Greenstyle Ambiente Cambiamenti Climatici Clima, ONU: Stati lontani dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi

Clima, ONU: Stati lontani dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi

Gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima rischiano di fallire miseramente per lo scarso impegno degli Stati, accusa l'ONU.

Clima, ONU: Stati lontani dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi

Risposta dei governi mondiali insufficiente a tutelare il clima mondiale. A lanciare l’accusa è l’ONU, nel cui ultimo rapporto si punta il dito contro lo scarso impegno mostrato dagli Stati nel ridurre le emissioni climalteranti.

Stando a quanto indicato dalle Nazioni Unite i Paesi che hanno aderito all’Accordo di Parigi sul clima procedono su un percorso che li porterà a ridurre le emissioni di CO2 di appena l’1% al 2030. Un traguardo assolutamente insufficiente se si vogliono arginare con efficacia i cambiamenti climatici.

Ben lontano dall’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, ha ribadito Jennifer Morgan (direttrice Esecutiva di Greenpeace International). Commentando il rapporto preliminare diffuso dall’UNFCCC, Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, l’attivista ha dichiarato:

I governi stanno mancando gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi, ci stiamo dirigendo verso una catastrofe climatica. I Paesi devono lavorare insieme per anteporre la tutela di persone e Pianeta agli interessi dell’industria fossile.

Chiediamo ai principali emettitori del mondo, Stati Uniti e Cina, di consegnare obiettivi che ci diano motivo di speranza. L’Australia e il Brasile, che hanno recentemente visto negli incendi una delle conseguenza dell’emergenza climatica, devono rispettivamente tenere a freno gli interessi dell’industria dei combustibili fossili e dell’agricoltura intensiva, e lavorare per garantire un futuro equo e sicuro per cittadine e cittadini, e proteggere la preziosa biodiversità del Pianeta.

Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia:

Nella partita del clima anche l’Unione Europea è chiamata a giocare un ruolo decisivo, e così tutti i Paesi membri. In particolare l’Italia deve aggiornare profondamente il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima che risponde ai vecchi e ormai superati obiettivi comunitari.

Il Governo Draghi porti l’ambizione europeista e ambientalista dalle parole ai fatti e utilizzi l’occasione storica del Piano di ripresa e resilienza per portare il nostro Paese all’avanguardia della lotta alla crisi climatica.

Seguici anche sui canali social