I nuovi metodi per ottimizzare le risorse idriche per le città sostenibili
Le città sostenibili ottimizzano al meglio le risorse idriche: dalla Cina nuovi criteri e metodi per non sprecarle.
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Per essere definite città sostenibili, le aree urbane non possono trascurare la regolamentazione e cura delle risorse idriche. Se è vero che l’acqua è un elemento essenziale per la vita, la sua ottimizzazione è necessaria per evitare sprechi. E così, accesso, distribuzione e smaltimento diventano una parte importante dello sviluppo delle metropoli del futuro. Ne sono convinti i ricercatori dell’Università Xi’an Jiaotong-Liverpool, in Cina, i quali hanno immaginato un sistema di punteggi per la corretta ottimizzazione delle acque. Il gruppo di scienziati ha valutato la regione della Cina orientale che si affaccia sul delta del fiume Yangtze, dove lo sviluppo urbano è cresciuto a dismisura negli ultimi anni.
In particolare, l’osservata speciale è stata la città di Suzhou, che vive sull’acqua e vanta una serie di complessi sistemi di gestione idrica. Su un recente articolo pubblicato sulla rivista Water Resources Management, i ricercatori hanno parlato del nuovo sistema creato per valutare le sfide relative alla qualità delle risorse idriche di questa zona urbana.
Ma, come accennato, hanno anche ideato una scala di punti in grado di misurare la capacità massima di un’area di mantenere buoni livelli di qualità dell’acqua nel corso di uno sviluppo sociale sostenibile. Il sistema, che parte da un tipo di analisi che si focalizza sul sito di riferimento, potrebbe diventare uno standard per tutte le città del mondo.
Città sostenibili e acqua: il nuovo sistema cinese
La città di Suzhou, come accennato, dispone di abbondanti risorse idriche (quasi la metà della superficie è coperta di acqua) e infallibili sistemi per una corretta regolamentazione. È anche un’importante zona di sviluppo industriale nella regione del delta del fiume Yangtze e, nel corso degli ultimi 20 anni, ha subito una rapida urbanizzazione.
Le sfide per l’amministrazione sono state e sono soprattutto due: la prima, come porre rimedio alla crescente richiesta di acqua, la seconda, come ottimizzare lo smaltimento delle acque reflue e il relativo inquinamento. Ma secondo i dati raccolti dai ricercatori universitari, il sistema governativo ha volto e sta ancora svolgendo un ottimo lavoro.
Da una parte, infatti, la condizione delle fonti d’acqua di Suzhou, l’impatto delle attività umane e i fattori socioeconomici della città hanno subito modifiche. Ma dall’altra, dal 2001 ad oggi, il team ha notato che è aumentata anche la capacità idrica della città, segno che l’ottimizzazione della struttura industriale e il riciclaggio del refluo, sono stati efficaci.
Un componente del gruppo di ricercatori, il dott. Jiaxi Chen, ha affermato:
Abbiamo analizzato i dati dal 2001 al 2021 e abbiamo scoperto che la capacità idrica di Suzhou è aumentata nel tempo, suggerendo una migliore ottimizzazione delle acque. Durante il periodo ventennale da noi studiato, la struttura industriale di Suzhou è stata migliorata, con una sempre maggiore cura alla raccolta e al trattamento delle acque reflue
Ma la crescente urbanizzazione di quest’area ha messo il governo dinanzi a sempre più ardue sfide:
Sebbene la capacità complessiva sia aumentata, le risorse idriche totali disponibili a Suzhou hanno oscillato nel corso degli anni, ma in generale sono diminuite. La mancanza di risorse idriche utilizzabili può portare a una distribuzione squilibrata dell’acqua e a un peggioramento della qualità. Inoltre, con la rapida urbanizzazione, sempre più persone vivono nelle aree metropolitane. Il crescente consumo di acqua in città ha aggiunto pressione al sistema fognario
Le nuove strategie per il miglioramento
I ricercatori hanno formulato diverse raccomandazioni per migliorare la gestione dell’acqua a partire dal rispetto dell’ambiente. Lo stesso Chen afferma:
Prima di tutto, l’ecosistema dovrebbe essere sempre protetto poiché ha un impatto diretto sulle risorse idriche
In soldoni, il governo dovrebbe regolamentare lo scarico delle acque reflue e vietare la creazione di imprese inquinanti vicino ai laghi e alle zone umide per prevenire alterazioni dell’acqua alla fonte. A completare il quadro, un migliore controllo e manutenzione di fiumi e laghi, possono aiutare a mantenere in salute l’ambiente acquatico.
Ma il ricercatore sostiene anche l’importanza della coscienza dei cittadini su questa risorsa primaria:
Dovrebbero essere compiuti sforzi per aumentare la consapevolezza pubblica sulla conservazione dell’acqua. Il grande pubblico deve essere incoraggiato ad adottare pratiche di utilizzo più efficienti
Il team scientifico sostiene inoltre che le città dovrebbero fare in modo che la struttura industriale sia compatibile con la capacità idrica. Se vi è una produzione pulita nell’industria e nell’agricoltura, è possibile infatti ridurre il consumo di acqua, la produzione di sostanze inquinanti e, al contempo, aumentare i tassi di bonifica e riutilizzo delle acque.
Da questo studio cinese, come accennato, possono derivare criteri universali che valgano anche per le altre zone metropolitane del mondo. Lo sappiamo, l’acqua è una risorsa vitale a cui non si può rinunciare. Per questo il concetto di città sostenibile non può deviare dalla consapevolezza della sua importanza e di un suo migliore utilizzo.