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Cosa sono e come si leggono le classi di efficienza energetica

Le classi di efficienza energetica rappresentano un’importante risorsa per individuare i consumi di un determinato elettrodomestico, l’impatto ambientale e quello sulla bolletta. Saper leggere la tabella delle classi energetiche, dunque, è utile per poter acquistare prodotti davvero convenienti ed ecocompatibili.

Cosa sono e come si leggono le classi di efficienza energetica

Fonte immagine: iStock

A cosa corrispondono le classi di efficienza energetica degli elettrodomestici? Cosa vuol dire classe energetica G, e soprattutto, che ne è stato della classe energetica A +++? Se di recente ti è capitato di dover acquistare un frigorifero, una lavatrice o un altro grande elettrodomestico, anche tu ti sarai posto queste domande mentre osservavi le decine di prodotti in esposizione.

Una lavatrice che ha un costo inferiore rispetto alla sua “collega” accanto, ma che ha una classe energetica più bassa, rappresenta davvero una soluzione per risparmiare denaro?

Per riuscire a rispondere a questa domanda, bisogna prima capire qual è la classe di efficienza energetica migliore. In questo articolo, faremo chiarezza in merito a questo importante argomento, e vedremo cosa ci dicono le etichette colorate che possiamo trovare su tutti (o quasi) i prodotti tecnologici in commercio.

Per prima cosa, dunque, vediamo cosa si intende per “classi di efficienza energetica”.

Cosa sono le classi di efficienza energetica?

Tecnicamente parlando, la classe energetica è quella sorta di tabella colorata che si trova in bella vista su ogni elettrodomestico. Si tratta di etichette che forniscono chiare indicazioni riguardo i livelli di consumo energetico di un determinato apparecchio tecnologico.

Grazie a queste informazioni, sarà più facile scegliere i prodotti adatti alle nostre esigenze, tenendo in considerazione non solo il prezzo di un determinato apparecchio, ma anche i consumi, l’impatto sulla bolletta e, non ultimo, anche quello sull’ambiente, in quanto permette di limitare il consumo di energia e preservare le risorse ambientali.

La vecchia classificazione energetica

Come probabilmente ricorderai, in passato (più esattamente dal 1995 fino al 2021), la classe energetica era caratterizzata da un sistema che andava dalla lettera D (la classe più bassa) fino alla lettera A (la più alta), seguita da una serie di segni “+” (A+, A++, A+++).

Questo sistema, però, si è ben presto rivelato confusionario e poco chiaro. Non permetteva di capire, a colpo d’occhio, quali fossero i reali vantaggi di una classe rispetto a un’altra.

Ecco perché, nel 2021, l’UE ha deciso di sostituire questo sistema con uno ben più semplice, che consiste nell’utilizzare le lettere che vanno da A a G per identificare rispettivamente la classe di efficienza energetica più alta, fino alla più bassa.

La nuova etichetta, inoltre, individua il consumo energetico a seconda delle diverse tipologie di elettrodomestici:

  • Lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga riportano il consumo medio per 100 cicli di lavaggio;
  • I frigoriferi presentano il consumo medio annuo;
  • Schermi e lampadine riportano il consumo per mille ore di utilizzo.

Corrispondenza con le nuove classi energetiche

Tornando alla nostra domanda: a cosa corrisponde la vecchia classe A+++? E come decifrare le classi energetiche degli elettrodomestici nel 2023?

Come dicevamo, le nuove classi di efficienza energetiche sono classificate in un sistema alfabetico che va dalla A alla G. Ad esempio, in base alla corrispondenza delle nuove classi energetiche, gli apparecchi contrassegnati come A++ e A+++, nella nuova classificazione rientrerebbero nella classe energetica D.

Le classi energetiche A e B della nuova classificazione, che attualmente corrispondono alle meno affollate, includono gli apparecchi di nuova generazione, quelli maggiormente performanti ed ecosostenibili per i quali ci sarà sempre più spazio in futuro.

Inoltre, sull’etichetta è facilmente individuabile una scala di colori, che va dal verde al rosso, e che permette di comprendere facilmente quali potrebbero essere gli elettrodomestici più energivori e quali, invece, quelli ecocompatibili che permettono di risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra.

Un esempio pratico può essere quello che riguarda la classe energetica dei frigoriferi. Secondo la nuova etichettatura, si avrà la seguente tabella:

  • Classe A: consumi uguali o inferiori a 100 Kwh l’anno
  • Classe B: da 101 a 124 KWh/anno
  • Classe C: da 125 a 155 KWh/anno
  • Classe energetica D: da 156 a 194 KWh/anno
  • Classe E: da 195 a 243 KWh/anno
  • Classe F: da 244 a 303 KWh/anno
  • Classe energetica G: superiore a 304 Kwh/anno.

La classe con minima efficienza energetica, in questo sistema, sarà dunque la “G”, mentre la classe energetica più alta sarà invece la A, corrispondenti rispettivamente al colore rosso e al verde scuro nella tabella.

Per semplificare ulteriormente la scelta di un elettrodomestico, inoltre, sull’etichetta (nella parte in alto a destra) è presente anche un QR code. Scansionandolo con il tuo smartphone, accederai a un database fornito dall’UE, dove potrai trovare ulteriori informazioni in merito al prodotto che intendi acquistare.

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