossi, l’anguria o anche le barbabietole rosse per ottenere un bel colore bordeaux.
In base alle tue esigenze, puoi ridurre in purea questi alimenti, filtrarli e – se necessario – farli stringere per qualche minuto in pentola. Quindi, aggiungili all’impasto, in modo da conferire un colore rosso più o meno intenso.
Giallo e arancione
I coloranti alimentari naturali che permettono di ottenere il giallo sono molti. In particolar modo, ti consigliamo di optare per alcune spezie dal colore vivace, come la curcuma, il curry o anche lo zafferano in polvere.
Se vuoi ottenere il colorante alimentare naturale arancione, prova invece a usare del succo di carote, o in alternativa della buccia di arance o mandarini biologici.
Coloranti alimentari naturali per il verde
Continuiamo la nostra passeggiata fra i colori dell’arcobaleno e scopriamo come conferire una tonalità verde ai nostri piatti. Per le preparazioni salate, potresti aggiungere qualche ciuffetto di prezzemolo tritato, o anche l’acqua di cotture degli spinaci o delle bietole.
Per le preparazioni dolci, invece, utilizza del succo di kiwi, il tè verde o anche il tè matcha in polvere giapponese, se desideri ottenere un effetto più brillante.
Se sei in cerca di coloranti alimentari liquidi e naturali di colore verde, ti consigliamo invece di optare per lo sciroppo di menta, se la preparazione lo consente.
Come fare il colorante alimentare marrone?
Per ottenere un bel colore marrone, puoi usare i più classici degli ingredienti, come ad esempio il caffè, il cacao in polvere o anche il cioccolato, o il tè nero. Per le preparazioni dolci puoi utilizzare anche la cannella, che conferisce un colore marrone delicato e un profumo delizioso.
Blu e viola
Come è fatto il colorante blu? Se intendi scegliere un colorante alimentare naturale, puoi ottenere questa sfumatura utilizzando dei mirtilli frullati, dell’alga spirulina o anche del cavolo rosso ridotto in purea con una puntina di bicarbonato. Per ottenere una sfumatura tendente al viola, invece, potresti utilizzare delle more.
Bianco e nero
E infine, scopriamo come fare il nero con i coloranti alimentari. Come fare la panna di colore nero? Per ottenere un composto scurissimo, per la panna o, ad esempio, per fare il pane nero, potresti utilizzare del carbone vegetale.
In base alle quantità impiegate, potrai ottenere anche delle sfumature grigie. Per ottenere un bianco alimentare, puoi utilizzare invece della farina di cocco se la preparazione lo consente, della panna liquida, cioccolato bianco o latte di cocco.
3 consigli per usare i coloranti alimentari
Gli ingredienti naturali utili per dare un tocco di colore alle nostre ricette sono tantissimi, ma per ottenere dei risultati soddisfacenti bisogna conoscere alcune piccole regole per un corretto utilizzo.
Ecco quindi 3 semplici indicazioni per usare i coloranti naturali:
- Prepara solo la quantità che ti serve e conserva il colorante al massimo per qualche giorno in frigorifero. I coloranti naturali, infatti, sono particolarmente soggetti a deterioramento.
- Aggiungi il colorante in modo graduale, così da poter valutare la giusta tonalità cromatica che intendi ottenere.
- Il metodo che impieghi per ricavare il colorante dipende dalla consistenza che desideri ottenere. In alcuni casi, è sufficiente frullare con il mixer gli ingredienti, mentre in altri potresti doverli essiccare per poi ridurli in polvere utilizzando un normale macinacaffè, o ancora potresti utilizzare una grattugia, per ottenere un colorante naturale dalla buccia degli agrumi.
Non ti rimane che metterti all’opera, scegliere i tuoi colori preferiti e preparare tante ricette sfiziose e colorate per ogni stagione.