Il cioccolato al latte, farà piacere saperlo a chi non riesce proprio a farsi piacere quello fondente, notoriamente più sano, è ricco di benefici e vanta valori nutrizionali che meritano quantomeno di essere approfonditi.
Una buona notizia per tutti i golosi che, tuttavia, non deve indurre nella convinzione di poterne fare scorpacciate. Rimane pur sempre un alimento molto calorico e ricco di zuccheri. A cosa serve il cioccolato al latte? E come beneficiare delle sue qualità?
Il cioccolato al latte è ottenuto da prodotti di cacao, zuccheri e latte, o derivati dal latte, che presenta un tenore minimo:
Il cioccolato al latte contiene in genere circa il 20-25% di cacao, sebbene il contenuto di cacao possa variare. La Food and Drug Administration, ad esempio, richiede che il cioccolato al latte contenga almeno il 10% di cacao, ma alcune tavolette ne contengono fino al 50% o più.
Così come riportato su Wikipedia, le caratteristiche del cioccolato al latte si possono così riassumere: “ha un colore marrone chiaro, è lucido con un profumo persistente, ricco e un aroma pieno di caramello e cacao. Al palato ha una buona fusibilità e una quantità percettibile di grassi; inoltre ha una struttura croccante. Gusto dolce con una leggera nota di amaro del cacao. Aroma intenso e persistente.”
Fino a pochi anni fa il cioccolato era considerato un dolce poco salutare. Fortunatamente, diversi studi hanno provato che il suo consumo, in particolare di quello fondente, sia associato a una pressione sanguigna più bassa, ad un minor rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2 e un tasso di mortalità inferiore. Questo in generale, perché concentrandoci sul cioccolato al latte, invece, possiamo scoprire diverse virtù.
A differenza di quello fondente, il cioccolato al latte e quello bianco sono privi di flavonoidi, contengono un maggior numero di calorie e sono più ricchi di zucchero, oltre ad apportare una seppur piccola quantità di colesterolo. In particolare, facendo un sintetico confronto per quanto riguarda il contenuto del cioccolato osserveremo che:
Il quantitativo di pasta di cacao nel fondente è pari al 40-48% e al 15% in quello al latte; lo zucchero nel primo è pari al 42-50% e nel secondo al 50%; il burro di cacao è pari al 10% nel fondente e al 15% in quello al latte. Entrambi forniscono la stessa quantità di energia ma il cioccolato al latte risulta più dolce, quello fondente più grasso, in quanto più ricco di fave e burro di cacao. Infine, il cioccolato al latte ha più calcio e fosforo.
“Superiore” è un termine che può essere riportato sulla confezione e che si riferisce a criteri di qualità. Si può adoperare quando il contenuto degli ingredienti principali, cacao e latte, è aumentato rispetto alla ricetta base.
Il cioccolato al latte deve contenere almeno il 25% di cacao e il 14% di sostanze derivanti dal latte. Gli ingredienti del cioccolato al latte includono zucchero, latte in polvere, burro di cacao, massa di cacao, lecitina di soia e aromi, vaniglia in particolare.
Il burro di cacao è la sostanza grassa ottenuta da semi di cacao o da parti di semi di cacao. Per cacao o cacao in polvere si intende, invece, il prodotto ottenuto dalla trasformazione in polvere di semi di cacao puliti, decorticati e torrefatti e che presenta un tenore minimo di burro di cacao del 20%.
100 g di cioccolato al latte apportano:
Inoltre, la stessa quantità di cioccolato apporta
I composti fenolici nel cacao sono la ragione dei benefici per la salute attribuiti al cioccolato fondente, ma sono anche il motivo per cui il cioccolato fondente è amaro. Questo è uno dei motivi per cui le persone spesso preferiscono il cioccolato al latte a quello fondente.
Ma questo è sufficiente per affermare che il cioccolato al latte fa male? Assolutamente no. Ecco alcuni benefici collegati all’alimento che vale la pena conoscere.
Uno dei benefici più notevoli del cioccolato al latte è la sua elevata percentuale di calcio che, sappiamo, favorisce la crescita in generale, la salute delle ossa in particolare. Si tratta di un nutriente fortemente raccomandato per bambini, adolescenti e anziani per la protezione delle loro ossa.
Messo a confronto con il fondente, è a basso contenuto di grassi. Ciò in quanto è meno ricco di fave e burro di cacao. Più un cioccolato possiede una percentuale di cacao elevata, infatti, maggiormente è calorico. A chi si chiede se il cioccolato al latte fa ingrassare, però, non possiamo rispondere un secco no.
A causa della sua elevata quantità di calorie, è sconsigliato se si desidera mantenere il proprio peso o se si sta seguendo una dieta per dimagrire. Anche se la differenza, come sempre, la fanno sia la quantità che il proprio fabbisogno calorico giornaliero.
Al termine di un intenso esercizio fisico può rappresentare uno spuntino in grado di far recuperare le energie. Non stiamo dicendo che sia la soluzione più salutare, ma che non vada demonizzato se mangiato di tanto in tanto, dopo un grande sforzo, per riprendere energie. Essendo molto energetico, infatti, è indicato per ridurre stanchezza e stress.
Secondo uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Heart e svolto da un gruppo di ricercatori dell’Università scozzese di Aberdeen, il consumo di cioccolato, non solo fondente, ma anche al latte, sarebbe legato a una riduzione del rischio di infarto e ictus. Prova che non sono quindi solo i flavonoidi ad essere utili per la salute.
Il suo contenuto di magnesio e il contributo al rilascio di endorfina fa pensare che possa essere alleato del buonumore. Definirlo un antidepressivo sarebbe esagerato, ma sappiamo che le endorfine sono neurotrasmettitori che aiutano a ridurre stress e dolore.
Ecco infine una ricetta da seguire per preparare il cioccolato bianco in casa.
Fonti