Cinorrodo: proprietà e benefici
Il cinorrodo è il falso frutto di di alcune specie di rosa: ecco quali sono le proprietà, i benefici, gli usi e una ricetta per la confettura.
Fonte immagine: Rosehips via pixabay
Il cinorrodo è il falso frutto tipico di alcune specie di rosa, come la Canina, la Rugosa, la Acicularis o la Cinnamomea. Si tratta di tutte piante perenni del genere Rosa, caratterizzate da rami spinosi. I cinorrodi, dal punto di vista botanico, rappresentano l’ovaio maturo che rimane sul ramo dopo il fiore. Hanno una caratteristica forma ovale e appaiono carnosi, compatti e talvolta rugosi. Al loro interno sono presenti tre o più piccoli semi di colore giallo-marrone.
I più comuni e impiegati, soprattutto in erboristeria, sono quelli della rosa canina, una pianta che cresce spontanea in Europa, nel Nord Africa e nelle aree temperate dell’Asia. I cinorrodi sono pronti per essere raccolti in autunno: la maggior parte è destinata all’industria erboristica e cosmetica. Freschi vengono scelti per preparare una gustosa confettura.
Usi dei cinorrodi
L’impiego dei falsi frutti delle diverse specie di rosa è noto sin dal Medioevo. In quel periodo erano considerati un ottimo rimedio per i disturbi dei bronchi. I cinorrodi sono una fonte naturale di vitamina C e, perciò, il loro uso è diffuso negli integratori vitaminici naturali, nei tè e in preparati come succhi e confetture. La rosa canina trova impiego anche nelle bevande nutrienti per bambini.
I cinorrodi sono stati a lungo tempo impiegati anche come diuretico, ma i dati sull’efficacia in questa indicazione sono stati messi più volte in discussione. Così come l’uso nelle bevande dissetanti e per alleviare l’infiammazione gastrica.
Valori nutrizionali del Cinorrodo
I cinorrodi freschi contengono una quantità di vitamina C compresa tra lo 0.5 e l’1.7% del peso circa. Nei prodotti derivati la concentrazione residua varia notevolmente, pertanto non tutti devono essere considerati un valido supplemento di questa vitamina. Una notevole quantità di vitamina C può, infatti, essere distrutta durante l’essiccazione e la lavorazione, perciò è utile leggere attentamente l’etichetta.
Oltre alla C, i cinorrodi contengono anche vitamine A, B1, B2, B3 e K, nonché alcune sostanze fitochimiche interessanti come pectina, tannini, flavonoidi e carotenoidi.
Dosaggio raccomandato e controindicazioni
Sono pochi i dati clinici utili per definire le raccomandazioni sul dosaggio, tuttavia l’impiego dei cinorrodi negli integratori alimentari sembra essere sicuro, perché non sono state identificate controindicazioni. Mancano informazioni sulla sicurezza e l’efficacia in gravidanza e allattamento.
Le interazioni con altri integratori e farmaci sono scarsamente documentate. Massima attenzione va prestata da chi assume warfarin, un anticoagulante noto per le interazioni con molte sostanze. Non sono stati segnalati effetti collaterali, a eccezione di quelli riportati dai soggetti che hanno sviluppato allergia respiratoria per esposizione alla polvere degli essiccati.
Confettura di Cinorrodo
Ingredienti:
- 2 kg di frutti di rosa canina selvatica;
- 600 g di zucchero semolato;
- 100 ml di succo di limone spremuto fresco.
Lavate bene i frutti e fateli asciugare. Privateli della base e delle eventuali foglioline verdi residue. Raccoglieteli in una pentola con i bordi alti e coprite con acqua. Fate bollire fino a che si saranno ammorbiditi. Scolate, schiacciate i cinorrodi cotti e eliminate i semi con l’aiuto di un setaccio. Raccogliete la polpa in una pentola, aggiungete lo zucchero e il succo di limone. Cuocete a fuoco medio mescolando continuamente finché lo zucchero si è sciolto e il colore del composto diventa rosso scuro. A questo punto lasciate cuocere fino a raggiungere la consistenza desiderata. Invasate in contenitori di vetro puliti, chiudete e sterilizzate.