Clonato il primo cane nel Regno Unito
Giunge al termine il concorso di Channel Four e di un'azienda sudcoreana: clonato il primo cane del Regno Unito, per una fortunata proprietaria di Londra.
Il primo cane del Regno Unito è stato clonato. Si ricorderà di certo il singolare contest, lanciato lo scorso ottobre dall’emittente Channel Four e dalla società coreana Sooam Biotech, per la clonazione gratuita del primo cagnolino oltremanica. Dopo diversi mesi, l’analisi dei candidati e un documentario che andrà presto in onda, è nato finalmente il tanto atteso cucciolo. E monta la polemica.
Solitamente la clonazione di un cane richiede almeno 100.000 euro, a cui si aggiungono viaggi, soggiorno e trasporto in una delle tante aziende specializzate orientali, le uniche che al momento offrono questo tipo di servizi al grande pubblico. Grazie al canale inglese Channel Four e a una di queste società sudcoreane desiderosa di sponsorizzare la propria offerta, una fortunata proprietaria londinese ha potuto seguire l’intera procedura a costo zero. Per lei la clonazione del cane Willie, un bassotto di 12 anni, in un nuovo cucciolo già ribattezzato Mini-Willie.
Il prezioso legame che lega Rebecca Smith al suo cagnolino, tanto da farle vincere la competizione, non è ancora stato svelato. È dato sapere solo come il clone sia nato da poche settimane e sia in perfetta salute, tanto che verrà consegnato alla proprietaria non appena sarà sufficientemente cresciuto. L’esperimento mediatico, però, non è stato gradito dagli esperti, pronti a tacciare l’iniziativa come “uno spreco di tempo e di denaro”.
Ovviamente la clonazione, che avviene tramite l’estrazione del codice genetico del cane originario e la crescita in un ovulo modificato e impiantato nell’utero di una donatrice, permette di ottenere un animale che sia esteticamente identico a quello già in possesso. Così non sarà, però, per i caratteri comportamentali che svilupperà nel corso della sua esistenza. Sono gli stessi esperti a sottolinearlo: la clonazione non può duplicare la personalità. Esattamente come accade fra una coppia di gemelli, esteticamente e fisiologicamente identici, i caratteri possono essere del tutto diversi, anche diametralmente opposti. Per questo motivo, chi dovesse decidere di clonare il proprio cane per superare il dolore da separazione dovuto alla sopraggiunta vecchiaia, sappia come il rischio è quello di trovarsi a che fare con un esemplare che poco avrà da spartire con il compianto quattro zampe. Detto questo, allora, vale la pena risparmiare denaro e recarsi nel più vicino canile: non saranno esteriormente identici al precedente amico scodinzolante, ma di certo quei cani in gabbia sapranno donare amore e anni di ineguagliabile felicità.