Cistite cani: cause e rimedi
Sintomi e conseguenze della cistite nei cani: come prevenire guai peggiori con una corretta cura.
La cistite è un’infiammazione dell’apparato urinario che può colpire anche i cani, prevalentemente gli esemplari di sesso femminile. La patologia interessa la vescica e in particolare l’uretra, condotto con cui l’urina viene espulsa. Solitamente la cistite produce attacchi ripetuti legati alla minzione, segnale che l’infiammazione è in corso.
Sintomi
I sintomi più frequenti sono la necessità di urinare con urgenza e spesso, senza produrre quantità eccessive di liquido – anzi poche gocce – detta pollachiuria. Il cane appare quindi agitato, nervoso, sofferente. La sua richiesta di espletare le funzioni primarie è continua e frequente, con il risultato di produrre poca urina, quasi poche gocce. L’urina può inoltre apparire insanguinata, torbida ed emettere un cattivo odore. Si possono verificare perdite incontrollate e incontinenza, inoltre urinare può provocare dolore e fatica. In particolare se a ostruirne il passaggio vi è la presenza di un tumore o di un calcolo che, agendo la blocco, favorisce uno sforzo eccessivo senza grandi risultati.
Le cause
Generalmente di origine batterica, può comunque avere diverse cause: i germi stravolgono l’ecosistema della zona urinaria attivando l’infiammazione e impedendone lo smaltimento. Vi sono però altre possibili cause della cistite e, tra queste, è doveroso menzionare:
- infezioni precedenti non curate adeguatamente
- malattie legate ai reni e al tratto urinario
- neoplasie e tumori
- calcoli
- Conseguenze dell’assunzione di una sostanza tossica.
Nel maggior parte dei casi, in particolare calcoli e tumori, si crea una barriera o un blocco che impedisce che l’urina defluisca. Questo crea un ristagno e decade l’azione meccanica di pulizia che solitamente mette in atto la minzione.
Come curare la cistite del cane
La soluzione più efficace è quella di condurre Fido dal veterinario, il quale potrà diagnosticare la causa della problematica. Esami del sangue con conta delle piastrine, analisi delle urine con coltura batterica, ecografia della vescica, eventuali biopsie e controlli dei tessuti asportati. Un esame che risulta necessario in presenza di masse e opacità sospette.
Accertata la causa, Fido verrà trattato con antibiotici, per debellare la presenza dei batteri colpevoli della malattia. In alcuni casa potrà bastare una variazione della dieta così da regolare la minzione eliminando la causa. In presenza di patologie più serie potranno subentrare soluzioni più invasive, come interventi chirurgici e terapie di controllo. Solitamente la natura batterica limita la cura all’assunzione di medicinali mirati, terapia che potrà durare anche tre settimane ma con ottimi risultati finali.